Che sia cancellato il suo nome; Io non sono ipocondriaca; Mai ci eravamo annoiati: novità Mondadori in libreria dal 25 marzo
Titolo: Che sia cancellato il suo nome
Autore: Anouk Markovits
Editore: Mondadori
Pagine: 252
Anno di pubblicazione: 2014
Prezzo copertina: 19,00 €
Transilvania, 1939. Josef ha solo cinque anni quando la Guardia di Ferro romena uccide brutalmente tutta la sua famiglia. Sopravvive per miracolo. A trovarlo, terrorizzato sotto il tavolo, vivo, è la domestica cristiana che lo ha allevato e che non esita a prenderlo con sé, crescendolo assieme al proprio figlio. Cinque anni dopo, un identico massacro colpisce un'altra famiglia ebrea e anche questa volta a salvarsi è solo una bambina, la piccola Mila. Sola e senza nessuno a occuparsi di lei, Mila riesce però a trovare una via di salvezza nella casa del rabbino Zalman, che la accoglie offrendole protezione, una rigida educazione hassidica e l'amicizia con sua figlia Atara.
Le due bambine crescono come sorelle anche se non potrebbero essere più diverse: Mila è una credente devota e scrupolosa, Atara invece è curiosa, appassionata al mondo dei libri e della conoscenza, pronta a spingersi lontano dai dettami dell'ortodossia che si respira in famiglia. E quando le due ragazze, per sfuggire al regime comunista, decidono di rifugiarsi a Parigi, sotto le seduzioni e le attrazioni della capitale le loro strade si separano definitivamente. Ormai adulte, in America, andranno incontro alla rottura definitiva: Mila sposerà Josef, profondamente religioso, e costruirà la propria vita nella comunità hassidica di Brooklyn, Atara abbandonerà la religione rivendicando una libertà emotiva e intellettuale senza obblighi di appartenenza e riconoscimento con nessuna comunità, con nessuna religione.
Anouk Markovits è cresciuta in Francia in una comunità ultraortodossa, che ha abbandonato a 19 anni per sfuggire a un matrimonio combinato. Si è laureata in architettura all'università di Harvard e vive a New York con il marito.
Titolo: Io non sono ipocondriaca
Autore: Giusella De Maria
Editore: Mondadori
Pagine: 240
Anno di pubblicazione: 2014
Prezzo copertina: 15,00 €
Nina vive a Sorrento, e trascorre gran parte delle giornate nel suo "regno delle delizie", la cucina-laboratorio immersa in un aranceto dove ha avviato un'attività di catering capace di soddisfare ogni esigenza: vegetariani, vegani, celiaci, allergici di ogni sorta possono trovare il piatto più adatto nei menu di Nina! Nina è allegra e intraprendente. Ma ha un limite che le impedisce di condurre una vita regolare: è un'ipocondriaca acuta. E della peggior specie: non ammette il proprio disturbo psico-fisico nemmeno quando si ritrova su un letto del pronto soccorso per un attacco di qualche male immaginario - cosa che le accade un giorno sì e uno no. Non c'è patologia di cui legga o senta parlare da cui non si senta affetta. Il suo shopping ideale è... in farmacia, dove si aggira con beatitudine tra gli scaffali colmi di rimedi di ogni tipo. La vittima ideale per il marketing farmaceutico! Solo Marcus, brillante chirurgo giunto in città per un convegno, riesce a far cambiare improvvisamente il decorso di questa grave "malattia": incontrandolo nel pieno di un attacco di ipocondria, Nina lo detesterà dal primo istante... talmente tanto da rischiare di innamorarsene. La cura al malessere immaginario di Nina arriverà, un giorno, per la via più dolorosa ma anche più sorprendente...
Giusella De Maria, trentenne insegnante di Vico Equense, ama farsi chiamare "Giusella Chinsella", in omaggio alla sua scrittrice preferita. Ha esordito con Suona per me (Avagliano, 2009) e ha inventato la professione della wedding writer.
Titolo: Mai ci eravamo annoiati
Autore: Renata Adler
Editore: Mondadori
Pagine: 192
Anno di pubblicazione: 2014
Prezzo copertina: 17,50 €
Quando Mai ci eravamo annoiati balzò sulla scena editoriale americana, alla fine degli anni Settanta, a nessun lettore era mai capitato di leggere niente di simile. Un libro che faceva saltare tutte le regole e imponeva con leggerezza un'irresistibile carica di novità e anticonformismo, una boccata daria fresca nei locali chiusi di una festa mondana dove gli elegantissimi ospiti hanno iniziato da un po' ad annoiarsi. Soprattutto è la voce a incantare, la voce della giovane Jen Fain, una ragazzina di provincia appena sbarcata a New York e decisa a conquistarsi il suo posto sul palcoscenico più desiderabile dell'epoca, sotto le mille luci di una città che non è mai stata così scintillante. Ci sono le feste nei loft di Brooklyn dove si incontrano galleristi, intellettuali francesi, editori spregiudicati, l'intero bel mondo della cultura. E poi le esercitazioni di volo con biplano, i molti amori fugaci e turbolenti, i viaggi, le lunghe serate nelle redazioni dei giornali, e una certa nostalgia per le notti in collegio con le amiche quando il mondo era più piccolo.
Renata Adler è nata a Milano nel 1938, ma piccolissima, per sfuggire alle leggi razziali, si trasferisce con i genitori in America, nel Connecticut. Ottiene una laurea in Filosofia e Letteratura ad Harvard, sotto la guida di I.A. Richards e Roman Jakobson. Studia Filosofia e Linguistica alla Sorbona, dove diventa allieva e amica di Jean Wahl e Claude Lévi-Strauss. Tornata negli Stati Uniti, riceve numerosi riconoscimenti accademici e diventa una delle firme più prestigiose del "New Yorker", dove si occupa di guerra, politica, diritti civili e naturalmente letteratura.
Autore: Anouk Markovits
Editore: Mondadori
Pagine: 252
Anno di pubblicazione: 2014
Prezzo copertina: 19,00 €
Transilvania, 1939. Josef ha solo cinque anni quando la Guardia di Ferro romena uccide brutalmente tutta la sua famiglia. Sopravvive per miracolo. A trovarlo, terrorizzato sotto il tavolo, vivo, è la domestica cristiana che lo ha allevato e che non esita a prenderlo con sé, crescendolo assieme al proprio figlio. Cinque anni dopo, un identico massacro colpisce un'altra famiglia ebrea e anche questa volta a salvarsi è solo una bambina, la piccola Mila. Sola e senza nessuno a occuparsi di lei, Mila riesce però a trovare una via di salvezza nella casa del rabbino Zalman, che la accoglie offrendole protezione, una rigida educazione hassidica e l'amicizia con sua figlia Atara.
Le due bambine crescono come sorelle anche se non potrebbero essere più diverse: Mila è una credente devota e scrupolosa, Atara invece è curiosa, appassionata al mondo dei libri e della conoscenza, pronta a spingersi lontano dai dettami dell'ortodossia che si respira in famiglia. E quando le due ragazze, per sfuggire al regime comunista, decidono di rifugiarsi a Parigi, sotto le seduzioni e le attrazioni della capitale le loro strade si separano definitivamente. Ormai adulte, in America, andranno incontro alla rottura definitiva: Mila sposerà Josef, profondamente religioso, e costruirà la propria vita nella comunità hassidica di Brooklyn, Atara abbandonerà la religione rivendicando una libertà emotiva e intellettuale senza obblighi di appartenenza e riconoscimento con nessuna comunità, con nessuna religione.
Anouk Markovits è cresciuta in Francia in una comunità ultraortodossa, che ha abbandonato a 19 anni per sfuggire a un matrimonio combinato. Si è laureata in architettura all'università di Harvard e vive a New York con il marito.
Titolo: Io non sono ipocondriaca
Autore: Giusella De Maria
Editore: Mondadori
Pagine: 240
Anno di pubblicazione: 2014
Prezzo copertina: 15,00 €
Nina vive a Sorrento, e trascorre gran parte delle giornate nel suo "regno delle delizie", la cucina-laboratorio immersa in un aranceto dove ha avviato un'attività di catering capace di soddisfare ogni esigenza: vegetariani, vegani, celiaci, allergici di ogni sorta possono trovare il piatto più adatto nei menu di Nina! Nina è allegra e intraprendente. Ma ha un limite che le impedisce di condurre una vita regolare: è un'ipocondriaca acuta. E della peggior specie: non ammette il proprio disturbo psico-fisico nemmeno quando si ritrova su un letto del pronto soccorso per un attacco di qualche male immaginario - cosa che le accade un giorno sì e uno no. Non c'è patologia di cui legga o senta parlare da cui non si senta affetta. Il suo shopping ideale è... in farmacia, dove si aggira con beatitudine tra gli scaffali colmi di rimedi di ogni tipo. La vittima ideale per il marketing farmaceutico! Solo Marcus, brillante chirurgo giunto in città per un convegno, riesce a far cambiare improvvisamente il decorso di questa grave "malattia": incontrandolo nel pieno di un attacco di ipocondria, Nina lo detesterà dal primo istante... talmente tanto da rischiare di innamorarsene. La cura al malessere immaginario di Nina arriverà, un giorno, per la via più dolorosa ma anche più sorprendente...
Giusella De Maria, trentenne insegnante di Vico Equense, ama farsi chiamare "Giusella Chinsella", in omaggio alla sua scrittrice preferita. Ha esordito con Suona per me (Avagliano, 2009) e ha inventato la professione della wedding writer.
Titolo: Mai ci eravamo annoiati
Autore: Renata Adler
Editore: Mondadori
Pagine: 192
Anno di pubblicazione: 2014
Prezzo copertina: 17,50 €
Quando Mai ci eravamo annoiati balzò sulla scena editoriale americana, alla fine degli anni Settanta, a nessun lettore era mai capitato di leggere niente di simile. Un libro che faceva saltare tutte le regole e imponeva con leggerezza un'irresistibile carica di novità e anticonformismo, una boccata daria fresca nei locali chiusi di una festa mondana dove gli elegantissimi ospiti hanno iniziato da un po' ad annoiarsi. Soprattutto è la voce a incantare, la voce della giovane Jen Fain, una ragazzina di provincia appena sbarcata a New York e decisa a conquistarsi il suo posto sul palcoscenico più desiderabile dell'epoca, sotto le mille luci di una città che non è mai stata così scintillante. Ci sono le feste nei loft di Brooklyn dove si incontrano galleristi, intellettuali francesi, editori spregiudicati, l'intero bel mondo della cultura. E poi le esercitazioni di volo con biplano, i molti amori fugaci e turbolenti, i viaggi, le lunghe serate nelle redazioni dei giornali, e una certa nostalgia per le notti in collegio con le amiche quando il mondo era più piccolo.
Renata Adler è nata a Milano nel 1938, ma piccolissima, per sfuggire alle leggi razziali, si trasferisce con i genitori in America, nel Connecticut. Ottiene una laurea in Filosofia e Letteratura ad Harvard, sotto la guida di I.A. Richards e Roman Jakobson. Studia Filosofia e Linguistica alla Sorbona, dove diventa allieva e amica di Jean Wahl e Claude Lévi-Strauss. Tornata negli Stati Uniti, riceve numerosi riconoscimenti accademici e diventa una delle firme più prestigiose del "New Yorker", dove si occupa di guerra, politica, diritti civili e naturalmente letteratura.
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