Titolo: Un finale perfetto
Autore: John Katzenbach
Editore: Fazi
Pagine: 480
Anno di pubblicazione: 2015
Prezzo copertina: 18,00
Tre donne ordinarie senza nulla in comune: tre diverse età, tre passati diversi alle spalle, tre esistenze estranee l’una all’altra. Una sola cosa in comune: il rosso dei capelli. È il colore che accende la fantasia del loro aguzzino, un mediocre scrittore di gialli che si fa chiamare Lupo Cattivo ispirandosi alla favola di Cappuccetto Rosso, della quale predilige però la versione originale: quella in cui nessuno si salva. Allarmate per la prima volta da lettere minatorie, le tre rosse vengono risucchiate in un vortice di tensione che si fa sempre più soffocante, fino a sfociare in un clima di terrore puro.
Guidate dall’abile mano del killer scrittore, che ne studia da vicino le reazioni riportandole nelle sue pagine, sono le protagoniste inconsapevoli del giallo più audace della carriera del loro carnefice. Perché il Lupo non è solo assetato di sangue: il suo principale obiettivo è spingere al massimo la riflessione sulla morte e sul periodo che la precede, investigare la reazione umana di fronte alla minaccia, i diversi gradi della paura. La sfida è cercare di aggirare e superare tutti i mezzi e i modi in cui le tre vittime tenteranno di salvarsi, prevenire le loro mosse mantenendo l’anonimato anche quando le distanze si accorciano. Nessuno ha mai tentato un’operazione simile, ma anche il Lupo Cattivo può sbagliare i propri calcoli e sottovalutare l’intelligenza delle sue prede…
John Katzenbach è nato a Princeton nel 1950. Laureato in Letteratura angloamericana, è stato a lungo redattore di cronaca nera per il Miami Herald, dove si è occupato anche del caso di uno dei serial killer più efferati della storia: Ted Bundy. È autore di dodici romanzi tradotti in ventuno paesi, tra i quali i bestseller Maledetta estate (1982), La giusta causa (1992), Corte marziale (1999), L’analista (2002) e La storia di un pazzo (2006). Dai suoi libri sono stati tratti film di grande successo con, tra gli altri, Sean Connery e Bruce Willis. Fazi Editore ha già pubblicato Il professore (2011) e L’uomo sbagliato (2012).
Titolo: Rio fugitivo
Autore: Edmundo Paz Soldán
Editore: Fazi
Pagine: 480
Anno di pubblicazione: 2015
Prezzo copertina: 18,00
Il quindicenne Roberto è appassionato di letteratura e, sulle orme di un antenato scrittore, si cimenta nella stesura di romanzi gialli. Apprendista nella scrittura come nella vita, il ragazzo sperimenta insieme ai suoi compagni di scuola i primi approcci con l’alcol, la droga e il sesso. Molto sensibile e dotato di un acuto spirito di osservazione, vive quotidianamente il contrasto fra l’instabilità della Bolivia degli anni Ottanta, segnata da razzismo e disuguaglianza sociale, e la vita ovattata di un figlio dell’alta borghesia di Cochabamba: l’esclusivo istituto cattolico dove studia e le dinamiche familiari sono per lui una campana di vetro fatta di ipocrisia, e il solo modo per uscirne è la creazione di altri mondi, come Río Fugitivo, cittadina immaginaria in cui ambienta i suoi racconti. Ma per Roberto scrivere non significa solo evadere dalla realtà: significa cercare la propria identità, provare a decifrare il mondo e a stabilirvi un ordine. Così, quando si trova di fronte a una misteriosa scomparsa, il ragazzo inizia a ripercorrere tutta la vicenda a ritroso. Lo scopo, certo, è fare chiarezza, ma come non cogliere l’occasione per delineare il tanto ambito delitto perfetto? Nel corso di questa personale indagine Roberto si accorgerà però che il confine fra realtà e finzione è labile, finendo per imparare a proprie spese quanto facilmente verità e immaginazione influiscano l’una sull’altra.
Edmundo Paz Soldán nato a Cochabamba nel 1967 e laureatosi in Scienze Politiche, ha conseguito un PhD in Letterature ispanoamericane presso la University of California Berkeley e ha poi vinto la prestigiosa Guggenheim Fellowship. Oltre a varie raccolte di racconti ha pubblicato dieci romanzi, tra cui El delirio de Turing (2003), Norte (2011) e Iris (2014), e curato insieme a Gustavo Faverón Patriau la raccolta di scritti su Roberto Bolaño, Bolaño salvaje. Attualmente vive a New York, dove insegna Letteratura latinoamericana alla Cornell University. Nel 2008 Fazi Editore ha pubblicato La materia del desiderio.
Titolo: La lottatrice di sumo
Autore: Giorgio Nisini
Editore: Fazi
Pagine: 300
Anno di pubblicazione: 2015
Prezzo copertina: 18,00
Giovanni Cadorna è un fisico alla soglia dei cinquant’anni. Dopo un divorzio e il successo raggiunto con la pubblicazione di un libro scettico sulla possibilità della vita oltre la morte, inizia a dubitare delle proprie certezze in seguito al ritrovamento di un dipinto che lo costringe a fare i conti con il passato e il ricordo di una donna, morta tragicamente più di vent’anni prima. Decisivo, all’interno di un intreccio costantemente in bilico tra ossessione e raziocinio, ragione e occulto, risulterà l’incontro con Olga, figlia dell’artista esoterico presunto autore dell’opera, che, insieme ad altre figure femminili cariche di significato, darà vigore a una storia fino allo scioglimento della vicenda personale e familiare del protagonista come del mistero legato al quadro. Con una cura formale di rara evidenza e una lingua densa di risvolti emotivi, l’autore affronta qui un tema delicato come quello della comunicazione con l’aldilà nonché argomenti universali come la libertà individuale, il desiderio di paternità e l’amor filiale.
Giorgio Nisini, nato nel 1974, è scrittore e saggista. È autore dei romanzi La demolizione del Mammut, Premio Alvaro Opera Prima e finalista al Premio Tondelli, e La città di Adamo, selezione Premio Strega 2011.
Autore: John Katzenbach
Editore: Fazi
Pagine: 480
Anno di pubblicazione: 2015
Prezzo copertina: 18,00
Tre donne ordinarie senza nulla in comune: tre diverse età, tre passati diversi alle spalle, tre esistenze estranee l’una all’altra. Una sola cosa in comune: il rosso dei capelli. È il colore che accende la fantasia del loro aguzzino, un mediocre scrittore di gialli che si fa chiamare Lupo Cattivo ispirandosi alla favola di Cappuccetto Rosso, della quale predilige però la versione originale: quella in cui nessuno si salva. Allarmate per la prima volta da lettere minatorie, le tre rosse vengono risucchiate in un vortice di tensione che si fa sempre più soffocante, fino a sfociare in un clima di terrore puro.
Guidate dall’abile mano del killer scrittore, che ne studia da vicino le reazioni riportandole nelle sue pagine, sono le protagoniste inconsapevoli del giallo più audace della carriera del loro carnefice. Perché il Lupo non è solo assetato di sangue: il suo principale obiettivo è spingere al massimo la riflessione sulla morte e sul periodo che la precede, investigare la reazione umana di fronte alla minaccia, i diversi gradi della paura. La sfida è cercare di aggirare e superare tutti i mezzi e i modi in cui le tre vittime tenteranno di salvarsi, prevenire le loro mosse mantenendo l’anonimato anche quando le distanze si accorciano. Nessuno ha mai tentato un’operazione simile, ma anche il Lupo Cattivo può sbagliare i propri calcoli e sottovalutare l’intelligenza delle sue prede…
John Katzenbach è nato a Princeton nel 1950. Laureato in Letteratura angloamericana, è stato a lungo redattore di cronaca nera per il Miami Herald, dove si è occupato anche del caso di uno dei serial killer più efferati della storia: Ted Bundy. È autore di dodici romanzi tradotti in ventuno paesi, tra i quali i bestseller Maledetta estate (1982), La giusta causa (1992), Corte marziale (1999), L’analista (2002) e La storia di un pazzo (2006). Dai suoi libri sono stati tratti film di grande successo con, tra gli altri, Sean Connery e Bruce Willis. Fazi Editore ha già pubblicato Il professore (2011) e L’uomo sbagliato (2012).
Titolo: Rio fugitivo
Autore: Edmundo Paz Soldán
Editore: Fazi
Pagine: 480
Anno di pubblicazione: 2015
Prezzo copertina: 18,00
Il quindicenne Roberto è appassionato di letteratura e, sulle orme di un antenato scrittore, si cimenta nella stesura di romanzi gialli. Apprendista nella scrittura come nella vita, il ragazzo sperimenta insieme ai suoi compagni di scuola i primi approcci con l’alcol, la droga e il sesso. Molto sensibile e dotato di un acuto spirito di osservazione, vive quotidianamente il contrasto fra l’instabilità della Bolivia degli anni Ottanta, segnata da razzismo e disuguaglianza sociale, e la vita ovattata di un figlio dell’alta borghesia di Cochabamba: l’esclusivo istituto cattolico dove studia e le dinamiche familiari sono per lui una campana di vetro fatta di ipocrisia, e il solo modo per uscirne è la creazione di altri mondi, come Río Fugitivo, cittadina immaginaria in cui ambienta i suoi racconti. Ma per Roberto scrivere non significa solo evadere dalla realtà: significa cercare la propria identità, provare a decifrare il mondo e a stabilirvi un ordine. Così, quando si trova di fronte a una misteriosa scomparsa, il ragazzo inizia a ripercorrere tutta la vicenda a ritroso. Lo scopo, certo, è fare chiarezza, ma come non cogliere l’occasione per delineare il tanto ambito delitto perfetto? Nel corso di questa personale indagine Roberto si accorgerà però che il confine fra realtà e finzione è labile, finendo per imparare a proprie spese quanto facilmente verità e immaginazione influiscano l’una sull’altra.
Edmundo Paz Soldán nato a Cochabamba nel 1967 e laureatosi in Scienze Politiche, ha conseguito un PhD in Letterature ispanoamericane presso la University of California Berkeley e ha poi vinto la prestigiosa Guggenheim Fellowship. Oltre a varie raccolte di racconti ha pubblicato dieci romanzi, tra cui El delirio de Turing (2003), Norte (2011) e Iris (2014), e curato insieme a Gustavo Faverón Patriau la raccolta di scritti su Roberto Bolaño, Bolaño salvaje. Attualmente vive a New York, dove insegna Letteratura latinoamericana alla Cornell University. Nel 2008 Fazi Editore ha pubblicato La materia del desiderio.
Titolo: La lottatrice di sumo
Autore: Giorgio Nisini
Editore: Fazi
Pagine: 300
Anno di pubblicazione: 2015
Prezzo copertina: 18,00
Giovanni Cadorna è un fisico alla soglia dei cinquant’anni. Dopo un divorzio e il successo raggiunto con la pubblicazione di un libro scettico sulla possibilità della vita oltre la morte, inizia a dubitare delle proprie certezze in seguito al ritrovamento di un dipinto che lo costringe a fare i conti con il passato e il ricordo di una donna, morta tragicamente più di vent’anni prima. Decisivo, all’interno di un intreccio costantemente in bilico tra ossessione e raziocinio, ragione e occulto, risulterà l’incontro con Olga, figlia dell’artista esoterico presunto autore dell’opera, che, insieme ad altre figure femminili cariche di significato, darà vigore a una storia fino allo scioglimento della vicenda personale e familiare del protagonista come del mistero legato al quadro. Con una cura formale di rara evidenza e una lingua densa di risvolti emotivi, l’autore affronta qui un tema delicato come quello della comunicazione con l’aldilà nonché argomenti universali come la libertà individuale, il desiderio di paternità e l’amor filiale.
Giorgio Nisini, nato nel 1974, è scrittore e saggista. È autore dei romanzi La demolizione del Mammut, Premio Alvaro Opera Prima e finalista al Premio Tondelli, e La città di Adamo, selezione Premio Strega 2011.
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