Alla riscoperta di classici e grandi libri: Miramar; Centomila gavette di ghiaccio

Titolo: Miramar
Autore:
Nagib Mahfuz
Editore: Lavoro
Pagine: 194
Anno di pubblicazione: 2002
Prezzo copertina: 10,00 €


Alessandria d'Egitto, 1966, alla vigilia della guerra dei sei giorni. Nell'elegante e decadente Pensione Miramar alcuni clienti, capitati là per i motivi più disparati, danno la loro versione di un fatto di cronaca nera. Figura centrale è l'affascinante domestica Zahra che suscita passioni e corteggiamenti, ma la vera protagonista è la città di Alessandria, un'Alessandria piovosa e fredda che sta vivendo l'epilogo della presenza europea con gli ultimi stranieri che si affrettano a partire, il crollo del mito arabo di fronte alla sconfitta con Israele... Uno spaccato della realtà politica e sociale egiziana alla fine degli anni Sessanta.

Titolo: Centomila gavette di ghiaccio
Autore:
Giulio Bedeschi
Editore: Mursia
Pagine: 438
Anno di pubblicazione: 2007
Prezzo copertina: 20,00 €


Partendo dalla propria esperienza personale e raccontando la partecipazione della divisione alpina Julia alla Seconda guerra mondiale – dalla campagna d’Albania alla ritirata di Russia – l’autore costruisce un’opera narrativa di straordinario valore, che esalta il senso della dignità dell’uomo nonostante la tragedia della guerra. Protagonisti della vicenda non sono singoli individui ma l’azione corale dell’intera divisione, tanto che l’autore stesso preferisce mimetizzarsi dietro il nome inventato di Italo Serri piuttosto che narrare in prima persona. Pubblicato nel 1963, Centomila gavette di ghiaccio ebbe subito uno straordinario successo, ottenendo, l’anno successivo, il prestigioso Premio Bancarella. 

Giulio Bedeschi, alpino, medico e scrittore, nasce ad Arzignano, in provincia di Vicenza, il 31 gennaio 1915. Nel 1940 ottiene l’abilitazione alla professione medica e frequenta la Scuola Allievi Ufficiali presso la Scuola Militare di Sanità a Firenze. Ufficiale medico, andò volontario prima sul fronte greco-albanese, poi, nel 1942, venne trasferito sul fronte russo dove, con gli alpini della Julia, visse la tragedia della ritirata che raccontò nel suo capolavoro Centomila gavette di ghiaccio (Mursia, 1963). Nel 1966 pubblica Il peso dello zaino, ideale continuazione delle Gavette, nel quale racconta le vicende dei reduci dalla Russia dopo l’8 settembre 1943. Nel 1972 dà alle stampe due nuovi titoli: La rivolta di Abele e La mia erba è sul Don. Negli anni Settanta e Ottanta cura per Mursia la serie «C’ero anch’io», monumentale raccolta di testimonianze di coloro che combatterono sui fronti della Seconda guerra mondiale. Nel settembre del 1990 torna in Veneto, a Verona, dove morirà nel dicembre dello stesso anno. Nel 2003 è stata pubblicata la raccolta di scritti Il Natale degli alpini e nel 2004 Il segreto degli alpini. Tutte le opere di Giulio Bedeschi sono edite in Italia da Mursia.

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