Recensione: IL LABIRINTO AI CONFINI DEL MONDO di Marcello Simoni

Titolo: Il labirinto ai confini del mondo
Autore: Marcello Simoni
Editore: Newton Compton
Pagine: 384
Anno di pubblicazione: 2013 
Prezzo copertina: 9,90 €

 

Anno del Signore 1229. Konrad von Marsburg, spietato inquisitore, indaga su una setta di Luciferini guidati da un misterioso magister di Toledo. Suger de Petit-Pont, un magister medicinae cacciato dall’università di Notre-Dame, si ritrova suo malgrado invischiato nella vicenda quando dedice di prestare aiuto ad un moribondo, incaricato di consegnare uno strano mantello ad un mercante di reliquie a Milano. Quando quest'ultimo viene assassinato da un misterioso cavaliere con un'arma devastante, Suger decide di proseguire la sua missione.

Abbazia di Montecassino
Il lungo viaggio lo porterà da Parigi a Milano, poi a Montecassino e infine a Napoli, dove il mercante di reliquie, Gebeard von Querfurt, è stato appena ucciso. Un assassinio a cui ha assistito inerme Ignazio da Toledo, giunto a Napoli insieme al figlio Uberto per vendere una reliquia. Un episodio per il quale finirà nelle mire di Konrad von Marsburg, convinto che Ignazio sia proprio il magister di Toledo. Per provare la sua innocenza, dunque, il mercante sarà costretto a far luce sulla vicenza per scoprire il vero mandante degli omicidi, che in qualche modo sembrano collegati al mantello e ad una strana setta devota a un antichissimo culto astrale. 

Ritratto di Federico II con il falco
Il labirinto ai confini del mondo è il terzo romanzo con protagonista Ignazio da Toledo, personalmente il primo che leggo. Si tratta di un thriller storico veramente ben congeniato dallo scrittore Marcello Simoni, vincitore del Premio Bancarella del 2012 con Il mercante di libri maledetti, primo romanzo della serie. Simoni infatti trascina il lettore in un Medioevo cupo e misterioso, caratterizzato da una religiosità opprimente basata sul sospetto, sulla censura, sulla paura del Maligno e sulla condanna di qualsiasi forma di eresia, attraverso l'occhio vigile dell'Inquisizione romana. Una realtà a cui si sottraeva in qualche modo la Corte palermitana di Federico II, in cui confluirono alcuni delle menti più brillanti e illuminate dell'epoca, come il matematico Leonardo Fibonacci e il filosofo, astrologo e alchimista scozzese Michele Scoto (entrambi protagonisti del romanzo).

L'autore quindi costruisce una storia credibile, mescolando personaggi e situazioni storiche reali con elementi di fantasia, che cattura l'attenzione del lettore dalle prime pagine e lo tiene incollato fino all'imprevedibile epilogo. Un'avventura ricca di suspense e colpi di scena, in cui l'azione è bilanciata dall'ottima caratterizzazione dei personaggi. La prosa di Simoni è scorrevole e allo stesso tempo ricca di dettagli storici interessanti, che non appesantiscono il romanzo ma lo rendono ancora più affascinante.

Un libro avvincente che si legge tutto d'un fiato e ricorda per qualche aspetto Il nome della rosa, capolavoro di Umberto Eco. Un romanzo assolutamente da non perdere per gli appassionati del genere, tra i migliori titoli italiani usciti nel 2013.
 
L'AUTORE

Marcello Simoni è nato a Comacchio nel 1975. Ex archeologo, laureato in Lettere, lavora come bibliotecario. Ha pubblicato diversi saggi storici; con Il mercante di libri maledetti, romanzo d’esordio, ha superato le 500.000 copie, ha vinto il 60° Premio Bancarella, è stato selezionato al Premio Fiesole 2012 ed è stato finalista al Premio Emilio Salgari 2012. I diritti di traduzione sono stati acquistati in diciotto Paesi. Con la Newton Compton ha pubblicato anche La biblioteca perduta dell’alchimista, secondo capitolo della trilogia del famoso mercante, Il labirinto ai confini del mondo e L’isola dei monaci senza nome. Per la collana Live è uscito I sotterranei della cattedrale, che ha venduto oltre 150.000 copie. 

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