Sparire; Nel giardino del padre; Hotel Savoy: le novità Marsilio in libreria da aprile

Titolo: Sparire
Autore: Fabio Viola
Editore: Marsilio
Pagine: 288
Anno di pubblicazione: 2013 
Prezzo copertina: 17,50 €


Quando la sua ex fidanzata Elisa, trasferitasi a Osaka un anno prima e finita a insegnare l'italiano in un alienante centro multimediale, inizia a non dare più notizie di sé, Ennio, ancora legato alla ragazza da un sentimento che dell'amore conserva più che altro il senso di gelosia e possesso, parte per il Giappone alla vigilia del cataclisma che lo colpirà l'11 marzo 2011. Ma ben presto, quella che doveva essere l'urgenza di quel viaggio, e cioè ritrovare Elisa, inizia a sfumare in una ricerca disordinata, mentre Ennio, dalla vita annoiata e disincantata di figlio dell'alta borghesia romana, resta fagocitato nel gorgo di luci e segni di Osaka e da un Giappone tanto scintillante quanto sinistro e spietato.
In una realtà che sembra sgretolarglisi intorno, per ricostruirsi sempre diversa e straniante, popolata da personaggi che hanno trovato nel Giappone l'occasione di una vita priva di fondamenta, Ennio finirà nelle zone del Paese più colpite dal terremoto e più esposte al rischio radioattivo di Fukushima, in uno scenario dominato dalla devastazione e dalla neve, e dove la ricerca di Elisa lascerà intravedere un epilogo.

Fabio Viola
è nato a Roma nel 1975 ma ha vissuto per un lungo periodo a Osaka (Giappone). Oltre a racconti in varie antologie ha pubblicato Italia 2 - viaggio nel paese che abbiamo inventato (minimum fax, 2008, con Cristiano de Majo) e il romanzo Gli intervistatori (Ponte alle Grazie, 2010). Ha tradotto alcune opere di Edmund White e Helen Humphreys. Collabora con «VICE Magazine Italia». Per la rivista «Galatea» ha curato tre reportage narrativi sul cataclisma che ha colpito il Giappone nel marzo del 2011. 

Titolo: Nel giardino del padre
Autore:
Jan Siebelink  
Editore: Marsilio
Pagine: 384
Anno di pubblicazione: 2013 
Prezzo copertina: 19,50 €


Lasciati alle spalle Lathum, piccolo borgo del Veluwe ai margini della torbiera, e un'infanzia segnata dalla rigida educazione religiosa imposta dal padre, Hans Sievez può godere di una nuova vita. Ora è un giardiniere orgoglioso del suo lavoro, ha finalmente Margje accanto a sé, la moglie che desidera da sempre e che gli ha dato due figli, e il suo magnifico vivaio, con serre ricche di felci, sequoie e un paradiso di fiori. Un giorno, in questo paradiso si affaccia la figura massiccia di Jozef Mieras, un vecchio conoscente, fanatico predicatore di una comunità calvinista locale, e l'equilibrio si spezza. Il grande amore tra l'uomo che sempre più è sedotto dalla vita nell'aldilà e la donna che vuole vivere pienamente la sua vita terrena s'incrina. Nella sua tormentata ricerca di una dimensione spirituale, Hans Sievez cade in una lenta spirale che sempre più lo allontana da quel giardino del padre che lui stesso era riuscito a creare, l'Eden conquistato da cui lui stesso si farà cacciare, e quasi senza rendersene conto finisce col sacrificare la sua felicità a una forma di religiosità estrema, abbandonandosi alla forza distruttiva di un'idea che va oltre gli affetti e l'amore per la famiglia. La follia del radicalismo, che vale per qualsiasi credo e in qualsiasi tempo. 

Jan Siebelink (1938) è uno dei più importanti scrittori di lingua nederlandese. Figlio di un vivaista, cresciuto in un ambiente calvinista ortodosso, è autore di romanzi e saggi considerati tra le opere fondamentali della letteratura del suo Paese. Nel giardino del padre ha segnato il trionfo della sua carriera ed è rimasto ai vertici delle classifiche per quasi un anno consecutivo con oltre 600.000 copie vendute. La storia di Hans Sievez ha anche ispirato un soggetto a Paul Verhoeven per un film, il romanzo è stato premiato con il prestigioso ako Literature Prize, e nominato al Publieksprijs (Premio dei lettori), al Libris Literature Prize e al Golden Owl.

Titolo: Hotel Savoy
Autore:
Joseph Roth
Editore: Marsilio
Pagine: 328
Anno di pubblicazione: 2013 
Prezzo copertina: 19,00 €


Giunto alle soglie del mondo occidentale, dopo aver vagato come reduce nella Russia della rivoluzione, Gabriel Dan soggiorna in un albergo dove si incrociano le travagliate vite di uomini e donne naufraghi del loro tempo, uniti dal comune desiderio di riprendere il proprio cammino e di ritrovare una casa. Metafora di una condizione di universale precarietà, segnata dall’assenza di Dio, l’Hotel Savoy è così un microcosmo esemplare, un caleidoscopio in cui si rimescolano continuamente i variopinti frammenti dell’esistenza: tragici, grotteschi, festosi. In quest’epica del non-ritorno, permeata da un’acutissima nostalgia, l’eroe del romanzo imparerà a leggere negli altri e in se stesso. 

Joseph Roth (Brody 1894 - Parigi 1939), narratore fertilissimo, intriso di amara lucidità e poetica immaginazione, ha saputo dare voce nei suoi romanzi e racconti alla struggente nostalgia di un mondo lacerato dalla storia, in cerca di una sua perduta innocenza e totalità, creando una galleria di personaggi indimenticabili. La sua opera, tra le principali della letteratura in lingua tedesca del Novecento, è tradotta e studiata in molte lingue.

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