Per tutto il mese di ottobre, dall’1 al 31, Roma, Milano, Torino, Varese, Reggio Emilia, Parma, Lecce, Crotone, Bari e Napoli si preparano ad accogliere i protagonisti di “Ottobre Africano”, il festival dedicato alle culture e alle voci più rappresentative dei paesi dell’Africa, nato da un’idea del presidente dell’associazione di promozione sociale Le Réseau, Cléophas Adrien Dioma. Giunto alla 12/ma edizione, l’evento – che vanta il sostegno delle istituzioni e di alcuni esponenti politici, primo fra tutti l’ex ministro Cécile Kyenge, e una madrina d’eccezione, la cantautrice Fiorella Mannoia – si annuncia ricco di novità, confermandosi per dimensioni e spessore uno degli appuntamenti principali in Italia con la cultura afro. E non solo per il valore dei contenuti proposti, ma anche, e soprattutto, per il progetto ambizioso che lo sostiene, volto a raggiungere traguardi sempre più importanti.
Spiega Cléophas Adrien Dioma, curatore dell’evento: "Nel 2014 il nostro obiettivo è quello di riflettere sulla cultura o le culture che conoscerà l’Italia del domani, un Paese sempre più ricco di mescolanze, incontri e colori e che sempre più appartiene a tutti coloro che lo vivono e che ci vivono: l’Italia degli italiani, dei nuovi italiani e delle seconde generazioni". L’intento di questa nuova edizione, dedicata alla figura di Bernard Ledoux Ayangma, giornalista e mediatore culturale scomparso di recente, è chiaro sin dal sottotitolo, “Italia, intercultura e futuro”: aprire una finestra sulle culture dei paesi africani e promuovere un dialogo su temi delicati quali l’integrazione razziale, la solidarietà, il razzismo, grazie anche al coinvolgimento di persone di origine non italiana ma residenti sul territorio. Un viaggio all’interno dei cambiamenti presenti e futuri del nostro Paese, dunque, con un occhio rivolto al continente africano, troppo spesso raccontato nella sua drammaticità ed esotismo, ma non nella sua quotidianità e nelle sue eccellenze culturali.
Sottolinea Fiorella Mannoia, testimonial della manifestazione: “Noi abbiamo un grande mezzo che è la cultura. La letteratura, la musica, l’arte avvicinano i popoli, aiutano a conoscerci meglio e a superare le nostre paure”. E proprio per favorire la conoscenza dell'altro e accendere la curiosità, su iniziativa della cantautrice italiana sono previste due giornate a chiusura del festival (31 ottobre - 1 novembre, presso il centro culturale Elsa Morante di Roma) che prendono il nome dalla sua prima canzone, “Se solo mi guardassi”. L’occasione è quella di partecipare a incontri, mostre, workshop e tavole rotonde, ma soprattutto di scoprire tra artigianato locale, piatti tipici e musica dal vivo, colori, tradizioni e sapori a noi ancora lontani.
Tanti gli appuntamenti previsti in calendario, che spaziano dalla musica al cinema, passando per la letteratura, la fotografia, l’arte e la moda. Particolare risalto viene dato alla condizione femminile nell’Africa di oggi al centro di una conferenza dal titolo “Quando l’Africa è donna”, che vede la partecipazione di ambasciatrici e donne africane impegnate nel mondo della politica, del sociale e dell’imprenditoria. Si parla della figura del presidente panafricanista del Ghana, Kwame Nkrumah; mentre la giornalista sudafricana Laurell Boyers interviene con un omaggio a Nelson Mandela. Lo scrittore Tierno Monenembo e il giornalista Etienne Guillermond ricordano uno dei simboli della resistenza per la lotta contro il nazismo, il guineano Addi Ba Mamadou; diversi incontri a Roma, Parma e Torino, rendono omaggio al “Che Guevara africano” Thomas Sankara, primo presidente del Burkina Faso (1983-1987) e teorico del panafricanismo. Ad arricchire il programma c’è inoltre una giornata interamente dedicata ai paesi africani di lingua portoghese, con la proiezione di lungometraggi e l’incontro con Marco Boccitto, giornalista e autore di Capo Verde, un luogo a parte (Exòrma), volume sui generi musicali delle isole. Di grande interesse sociale ed economico la conferenza “Gli obiettivi del millennio: un punto sulla situazione – prospettive”, organizzata in collaborazione con le Legacoop sociali, il CNA di Roma, Money Gram e le ambasciate africane. Muovendo dagli argomenti emersi nel corso del convegno svoltosi al termine dell’XI edizione di Ottobre africano 2013 presso la Camera di Commercio di Roma, l’incontro affronta infatti le questioni del ruolo degli immigrati nei processi di sviluppo nei paesi di origine e di residenza, del contributo imprenditoriale dei nuovi italiani e degli italiani di seconda generazione, con una riflessione sul lavoro del CNA World (la sezione CNA per gli imprenditori immigrati).
Per maggiori informazioni:
il sito web di “Ottobre africano”
www.ottobreafricano.org
il video di presentazione dell’edizione 2014
www.ottobreafricano.org/spot-video/
la pagina Facebook del festival
https://www.facebook.com/pages/Ottobre-Africano/144364488912677