Titolo: La carta della regina
Autore: Giorgio Caponetti
Editore: Marcos y Marcos
Pagine: 336
Anno di pubblicazione: 2015
Prezzo copertina: 12,00 €
Profumi intensi lo assalgono appena scende dall’aereo: “La Sicilia…” pensa Alvise, che ha lasciato a malincuore Venezia per accompagnare la nipote all’altare. Il baglio della famiglia dello sposo è di pietra millenaria. Risuona ancora per le stanze la voce di Adelasia, regina delle mescolanze. La sua nobiltà rivive ora in Dedè, bella signora, che gli versa latte di mandorla nel bicchiere gelato e sospira: il baglio è minacciato da viscidi individui… Nella torre dei falchi, all’imbrunire, Alvise avverte uno scricchiolio sinistro. Cede una scala a pioli e scoperchia segreti; fogli di carta antichissima si sbriciolano nel buio di una stanza.
Ormai solo un colpo di genio potrà riscattare questa famiglia, che Alvise comincia a sentire un po’ sua. Un piano rocambolesco che ci porterà nel cuore di un’invenzione che ha cambiato il mondo: la meravigliosa invenzione della carta. La carta della regina ci avvolge nel fascino della Sicilia, della Storia e delle sottovesti ancora intatte di un’antica regina.
Giorgio Caponetti è nato a Torino nel 1945. Dopo una brillante carriera di pubblicitario, si trasferisce in campagna – prima nel Monferrato e poi in Maremma – per diventare allevatore e addestratore di cavalli, istruttore d’equitazione, regista e conduttore di spettacoli e di documentari equestri. Da molti anni vive con la famiglia in una verdissima tenuta a Tuscania, con tanto di necropoli etrusca; di recente ha anche cominciato a insegnare ippologia all’università. Il suo primo romanzo, Quando l’automobile uccise la cavalleria, racconta la storia segreta della fondazione della Fiat; con Due belle sfere di vetro ambrato ha inaugurato la serie di avventure di Alvise Pàvari dal Canal, grande esperto di cavalli e grande viaggiatore, pericolosamente sensibile alle donne e al mistero. Il secondo romanzo della serie, Venivano da lontano, ci riporta all’epoca degli etruschi e si svolge a Tuscania. Con La carta della regina, Alvise lascia Venezia per immergersi in un’avventura siciliana.
Autore: Giorgio Caponetti
Editore: Marcos y Marcos
Pagine: 336
Anno di pubblicazione: 2015
Prezzo copertina: 12,00 €
Profumi intensi lo assalgono appena scende dall’aereo: “La Sicilia…” pensa Alvise, che ha lasciato a malincuore Venezia per accompagnare la nipote all’altare. Il baglio della famiglia dello sposo è di pietra millenaria. Risuona ancora per le stanze la voce di Adelasia, regina delle mescolanze. La sua nobiltà rivive ora in Dedè, bella signora, che gli versa latte di mandorla nel bicchiere gelato e sospira: il baglio è minacciato da viscidi individui… Nella torre dei falchi, all’imbrunire, Alvise avverte uno scricchiolio sinistro. Cede una scala a pioli e scoperchia segreti; fogli di carta antichissima si sbriciolano nel buio di una stanza.
Ormai solo un colpo di genio potrà riscattare questa famiglia, che Alvise comincia a sentire un po’ sua. Un piano rocambolesco che ci porterà nel cuore di un’invenzione che ha cambiato il mondo: la meravigliosa invenzione della carta. La carta della regina ci avvolge nel fascino della Sicilia, della Storia e delle sottovesti ancora intatte di un’antica regina.
Giorgio Caponetti è nato a Torino nel 1945. Dopo una brillante carriera di pubblicitario, si trasferisce in campagna – prima nel Monferrato e poi in Maremma – per diventare allevatore e addestratore di cavalli, istruttore d’equitazione, regista e conduttore di spettacoli e di documentari equestri. Da molti anni vive con la famiglia in una verdissima tenuta a Tuscania, con tanto di necropoli etrusca; di recente ha anche cominciato a insegnare ippologia all’università. Il suo primo romanzo, Quando l’automobile uccise la cavalleria, racconta la storia segreta della fondazione della Fiat; con Due belle sfere di vetro ambrato ha inaugurato la serie di avventure di Alvise Pàvari dal Canal, grande esperto di cavalli e grande viaggiatore, pericolosamente sensibile alle donne e al mistero. Il secondo romanzo della serie, Venivano da lontano, ci riporta all’epoca degli etruschi e si svolge a Tuscania. Con La carta della regina, Alvise lascia Venezia per immergersi in un’avventura siciliana.
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