Billy (Michael Douglas), ricco uomo avanti con l'età, decide di sposarsi con una ragazza molto più giovane di lui e per questo riunisce la vecchia squadra: Sam (Kevin Kline), marito annoiato in cerca di nuove emozioni; Archie (Morgan Freeman), nonno oppresso dalle attenzioni del figlio, e Paddy (Robert De Niro), vedono inconsolabile che non riesce a perdonare all'amico l'assenza al funerale della moglie. L'addio al celibato a Las Vegas sarà l'occasione per ripensare ai tempi andati e risolvere qualche conflitto...
Last Vegas è una commedia dolceamara sulla terza età o più precisamente sulle difficoltà di accettare i cambiamenti che il tempo produce nel fisico, nella mente e nel cuore di chi la vive.
Jon Turteltaub, regista celebre soprattutto per i film d'avventura con Nicolas Cage Il mistero dei templari e Il mistero delle pagine perdute, affida sulle "robuste" spalle di un cast stellare l'arduo compito di rendere piacevole una sceneggiatura tutt'altro che irresistibile. La storia infatti appare prevedibile sin dalle prime battute e rimane tale fino all'epilogo. Eppure, nonostante questo, i quattro "giovanotti" riescono nell'intento di catalizzare su di se l'attenzione del pubblico, ponendo in secondo piano tutto il resto. Così tra un risata e qualche scena sinceramente commovente, soprattutto in riferimento al rapporto tra Billy e Paddy, il film scorre via abbastanza bene. Per questo, se non si hanno grandi aspettative, la visione può essere anche consigliata. Ma considerando che contemporaneamente esce nelle sale The Wolf of Wall Street...
Adam (Aaron Eckhart), la creatura creata dal Dr. Victor Frankenstein, è vivo e vaga da duecento anni nei posti più remoti del pianeta per sfuggire ai demoni che vogliono catturarlo. Da sempre infatti sulla Terra è in atto una sanguinosa battaglia tra i gargoyle, angeli buoni che proteggono l'umanità, e i demoni, esseri satanici che vogliono riportare il caos. Una guerra in cui finisce per essere risucchiato anche Adam, l'uomo senz'anima, che Naberius (Bill Nighy), il "capo" dei demoni, vuole catturare per scoprire come riportare in vita i morti. Ma perchè? Questo dovete scoprirlo da soli.
Il mostro di Frankestein, gargoyle e demoni sono i protagonisti di questo polpettone fantasy scritto e diretto da Stuart Beattie, alle prese con la direzione del suo secondo film, dopo il poco entusiasmante Il domani che verrà - The Tomorrow Series. E anche questa seconda performance finisce per alimentare i dubbi sulle abilità registiche dell'australiano, noto soprattutto per aver contribuito alla scrittura dei tre episodi di Pirati dei Caraibi. I, Frankenstein, infatti, si inserisce in quel filotto di film fantasy in cui l'azione è eccessiva, la storia superficiale, l'epilogo prevedibile e i personaggi tutt'altro che indimenticabili. Un film che vorrebbe incutere paura negli spettatori ma che finisce al massimo per suscitare qualche risata, a causa delle sue numerose assurdità. Per questo, a mio avviso, il consiglio è di risparmiare i soldi per qualcosa di più meritevole, tipo l'ultimo film di Scorsese...
Last Vegas è una commedia dolceamara sulla terza età o più precisamente sulle difficoltà di accettare i cambiamenti che il tempo produce nel fisico, nella mente e nel cuore di chi la vive.
Jon Turteltaub, regista celebre soprattutto per i film d'avventura con Nicolas Cage Il mistero dei templari e Il mistero delle pagine perdute, affida sulle "robuste" spalle di un cast stellare l'arduo compito di rendere piacevole una sceneggiatura tutt'altro che irresistibile. La storia infatti appare prevedibile sin dalle prime battute e rimane tale fino all'epilogo. Eppure, nonostante questo, i quattro "giovanotti" riescono nell'intento di catalizzare su di se l'attenzione del pubblico, ponendo in secondo piano tutto il resto. Così tra un risata e qualche scena sinceramente commovente, soprattutto in riferimento al rapporto tra Billy e Paddy, il film scorre via abbastanza bene. Per questo, se non si hanno grandi aspettative, la visione può essere anche consigliata. Ma considerando che contemporaneamente esce nelle sale The Wolf of Wall Street...
Adam (Aaron Eckhart), la creatura creata dal Dr. Victor Frankenstein, è vivo e vaga da duecento anni nei posti più remoti del pianeta per sfuggire ai demoni che vogliono catturarlo. Da sempre infatti sulla Terra è in atto una sanguinosa battaglia tra i gargoyle, angeli buoni che proteggono l'umanità, e i demoni, esseri satanici che vogliono riportare il caos. Una guerra in cui finisce per essere risucchiato anche Adam, l'uomo senz'anima, che Naberius (Bill Nighy), il "capo" dei demoni, vuole catturare per scoprire come riportare in vita i morti. Ma perchè? Questo dovete scoprirlo da soli.
Il mostro di Frankestein, gargoyle e demoni sono i protagonisti di questo polpettone fantasy scritto e diretto da Stuart Beattie, alle prese con la direzione del suo secondo film, dopo il poco entusiasmante Il domani che verrà - The Tomorrow Series. E anche questa seconda performance finisce per alimentare i dubbi sulle abilità registiche dell'australiano, noto soprattutto per aver contribuito alla scrittura dei tre episodi di Pirati dei Caraibi. I, Frankenstein, infatti, si inserisce in quel filotto di film fantasy in cui l'azione è eccessiva, la storia superficiale, l'epilogo prevedibile e i personaggi tutt'altro che indimenticabili. Un film che vorrebbe incutere paura negli spettatori ma che finisce al massimo per suscitare qualche risata, a causa delle sue numerose assurdità. Per questo, a mio avviso, il consiglio è di risparmiare i soldi per qualcosa di più meritevole, tipo l'ultimo film di Scorsese...
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