Recensione: Cani sciolti (2013); Dark Skies - Oscure presenze (2013)

L'agente della DEA Bobby Trench (Denzel Washington) e l'ufficiale dell'Intelligence della Marina degli Stati Uniti, Marcus Stigman (Mark Wahlberg), lavorano come infiltrati in un cartello della droga, ma nessuno conosce la reale identità dell'altro. Quando una rapina pensata per incastrare un potente trafficante di droga messicano finisce male, i due si ritrovano con milioni di dollari di cui non conoscono l'origine. Per scoprirlo, dopo essere stati ingannati e scaricati dai superiori e senza più il denaro, saranno costretti a collaborare, nonostante la reciproca diffidenza. Inseguiti dall'FBI, dai trafficanti di droga e da agenti corrotti, i due "cani sciolti" finiranno per dare avvio ad una sanguinosa resa dei conti...


Cani sciolti, tratto dall'omonima graphic novel, è un action movie diretto dal regista di Contraband Baltasar Kormákur. Si tratta di un film divertente, veloce, ricco di scene d'azione e colpi di scena. La coppia Washington-Wahlberg funziona alla perfezione e anche nelle scene più concitate non manca un pizzico d'ironia. A livello tematico il film riprende in pieno quella che è la realtà messicana del traffico della droga, in cui non è da escludere il coinvolgimento delle autorità americane. Un film dunque consigliato a tutti gli amanti del genere.

La famiglia Barrett vive in un tranquillo quartiere della città e conduce un'esistenza ordinaria, con i piccoli problemi di tutti; Daniel (Josh Hamilton) non riesce a trovare lavoro, Jesse (Dakota Goyo), il primogenito, è alle prese con i primi turbamenti sessuali e Sam (Kadan Rockett), il piccolo di casa, si diverte a maltrattare le lucertole. Quando tuttavia nella casa iniziano a verificarsi strani e inspiegabili eventi, a cui nessuno riesce a fornire una spiegazione logica, la famiglia inizia a disgregarsi. In preda alla disperazione, i coniugi Barrett decidono di rivolgersi ad un esperto, scoprendo che potrebbe trattarsi dei grigi, alieni che vivono sulla Terra da anni. Ma cosa vogliono da loro? E com'è possibile fermarli? Questo dovete scoprirlo da soli.

Dark Skies - Oscure presenze è il terzo lungometraggio del regista statunitense Scott Stewart (Legion, Priest).

La produzione cinematografica dedicata agli alieni è vasta ed essere originali risulta difficile. Tuttavia nel film di Stewart quello che colpisce, fermo restando l'archetipo dell'alieno (in relazione alla forma e ai poteri), è lo straordinario realismo scenico, ottenuto riducendo al minimo gli effetti speciali e puntando su un'estetica sobria. In Dark Skies, infatti, gli alieni non arrivano in massa per distruggere il mondo, ma si insinuano nella quotidianità di un famiglia normale, come i Barrett appunto, sfruttando le loro paure per raggiungere i propri scopi. Il regista inoltre è bravo a mantenere sempre viva l'attenzione dello spettatore, dosando correttamente la suspense e inserendo al momento giusto le scene più paurose e inquietanti. E questo basta, insieme ad una buona prova del cast, a fare del film un'ottima proposta per gli amanti del genere, che sono sicuro non rimarranno delusi. Da vedere!

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