Recensione: UN ANNO DA LEONI (2011)

USCITA CINEMA: 27/07/2012
GENERE: Commedia
REGIA: David Frankel
SCENEGGIATURA: Howard Franklin
ATTORI: Jack Black, Owen Wilson, Steve Martin, Rashida Jones, Jim Parsons, Rosamund Pike, Anjelica Huston, Joel McHale, Dianne Wiest, Anthony Anderson, Kevin Pollak, Tim Blake Nelson
FOTOGRAFIA: Lawrence Sher
MONTAGGIO: Mark Livolsi
MUSICHE: Theodore Shapiro
PRODUZIONE: Deuce Three Productions, DreamWorks SKG, Red Hour Films
DISTRIBUZIONE: 20th Century Fox
PAESE: USA 2011
DURATA: 100 Min
FORMATO: Colore

RECENSIONE

Brad (Jack Black) alla soglia dei 35 anni può considerarsi un fallito; divorziato, sempre senza soldi e con un vita lavorativa monotona e poco stimolante. La sua unica passione sono gli uccelli e per questo vorrebbe diventare un campione di birdwatching partecipando al big year, una gara lunga un anno attraverso il Nord America per individuare il maggior numero di specie di uccelli.
Il suo stesso sogno è condiviso da Stu (Steve Martin), un ricco imprenditore che teme la pensione, tanto da rimandarla continuamente, e continua a farsi trascinare in ufficio da due colleghi incapaci.
Per vincere, tuttavia, dovranno fare i conti con il campione in carica, nonché recordman, Kenny Bostick (Owen Wilson), pronto a sacrificare anche l'ennesimo matrimonio pur di mantenere il suo primato.
Chi avrà la meglio? Questo dovete scoprirlo da soli.

La prima considerazione che mi viene da fare riguarda il trailer che risulta del tutto ingannevole rispetto alla vera storia del film. Infatti guardandolo mi veniva da pensare ad una partenza dei tre protagonisti per una lunga avventura, mentre il film è tutt'altro.
Un anno da leoni indaga le vite di questi tre protagonisti tanto diversi quanto accumunati dalla stessa passione per gli uccelli. E la gara, intesa come viaggio personale e collettivo, diventa l'occasione per riflettere sul proprio passato e prendere decisioni per il proprio futuro.

Un viaggio avventuroso e interiore che mostra allo spettatore come per primeggiare sia sempre necessario rinunciare a qualcosa o, al contrario, che ci sono cose più importanti nella vita rispetto alla competizione.
E non a caso il film funziona soprattutto come tentativo di riflessione su queste tematiche, mentre fallisce come commedia; infatti si ride davvero poco di fronte a situazioni che a stento strappano qualche sorriso.

In tal senso il film non funziona e di certo la colpa non è dei tre attori protagonisti, convincenti nei rispettivi ruoli, ma di un sceneggiatura fiacca che stenta a decollare. Mentre molto bella e affascinante risulta la fotografia, grazie a splendidi paesaggi resi ancora più suggestivi dalle numerose specie di uccelli.

La visione del film, quindi, pur non essendo noiosa non riesce nell'intento primario di divertire lo spettatore. Per questo, a mio avviso, il film si può consigliare solo agli amanti del birdwatching, mentre per gli altri si può tranquillamente evitare.

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