Pepys Road; Garden; Kill all enemies: le novità Mondadori in libreria dal 2 aprile

Titolo: Pepys Road
Autore: John Lanchester
Editore: Mondadori
Pagine: 504
Anno di pubblicazione: 2013
Prezzo copertina: 20,00 €


A quarant'anni, Roger Yount può dirsi un privilegiato, lavora ai piani alti della City, vive nel lusso, e ha fatto quel che si dice un bel matrimonio. Il superbonus su cui conta (roba da un milione di sterline) può anche sembrare un'esagerazione, ma tra seconde case, bambinaie, costosi fine settimana comincia a essere quasi una necessità. Smitty è l'ultimo bad boy dell'arte contemporanea, un simpatico mascalzone e artista concettuale che ama le provocazioni, cercando di mantenersi in equilibrio tra successo e anonimato. Una celebrità senza volto, ciò che è forse la sua opera d'arte più riuscita. Ha una nonna, Petunia Howe, che lo adora, un'arzilla vecchietta di ottant'anni che difende intrepida la sua proprietà e la sua indipendenza.
Freddy Kamo è il nuovo prodigio del calcio mondiale, un giovane e già viziatissimo africano catapultato dalla sua capanna nel Senegal in uno dei più lussuosi appartamenti di Pepys Road. Ma ci sono anche i Kamal, i pachistani del negozio all'angolo, teatro di una guerra in famiglia fra integrazione e tradizione. E Quentina, l'ausiliaria del traffico che semina il panico nelle vie dei ricchi dopo aver messo a punto un lucroso sistema per arrotondare lo stipendio. E Zbigniew, l'immigrato polacco che sta restaurando casa Yount, dove lo chiamano Bogdan perché il suo nome è troppo difficile da pronunciare. Che cosa hanno in comune tutti costoro? Pepys Road, la strada in cui abitano o lavorano, l'esclusiva via di Londra che da popolare è diventata trendy, ambita dalle nuove classi dirigenti e dai nuovi ricchi, luogo simbolo del rapido successo regalato dall'economia volatile e pirotecnica del nuovo millennio. Ma siamo nel 2008, la crisi è appena cominciata. Si avvertono sinistri scricchiolii. E soprattutto, a ognuno di loro è stata recapitata una cartolina anonima con la foto della porta di casa e una scritta minacciosa: "Vogliamo Quello Che Avete Voi"...

John Lanchester è nato ad Amburgo nel 1962, ma è inglese a tutti gli effetti. Giornalista culturale di lungo corso, è stato caporedattore della London Review of Books ed è fra i collaboratori fissi del New Yorker.
Ha al suo attivo tre romanzi, Gola (1996), L'uomo che sognava altre donne (2000) e Il porto degli aromi (2004), pubblicati in Italia da Longanesi/Guanda. È sposato, ha due figli e vive a Londra.


Titolo: Garden
Autore: Emma Romero
Editore: Mondadori
Pagine: 276
Anno di pubblicazione: 2013
Prezzo copertina: 14,90 €


Il ritardo è negligenza. La negligenza è disordine. Il disordine è il seme della perdizione. Maite è tra le operaie più efficienti nella fabbrica in cui lavora. In fondo non ha scelta: se commettesse un'infrazione sarebbe punita con la morte. Maite coltiva in segreto la sua passione, il canto, e sogna di raggiungere il leggendario giardino alla fine del mondo, dove si narra vivano i ribelli in completa libertà e dove pare siano sopravvissute le lucciole. Perché il suo paese è diventato una prigione fredda e spoglia. Dopo una lunga guerra, l'Italia è stata divisa in Signorie e, per impedire il ritorno al caos, le arti e le scienze sono riservate a una casta di eletti, mentre gli esclusi sono condannati a una vita di obblighi e privazioni. L'unica fonte di svago è la Cerimonia, la grande festa celebrata per l'anniversario della Rinascita. Maite ha sempre voluto esibirsi su quel palco, ma il giorno in cui potrà finalmente ottenere il suo riscatto scoprirà che, in un paese che ha ucciso ogni speranza, anche dai sogni si può desiderare di fuggire... Un romanzo italiano dal sapore internazionale che dipinge con lucida spietatezza uno scenario più vicino di quanto possiamo immaginare.

Emma Romero è uno pseudonimo nato dalla passione per i romanzi di Philip K. Dick e i film dell'orrore. Dopo aver tentato inutilmente di diventare una musicista professionista, Emma ha appeso la chitarra al chiodo e ha iniziato a scrivere questo libro, che è il suo primo romanzo. Vive e lavora in Italia, a Milano.

Titolo: Kill all enemies
Autore: Melvin Burgess
Editore: Mondadori
Pagine: 288
Anno di pubblicazione: 2013
Prezzo copertina: 16,00 €


Cosa succede se non hai altro se non la tua rabbia a cui attaccarti per sopravvivere? E se il mondo che ti è intorno sembra frantumarsi a ogni passo? Billie sa di non avere più possibilità. Non può più farsi trovare in una rissa, a picchiare chiunque la provochi. Verrebbe cacciata dall'ennesima famiglia affidataria e dall'ennesima scuola. Invece ci ricasca. Chris da quattro anni si rifiuta sistematicamente di studiare, eppure è intelligente e sveglio. I professori non lo sopportano più e all'ennesima provocazione lo sbattono fuori. Rob è considerato un violento, ma in realtà è il più indifeso di tutti, e sembra impossibile che riesca a uscire dall'ennesimo guaio in cui si è cacciato. Tutti, là fuori, saprebbero raccontare la loro storia, infarcendola di bugie, però Billie, Chris e Rob non l'hanno mai veramente raccontata a nessuno. Ma la musica migliore viene quando sei costretto a improvvisare, e allora la rabbia diventa uno strumento da suonare, perché la cosa più difficile, a volte, è farsi ascoltare. Bruciante, crudele e diretto come un pugno in faccia o il primo amore: questo romanzo e i suoi protagonisti lasceranno il segno.

Melvin Burgess è nato a Londra nel 1954, e vive a Manchester con la moglie e i figli. È considerato uno dei migliori scrittori contemporanei per adolescenti, acuto interprete del disagio sociale e psicologico dei giovanissimi. I suoi romanzi per ragazzi - ne ha scritti una ventina - sono stati tradotti in tutto il mondo. Nel 1997 ha vinto la Carnegie Medal e il Guardian Fiction Award. Di questo autore anticonformista e capace di intelligenti provocazioni, Mondadori ha pubblicato recentemente Lady e Il chiodo fisso.

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