Brevi opinioni sui film nelle sale

Nessuno si salva da solo, tratto dall'omonimo romanzo di Margaret Mazzantini, è il nuovo film di Sergio Castellitto che affronta non solo il tema della crisi di coppia, ma quello più ampio di una crisi generazionale, attraverso lo scontro tra due giovani adulti, Riccardo Scamarcio e Jasmine Trinca, che si vomitano addosso i loro fallimenti, sopraffatti dalle sfide della vita. Nel titolo e nello sguardo ferito dei due protagonisti la bellezza di un film vero, duro, intenso, come la vita appunto. Consigliato.

Ma che bella sorpresa, nuovo film di Veronesi, ispirato al romanzo La donna perfetta di Amabile Giusti e remake del film brasiliano A Mulher Invisivel, affronta con leggerezza l'ossessione per la donna ideale (Chiara Baschetti) di un professore milanese (Claudio Bisio), in crisi dopo la rottura con la fidanzata tanto amata. Una fissazione che lo spinge ben oltre la realtà, mentre la sua vicina (Valentina Lodovini), da poco vedova, attende l'occasione giusta per manifestare i propri sentimenti. Una commedia leggera, garbata e allo stesso tempo prevedibile, ideale per trascorrere una serata spensierata senza grandi aspettative.

Blackhat, il nuovo film di Michael Mann, è un thriller intenso, crudo, violento, recitato bene, che regala diversi colpi di scena. La storia di un criminale hacker (Chris Hemsworth) che viene rilasciato in cambio della sua collaborazione con il governo per bloccare una rete di criminalità informatica che mette a rischio la sicurezza mondiale, dopo aver provocato l'esplosione di una centrale nucleare in Cina. Tra gli aspetti meno positivi, qualche buco nella storia e un finale non particolarmente convincente. Consigliato per gli amanti del genere.

Foxcatcher, ispirato a fatti realmente accaduti, racconta il rapporto tra un eccentrico miliardario,  John du Pont (Steve Carell), e due fratelli campioni di lotta libera, ingaggiati per creare e portare al successo il team Foxcatcher; il giovane Schultz (Channing Tatum), talentuoso e fragile, e il fratello maggiore David (Mark Ruffalo), al contrario personaggio equilibrato e razionale. Tra gli aspetti più interessanti, la capacità del regista di scavare nella complessità psicologica dei protagonisti e far emergere da un lato le fragilità del campione, dall'altro le turbe psicologiche di un uomo mai realmente cresciuto, che vive solo per l'approvazione dell'anziana genitrice. Un film interessante, anche se eccessivamente lento e ripetitivo.

Suite francese, tratto dall'omonimo romanzo di Irène Némirovsky, racconta la storia di una giovane donna francese, Lucile Angellier (Michelle Williams), che durante l'occupazione nazista del 1940 vive con la suocera autoritaria (Kristin Scott Thomas) in attesa del ritorno del marito, partito per la guerra. Quando però il paese viene occupato dalle truppe tedesche, Lucile si innamora ricambiata di Bruno (Matthias Schoenaerts), un raffinato ufficiale tedesco che è stato dislocato nella loro abitazione. Un amore destinato ad essere travolto dagli eventi... Suite francese racconta una storia d'amore senza eccessivi sentimentalismi, in cui la forza e l'intensità delle emozioni sono da cogliere negli sguardi dei protagonisti, il cui rapporto rappresenta l'unica ancora di salvezza in un mondo sconvolto dall'orrore. Straordinaria la prova attoriale di Michelle Williams, che dimostra ancora una volta il suo grande talento. Un film intenso, emozionante, commovente, consigliato a tutti.

Chi è senza colpa, tratto dal romanzo di Dennis Lehane, racconta la storia di Bob (Tom Hardy), un ex criminale di Brooklyn che gestisce un bar insieme a suo cugino Marv (James Gandolfini); un bar utilizzato dai ceceni per il deposito di denaro sporco. Ma se Bob è riuscito ad adattarsi a questa realtà, Marv non sopporta di lavorare per loro. Così, a insaputa del cugino, prova a ordire un piano per fregarli, mettendo a rischio anche la vita di Bob, che intanto, dopo aver raccolto un cane abbandonato e aver fatto la conoscenza di Nadia (Noomi Rapace), si trova a subire le pressioni di Eric Deeds, un balordo psicopatico che rivendica i propri diritti sul cane e sulla stessa ragazza. Chi è senza colpa, secondo film del regista belga Michael R. Roskam, offre allo spettatore uno spaccato di una realtà criminale cruda, violenta, spietata, da cui è impossibile redimersi, se non con la morte; una realtà in cui nessuno è davvero innocente e tutti nascondono dei segreti. Un film lucido, crudo, intenso, appassionante, in cui la tensione narrativa cresce con il passare dei minuti, fino a culminare in un epilogo quasi perfetto. Consigliato a tutti gli amanti del genere, anche per l'ottima prova attoriale di tutto il cast.

L'ultimo lupo, tratto dal romanzo autobiografico Il totem del lupo di Jiang Rong, racconta l'esperienza estrema di due giovani studenti che decidono di lasciare Pechino per alfabetizzare le comunità della Mongolia, finendo invece per essere alfabetizzati alla vita nella steppa. In particolare il giovane Chen Zhen rimane affascinato dalla figura del lupo, eterno nemico degli allevatori, tanto da decidere di crescere un cucciolo di nascosto, mentre gli altri vengono sacrificati in nome di un'antica divinità ancestrale. E mentre il governo comunista decide di sterminarli, Chen Zhen comprende l'impossibilità di alterare l'ordine naturale delle cose. L'ultimo lupo rappresenta uno spaccato affascinante di vita nella steppa in un momento storico di passaggio, segnato dal tramonto del nomadismo mongolo e dall'avanzata del progresso nella Cina di Mao. Utilizzando in modo intelligente il 3D, Jean-Jacques Annaud dirige un film sincero che indaga il complesso rapporto tra l'uomo e la natura, in cui spesso gli animali (come i lupi appunto) finiscono per pagarne le conseguenze. Un film indicato per le famiglie, da non perdere per chi ama la natura e gli animali.

Ultime due recensioni a cura di Marika Bovenzi

Cenerentola narra la storia di Ella, una ragazza inizialmente spensierata e felice che vive tra oche, topini e animali domestici in una grande casa. Il turbamento della sua gioia avviene quando sua madre viene a mancare ancora giovane e suo padre, mercante di stoffe sempre in viaggio, decide di risposarsi qualche anno dopo con Lady Tremaine, vedova dell’ormai ex capo delle corporazioni. La nuova matrigna si trasferisce nella dimora, seguita dalle sue insopportabili quanto sciocche figlie Anastasia e Genoveffa, la cui unica ambizione è accaparrarsi il partito migliore. Dopo la morte del padre però, la ragazza viene trattata dalla sua matrigna al pari di una schiava: lava, stira, cucina, pulisce. Il destino però le fa incontrare un principe, che grazie ad un pizzico di magia, una madrina stramba ed una zucca, Ella riesce a conquistare, come una vera principessa. Il ballo, la scarpetta, la ricerca della fanciulla perduta e il lieto fine, sono ormai storia conosciuta.

Questa volta grazie ad un team eccezionale, caratterizzato dal regista Kenneth Branagh, dagli sceneggiatori Aline Brosh McKenna e Chris Weitz, dallo scenografo Dante Ferretti, dalla costumista Sandy Powell e dal cast d’eccezione formato da Lily James, Richard Madden, Hayley Atwell, Cate Blanchett, Holiday Granger e Sophie McShera, la pellicola assume nuove sfumature. Questa volta i "sogni son desideri" si trasformano in "sii gentile e abbi coraggio". Una rappresentazione, quella di Branagh, pregna di significati nascosti e di messaggi differenti da quelli classici. Ella incarna degli ideali giusti ed equi, rappresenta come l’amore, la gentilezza, la perseveranza e il coraggio possano essere delle armi efficaci contro la cattiveria, la prepotenza e l’umiliazione. In ultimo, attraverso la sua ingenuità nell’ignorare le alte cariche e titoli nobiliari, dimostra come il mondo non sempre sia popolato da scalatori sociali e arrivisti, ma che spesso il tutto è mosso da sinceri e profondi sentimenti verso la ricchezza interiore degli altri.

Insurgent, tratto dall'omonimo romanzo di Veronica Roth, è il secondo episodio della trilogia. Tris Prior è sfuggita agli Eruditi, ma non ai suoi sensi di colpa che la divorano e popolano i suoi peggiori incubi. Lei, Quattro, Marcus Eaton e suo fratello Caleb, si sono rifugiati presso i Pacifici. La loro apparente pace viene interrotta da Eric, capo degli Intrepidi e tirapiedi di Jeanine Matthews. Bisogna catturare Tris, divergente al 100% e sottoporla a dei test per aprire una scatola segreta, per cui la madre della stessa giovine ha dato la vita. Quest’ultima si consegna di sua spontanea volontà, sottoponendosi alle più ardue simulazioni per scoprire il messaggio contenuto nella scatola, da cui emerge che i divergenti sono la soluzione, non il problema. Lo sgretolamento della fazioni va fermato e solo loro possono riuscirci.

Ancora una volta si conferma un cast d’eccezione, formato da Shailene Woodley, Theo James, e Ansel Elgort, con l’aggiunta di new entry quali Naomi Watts ed Octavia Spencer, rispettivamente Evelyn Eaton e Johanna, capo dei Pacifici. Il film da un lato si fa apprezzare per gli effetti speciali realizzati per le simulazioni, per le rappresentazioni scenografiche, la scelta dei soggetti e l’ambientazione; dall’altro ha subito forti critiche da parte dei lettori più affezionati della saga a causa di alcuni cambiamenti o comunque licenze adottate dallo stesso regista. A mio avviso, l’unica pecca del film può risultare la superficialità di alcuni rapporti poco approfonditi all’interno della trasposizione cinematografica, come il legame difficile e contrastante tra madre e figlio (Evelyn e Quattro), la freddezza e l’allontanamento di Tris dalla sua relazione amorosa con Tobias, e l’abbandono degli amici. Nonostante questo però, il film si mantiene abbastanza fedele al romanzo e al regista va il merito di aver rappresentato la lotta interiore di Tris egregiamente, mettendo in risalto una ragazza fragile, spezzata, combattuta, che non perdona se stessa ed è pronta a sacrificarsi per il bene altrui.

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