Recensione: I LIBRI DELL'ANIMA di Leticia Sánchez Ruiz

Titolo: I libri dell'anima
Autore: Leticia Sánchez Ruiz
Editore: Leone
Pagine: 352
Anno di pubblicazione: 2014
Prezzo copertina: 14,00 €


Recensione a cura di Marika Bovenzi


I libri dell’anima è il nuovo romanzo di Leticia Sánchez Ruiz edito da Leone Editore. La stessa casa editrice nel 2012 ha pubblicato un altro libro dell’autrice, intitolato Il grande gioco. La storia ha inizio nel 1944, quando un misterioso incendio distrugge un’antichissima biblioteca della Vecchia Città. Molti anni dopo nel 2007, tre storie si intrecceranno e saranno inesorabilmente collegate al tragico incidente di sessantatré anni prima.

Le altalenanti vicende familiari di Ulises e Melquíades, l’artista bohémien e il librario antiquario; la tormentata storia d’amore tra una giovane scrittrice di nome Lucía e un’esteta dalla critica facile di nome Pian; il racconto della vita di Felipe, segnata dalla sua terribile nonna-generalessa Antía; accompagneranno il lettore per circa 471 pagine. Apparentemente distanti e diverse, queste storie hanno un elemento che le accomuna e le porterà alla stessa identica conclusione. Che ruolo ha avuto l’incendio? Perché la biblioteca era così importante?

Per quanto riguarda i personaggi, son ben descritti e presentano dei risvolti eccezionali. Ulises Font, artista indiscusso, famoso più nei bar che nel campo delle professioni artistiche, e uomo dall’animo incorruttibile di un bambino; Melquíades Espí, fratello e opposto del sopracitato protagonista, votato interamente ai libri; Lucía, scrittrice stramba, dalla fervida immaginazione, e attanagliata sempre dal terrore della perdita; Pian, professore a tratti megalomane, con una spiccata ossessione per l’ordine; ed infine Felipe, uomo rinchiuso nel circolo vizioso dei ricordi e preda di rivelazioni ambigue da parte della sua famiglia.

Le tematiche trattate all’interno del libro sono varie: il desiderio di una realizzazione personale; l’importanza degli affetti familiari; la concezione e l’opinione degli altri riguardo noi stessi; la fantasia senza confini interpretata come disturbo della personalità; il senso di perdita; la paura; i ricordi; il passato e i sentimenti contrastanti che può suscitare. Tutte argomentazioni riscontrabili nella quotidianità di ogni essere umano.

Lo stile è sciolto e coinvolgente, e alla scrittrice va il merito di aver creato tre storie parallele e diverse tra loro, senza mai tralasciare nessun particolare. Consiglio questo libro a chi ha voglia di immergersi in una storia misterica caratterizzata da personaggi fuori dagli schemi e da una buona dose di culture d’altri tempi.

L'AUTRICE
Leticia Sánchez Ruiz (Oviedo, 2 giugno1980) è laureata in scienze della comunicazione all'Università Pontificia di Salamanca, e ha cominciato la sua carriera di scrittrice come editorialista, redattrice e critica letteraria, pubblicando i suoi racconti su riviste spagnole. Vincitrice nel 2011 del prestigioso Premio Ateneo Joven de Sevilla con Il grande gioco, edito in Italia da Leone Editore, è una delle scrittrici più interessanti del panorama spagnolo.

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