Recensione: NOAH (2014). Al cinema dal 10 aprile

Il giovane Noè, ultimo discendente della stirpe di Set, assiste impotente all'assassinio del padre per mano dei discendenti di Caino. Diventato adulto, Noè (Russell Crowe) vive con la moglie e i suoi tre figli maschi lontano dalla corruzione degli uomini. Quando una notte il Creatore gli parla in sogno, Noè capisce che la fine dell'umanità è vicina e si rivolge al nonno, Matusalemme (Anthony Hopkins), per comprendere il suo ruolo; un diluvio universale cancellerà la presenza dell'uomo e a lui, Noè, il Creatore affida il compito di costruire una gigantesca arca per mettere in salvo gli animali. Aiutato dai guardiani, angeli trasformati in giganti di pietra, Noè proverà a compiere la sua missione...

Noah del regista Darren Aronofsky (Il cigno nero e The Wrestler), racconta la storia del patriarca biblico Noè.

Darren Aronofsky, partendo dalle poche informazioni contenute nella Bibbia, costruisce una film dal grande impatto visivo in bilico tra epica e mitologia, reale e magico, in cui l'uomo, tuttavia, viene rappresentato nella sua dimensione più carnale. Se infatti la presenza di strani animali, di giganti di pietra, della magia di Matusalemme, di paesaggi mistici e infernali, di pietre miracolose ci fa pensare ad un universo fantasy, le debolezze e il desiderio dell'uomo di imporsi sulla natura ci rimandano continuamente alla dimensione realistica della vicenda. In quest'ottica, al di là del pensiero religioso, il nuovo film di Aronofsky coglie in pieno il paradosso dell'esistenza umana, ovvero l'incapacità dell'uomo di adattarsi alla natura e vivere in armonia con essa, e le grandi contraddizioni insite nella natura umana.

Se dunque a livello tematico il film può far storcere il naso a qualcuno, a livello tecnico c'è poco da dire. La potenza visiva infatti è fuori discussione, resa ancora più piacevole dall'uso del 3D, così come il montaggio serrato e la prova attoriale del cast; Russell Crowe torna a grandi livelli ed è praticamente perfetto nei panni del patriarca; Jennifer Connelly idem nel ruolo della moglie saggia; Anthony Hopkins credibile come Matusalemme; Logan Lerman nei panni di Cam, il figlio ribelle di Noè, ancora una volta convincente, dopo Noi siamo infinito, lontano dalla figura di Percy Jackson; così come Emma Watson, una delle giovani attrici più talentuose insieme a Jennifer Lawrence.

Un film dunque da vedere, non tanto per la sua "connotazione religiosa" quanto per la capacità di trasmettere emozioni e far riflettere sulla natura umana.

DATA USCITA: 10 aprile 2014
GENERE: Biblico, Drammatico
ANNO: 2014
REGIA: Darren Aronofsky
SCENEGGIATURA: Darren Aronofsky, John Logan
ATTORI: Russell Crowe, Emma Watson, Jennifer Connelly, Logan Lerman, Ray Winstone, Douglas Booth, Anthony Hopkins, Kevin Durand, Sami Gayle, Marton Csokas, Dakota Goyo, Barry Sloane, Nick Nolte, Mark Margolis, Frank Langella, Don Harvey, Sophie Nyweide
FOTOGRAFIA: Matthew Libatique
MONTAGGIO: Andrew Weisblum
MUSICHE: Clint Mansell
PRODUZIONE: Disruption Entertainment, New Regency Pictures, Protozoa Pictures
DISTRIBUZIONE: Universal Pictures
PAESE: USA
DURATA: 132 Min
FORMATO: 2D, 3D e IMAX 3D

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