Gli innamorati di Sylvia; Una vita da libraio: novità Jo March in libreria da giugno

Titolo: Gli innamorati di Sylvia
Autore:
Elizabeth Gaskell
Editore: Jo March
Pagine: 576
Anno di pubblicazione: 2014
Prezzo copertina: 15,00 €


Nel novembre del 1859, senza rivelarne le ragioni, Elizabeth Gaskell trascorse una vacanza di quindici giorni nella nebbiosa Whitby, una cittadina sulle coste dello Yorkshire. Qui fece lunghe ricerche sulla caccia alla balene, sull’arruolamento forzoso dei marinai nelle flotte britanniche durante le guerre contro la Francia e sulle ribellioni popolari che si opposero alla coscrizione. Al suo ritorno a casa iniziò a scrivere un nuovo romanzo. Così Whitby diventò Monkshaven, conservandone tutto: l’abbazia, il porto, le fattorie, il respiro del mare e l’abbraccio delle brughiere.
La sua penna si mise ancora una volta a narrare appassionatamente la storia degli umili; la storia più triste che avesse mai scritto, come la stessa Autrice definì il racconto di Sylvia Robson e dei suoi due innamorati, Charley Kinraid, l’impavido e virile ramponiere, e Philip Hepburn, il commesso che vive dietro il bancone di una bottega e passa le ore a misurare stoffe e a calcolarne il costo. Ma la realtà non è mai interpretabile in modo univoco, gli eventi si susseguono imprevedibili e mutano le persone. Solo il mare, che Sylvia contempla immobile sulla spiaggia, rimane sempre identico a se stesso, con il fragore dei suoi flutti impetuosi, con il suo linguaggio che parla di eternità.

Elizabeth Gaskell (1810-65) è autrice di raffinate opere letterarie come Mary Barton (1848), in cui ha rappresentato l’ambiente operaio di Manchester; Ruth (1853), che racconta la perdizione dell’eroina protagonista nella società perbenista di epoca vittoriana; North and South (1855), monumentale affresco che ritrae le trasformazioni sociali in atto in Inghilterra in seno alla rivoluzione industriale. Per commemorare l’amica Charlotte Brontë, la Gaskell scrisse la sua biografia, pubblicata nel ’57. Morì improvvisamente mentre si accingeva a comporre il penultimo capitolo dell’incompiuto Wives and Daughters.  

Titolo: Una vita da libraio
Autore:
Nicola Mucci
Editore: Jo March
Pagine: 224
Anno di pubblicazione: 2014
Prezzo copertina: 12,00 €


Alfredo fa il libraio. La sua non è stata esattamente una vocazione, difatti ha proseguito senza particolare convinzione l’attività del padre (che è scappato con l’amante, lasciando di punto in bianco famiglia e libreria). Gli affari non sono mai andati troppo bene, ma i guai seri arrivano quando il colosso mondiale della distribuzione libraria, la Books, Books & Books Co. Ltd, decide di aprire un punto vendita in città. Nella vita di Alfredo, che ancora vive con la mamma, fanno improvvisamente irruzione anche due donne, molto diverse l’una dall’altra: la prima farà breccia nel suo burbero cuore, la seconda gli farà capire quanto in realtà ama il lavoro che svolge in apparenza controvoglia. Fra le citazioni dei romanzi più amati e gli espedienti più stravaganti, riuscirà il nostro goffo eroe nell’ardua impresa di conquistare la sua amata e di non far chiudere la libreria di famiglia? Una storia divertente e al contempo amara, dedicata a chi ama i libri e le librerie.

Nicola Mucci, nato ad Assisi nel 1974, dopo la laurea in giurisprudenza ha scritto per qualche anno sulle pagine del quotidiano locale «Il Messaggero-Umbria». Mentre svolge la professione legale, continua a riempire taccuini e block notes per dare spazio alla passione della scrittura. Nel 2007, ha pubblicato il suo primo romanzo, Il ragazzo che sognava di giocare al Curi. Sposato, è padre di due bambini. 

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