TARTARUGHE NINJA. La recensione

New York City è in pericolo: Shredder e il Clan del Piede seminano terrore ovunque, contrastati solo da un misterioso giustiziere. April O'Neil (Megan Fox), giornalista alla ricerca di un scoop, assiste per caso allo scontro tra il Clan del Piede e il giustiziere e decide di interessarsi al caso. Ma quando scopre che in realtà il "giustiziere" non è uno ma sono quattro, e che per di più si tratta di tartarughe ninja mutanti, la storia diventa ancora più complicata.

Nessuno infatti è disposto a credere alla ragazza, ad eccezione del benefattore Eric Sacks (William Fichtner), che lavorava insieme al padre alla realizzazione di un agente mutageno, prima dell'incendio in cui persero la vita tutti gli scienziati. Sacks tuttavia non è quello che sembra e sarà proprio April a condurlo dalle tartarughe, mettendo a repentaglio la vita di tutti gli abitanti della città...

Per chi come il sottoscritto è cresciuto a pane e Tartarughe Ninja, il film rappresenta un piacevole salto nel passato. La storia è molto semplice, lineare e ripropone gli elementi cardine del cartone animato. A livello tematico, il fulcro della storia è rappresentato dal senso di fratellanza, ovvero dall'importanza di fare squadra (per dirla con un celebre motto: tutti per uno e uno per tutti!). Tuttavia al di là dei contenuti, il film punta decisamente all'intrattenimento, attraverso un bel mix di ironia ed effetti speciali.

La visione dunque risulta piacevole e suscita diversi sorrisi. Un film consigliato per i giovanissimi o per chi ha voglia di fare un tuffo nella propria infanzia.

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