Recensione: PARIS-MANHATTAN (2012)

Alice (Alice Taglioni) è una farmacista single follemente innamorata dei film di Woody Allen, tanto da consigliarli come terapia per i suoi clienti.
Tuttavia per Alice il regista rappresenta anche l'unica persona interessante al mondo, ragion per cui fatica a trovare l'uomo giusto, nonostante l'insistenza (e l'invadenza) della sua famiglia apparentemente perfetta.
Tutto questo fino a quando conosce Victor (Patrick Bruel), un esperto di allarmi che non ha mai visto un film di Allen.
Un tipo curioso, interessante, che finisce per entrare nella sua vita e in quella della sua famiglia, mentre contemporaneamente inizia una relazione con Vincent (Yannick Soulier), che sembra proprio l'uomo perfetto.
Ma sarà proprio Victor a farle capire che la realtà non è sempre come appare...


Paris-Manhattan è l'opera prima della regista francese Sophie Lellouche.
Si tratta di una commedia leggera, "apparentemente" cinefila, che tenta di imitare il cinema di Allen ma finisce per proporre una storia banale con un finale ampiamente prevedibile (nonostante il colpo di scena prima dell'epilogo).

Un film scontanto quindi, che tuttavia si lascia guardare grazie alla buona interpretazione dei due attori protagonisti, Alice Taglioni e Patrick Bruel, a qualche sketch particolarmente riuscito e ad una regia precisa.
 
Un film garbato, mai sguaiato, che consiglio a chi vuole passare una serata piacevole senza grandi aspettative.

USCITA CINEMA:
GENERE: Commedia
REGIA: Sophie Lellouche
SCENEGGIATURA: Sophie Lellouche
ATTORI: Alice Taglioni, Patrick Bruel, Marine Delterme, Louis-Do de Lencquesaing, Michel Aumont, Marie-Christine Adam, Yannick Soulier, Margaux Chatelier, Arsene Mosca, Gladys Cohen
FOTOGRAFIA: Laurent Machuel
MONTAGGIO: Monica Coleman
MUSICHE: Jean-Michel Bernard
PRODUZIONE: Vendome Production, France 2 Cinema, Snd
DISTRIBUZIONE: Academy 2
PAESE: Francia 2012
DURATA: 77 Min
FORMATO: Colore 

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