Recensione: LA SINDONE DEL DIAVOLO di Giulio Leoni

Titolo: La sindone del diavolo. Un'indagine di Dante Alighieri
Autore: Giulio Leoni
Editore: Nord
Pagine: 384
Anno di pubblicazione: 2014
Prezzo copertina: 14,90 €

 

Venezia, 1313. Dante degli Alighieri, poeta esule da Firenze, viene convocato dall'amico Arrigo (Enrico VII di Lussemburgo), imperatore del Sacro Romano Impero, per una missione delicata: trovare a Venezia uno speziale saraceno, Nazeeh Al Bashra, l'unico in grado di curare il male che affligge l'imperatore stesso. Il poeta, nella duplice speranza di poter salvare la vita dell'amico e tornare a Firenze, decide di accettare la missione. A Venezia tuttavia, il saraceno sembra essere sparito nel nulla, mentre in tanti affermano di aver visto il Diavolo.

Si tratta di una follia collettiva o davvero il Diavolo si aggira per le calli veneziane? E soprattutto chi è che sta uccidendo uno dopo l'altro i contatti del poeta per imperdirgli di venire a capo della verità? La città è in fermento e per Dante, intento a scrivere la Commedia, inizierà un vero e proprio viaggio all'inferno...

Giulio Leoni, scrittore romano, confeziona un ottimo thriller storico con un protagonista d'eccezione: Dante Alighieri. A differenza delle precedenti avventure letterarie, qui ritroviamo il sommo poeta maturo nel triste periodo di esilio da Firenze. Partendo da questa realtà storica, Leoni gioca con la prima cantica della Commedia, ovvero con la natura stessa dell'Inferno e del suo rappresentante più alto: Satana. Il diavolo cammina tra noi o vive solo nella suggestione e nell'animo delle persone

Leoni tesse una trama ricca e articolata, che si svela nella sua completezza solo verso l'epilogo. L'ambientazione, descritta in modo impeccabile dall'autore, è ricca di fascino e svolge un ruolo importante nella storia: una Venezia subdola, fredda, magica, misteriosa, instabile, dominata dalla nebbia, che tutto avvolge e nasconde, dagli intrighi e dalla brama di potere.

I tratti psicologici del protagonista vengono costruiti con grande maestria dall'autore, che non si limita ad usare il nome del Sommo Poeta, ma apre riflessioni filosofiche interessanti circa l'eterno conflitto tra il bene e il male, utilizzando come riferimento proprio la Commedia. La scrittura è fluida, scorrevole e allo stesso tempo raffinata ed elegante, come richiesto dal periodo storico di riferimento. Il ritmo è serrato e i colpi di scena si susseguono senza sosta.

Per tutto questo, La sindone del diavolo si rivela un romanzo avvincente, consigliato a chi ama i thriller storici con un pizzico di mistero e magia.

L'AUTORE
Giulio Leoni, romano, è uno degli scrittori italiani di gialli storici e di narrativa del mistero più conosciuti all’estero, grazie anche alla fortunata serie di romanzi dedicati alle avventure investigative di Dante Alighieri, che è stata tradotta in tutti i maggiori Paesi del mondo. Ma oltre a riguardare il remoto passato, i suoi interessi vanno anche verso la storia del secolo appena trascorso, soprattutto nei suoi aspetti meno conosciuti e controversi. Studioso delle avanguardie artistiche, è un appassionato di storia dell’illusionismo e della pop-culture degli anni ‘50 e ‘60, di cui ricerca e colleziona testimonianze e memorabilia. Elementi che trasporta spesso nei suoi romanzi, dove anche le trame più imprevedibili e sorprendenti si sviluppano su uno sfondo storico ricostruito con grande precisione, e in cui personaggi reali e finzione narrativa s’intrecciano, dando vita a un teatro delle ombre enigmatico e affascinante.

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