La partita, Non tornerai mai più, Lo chef indiano: le novità Piemme in libreria dal 30 ottobre

Titolo: La partita
Autore: Alberto Ongaro
Editore: Piemme
Pagine: 252
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo copertina: 16,50 €


Francesco Sacredo, giovane nobiluomo veneziano, torna nella sua città dall’esilio a Corfù, cui è stato costretto dall’Inquisizione. La laguna, trasformata dal gelo in una trappola di ghiaccio, lo accoglie lugubre come la sorte che lo attende. Durante la sua assenza il vecchio padre ha infatti perso al gioco i suoi molti averi, vinti da una nobile tedesca, la contessa Matilde von Wallenstein. La nobildonna, vedova e smodatamente ricca grazie a una diabolica fortuna nei giochi d’azzardo, concede al giovane una possibilità: recuperare d’un colpo, in un’ultima partita, i denari, gli ori, i palazzi, le barche persi dal padre. La posta in gioco è però altissima, perché ciò su cui il giovane Sacredo deve puntare è la sua vita stessa.
Se perde, infatti, diverrà anch’egli uno dei beni acquisiti dalla contessa, che ne “prenderà possesso”. Sacredo accetta la sfida, ma finisce sconfitto. Fuggirà, per sottrarsi al destino che tragicamente incombe, incalzato da un inverno interminabile, scaldato a tratti da amori che lo affiancano senza accompagnarlo, cercando nell’avventura il contrappunto alla solitudine. Una fuga che diviene anch’essa una partita senza fine contro il destino e contro la morte, che di ogni destino è l’ultima padrona.

Alberto Ongaro vive a Venezia, la sua città da sempre. Ma nella sua vita avventurosa, che l’ha visto per molti anni inviato speciale per «L’Europeo», ha viaggiato in tutto il mondo e soggiornato a lungo in America del Sud e in Inghilterra. Narratore, giornalista, sceneggiatore di fumetti (a lungo collaboratore e intimo amico di Hugo Pratt), è autore di diversi romanzi, tra cui L’ombra abitata, Hollywood Boulevard e La strategia del caso. Con Piemme ha pubblicato fra gli altri La taverna del Doge Loredan, Il ponte della solita ora, La versione spagnola, La maschera di Antenore, Interno argentino e Un uomo alto vestito di bianco.La partita è stato premiato con il Super Campiello nel 1986.

Titolo: Lo chef indiano
Autore:
Jaspreet Singh 
Editore: Piemme
Pagine: 294
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo copertina: 16,50 €


Sul treno che lo sta portando in Kashmir da Delhi, Kirpal ripensa alla prima volta in cui ha intrapreso quel viaggio, quattordici anni prima. Era poco più di un ragazzino, scosso per la morte del padre e desideroso di seguirne le orme. Ma, ai piedi del ghiacciaio dove suo padre era perito in battaglia, lui non era stato destinato alla guerra, bensì alle cucine del generale: il regno dello chef Kishen.Lungo il tragitto, Kirpal (o Kip, come era stato soprannominato) ricorda il suo estroso maestro, le cui ricette erano metafore della vita, condite con discorsi sulle donne e sulla politica. Tra quei piatti, che racchiudevano il sapere e il sapore di tradizioni millenarie, si era compiuto per l’ingenuo apprendista l’ingresso nella vita adulta e nel mondo dei sensi.Il pensiero corre anche a Irem, la prigioniera musulmana: il contatto più ravvicinato che Kip avesse mai avuto con il nemico. E con l’amore. Non conoscendo parole per quel sentimento, aveva trovato un linguaggio tutto suo, fatto di spezie sapientemente dosate: aveva cucinato per quella donna, seguendo il gusto che lei e la sua cultura preferivano. Perché in quel luogo, eternamente conteso tra India e Pakistan, Kip aveva imparato che ingredienti di terre lontane possono dialogare tra loro ed è impensabile imprigionare un aroma dentro un confine: il cibo è terreno di incontro e di pace.Lo stesso Kip ora è in cerca di riconciliazione. Ha accettato di tornare per occuparsi del banchetto nuziale della figlia del generale. Ma prima c’è qualcosa da chiarire. Per liberarsi di un peso che lo accompagna da quattordici anni: il motivo stesso che lo ha spinto a lasciare tutto. La verità è ancora lassù, tra le montagne azzurre del Kashmir, e val bene un viaggio indietro nel tempo.

Jaspreet Singh, nato in Punjab, è cresciuto in Kashmir e in varie città dell’India. Laureato in ingegneria chimica, è stato per anni ricercatore scientifico prima di dedicarsi alla letteratura. Dopo una raccolta di racconti, Seventeen Tomatoes, acclamata dalla critica, ha scritto il suo primo romanzo, Lo chef indiano, vincitore del Georges Bugnet Award e finalista ad altri quattro premi letterari, tra cui il Commonwealth Writers’ Prize e l’IMPAC Dublin Literary Award. Attualmente vive in Canada. www.jaspreetsinghauthor.com

Titolo: Non tornerai mai più
Autore:
Hans Koppel
Editore: Piemme
Pagine: 322
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo copertina: 9,90 €


È lo pseudonimo dello scrittore svedese Petter Lidbeck. Nato nel 1964, vive a Stoccolma ed è autore di numerosi libri per bambini e di romanzi umoristici. Non tornerai mai più è il primo titolo di una trilogia thriller. Venduto in dieci Paesi, è stato finalista al Best Swedish Crime Novel Award e ha raggiunto la testa delle classifiche in Svezia, Inghilterra e Germania.  

Hans Koppel è lo pseudonimo dello scrittore svedese Petter Lidbeck. Nato nel 1964, vive a Stoccolma ed è autore di numerosi libri per bambini e di romanzi umoristici. Non tornerai mai più è il primo titolo di una trilogia thriller. Venduto in dieci Paesi, è stato finalista al Best Swedish Crime Novel Award e ha raggiunto la testa delle classifiche in Svezia, Inghilterra e Germania.

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