Recensione: FOUR di Veronica Roth

Titolo: Four. Una scelta può liberarlo
Autore: Veronica Roth
Editore: De Agostini
Pagine: 284
Anno di pubblicazione: 2015 

Prezzo copertina: 14,90 €


Recensione a cura di Marika Bovenzi

Four è lo spin-off della trilogia Divergent scritta da Veronica Roth; saga che ha venduto milioni di copie e da cui hanno tratto ben tre film (Divergent 2014, Insurgent marzo 2015, Allegiant 2016). In questo libro l’autrice per la prima volta mette a nudo l’animo tormentato del protagonista maschile, Quattro. Il romanzo è una raccolta di racconti che hanno come protagonista Tobias Eaton, anche noto con il nome di Quattro. I primi tre capitoli (Trasfazione, Iniziato e Figlio) nella sequenza temporale si collocano prima dell’incontro con Tris, sua co-protagonista femminile.

In Trasfazione viene narrato il passato di Quattro; le sue paure, le sue speranze, i suoi sogni, il desiderio forte di liberarsi da una fazione opprimente e sottomessa, e la volontà di lasciarsi alle spalle le ferite dell’infanzia inflittegli da un padre violento. Nel secondo capitolo, Iniziato, viene narrato l’ingresso del protagonista nella fazione degli Intrepidi. Dalle emozioni che gli suscita la nuova vita, all’adrenalina, alla paura di fallire, sino alle prove di coraggio fisiche e mentali a cui viene sottoposto. La terza storia, intitolata Figlio, ci narra di un Tobias addestrato, ormai dimentico delle sue paure; un giovane uomo che ricopre la carica di istruttore per le nuove reclute. L’ultimo capitolo (intitolato Traditore) invece, si colloca quasi in contemporanea con il primo libro della trilogia, Divergent; qui viene messa in luce una nuova sfumatura del suo carattere, emersa all’arrivo di una giovane recluta di nome Tris: coraggiosa, incosciente, intrepida ragazza che gli rapirà l’anima.

Ancora una volta l’autrice fa si che i suoi lettori possano ritornare nella sua Chicago distopica, tra salti nel vuoto, l’amore per la conoscenza, la verità vista come legge universale, la cura della natura, sino all’altruismo verso il prossimo. In questo quadro sociale si collocano i pensieri, i dubbi, le speranze e attimi fugaci di felicità di un giovane i cui sogni principali sono quelli di trovare un luogo adatto alle sue ambizioni, ed eliminare gli strati marci e corrotti della città in cui vive. Dell’animo di Tobias vengono presentati sia i lati oscuri, che quelli buoni. Da un lato troviamo un uomo pronto a lasciare tutti e tutto pur di trovare la sua pace interiore; dall’altro, nonostante i suoi cambiamenti, emerge sempre l’altruismo e la sua indole protettiva, due caratteristiche importanti che ne denotano l’appartenenza alla fazione degli Abneganti.

Lo stile della scrittrice è come sempre impeccabile, accattivante e adrenalinico. A mio avviso questo libro rappresenta il collante tra i volumi della trilogia, il tassello mancante in un quadro che già di per se risultava perfetto. Consiglio assolutamente questo libro a tutti gli appassionati della trilogia e a chi per la prima volta si approccia a leggerla, poiché avere un quadro chiaro del carattere di Tobias prima di avventurarsi in Divergent può essere un aiuto in più per carpire le sfumature dell’intera saga.  

L'AUTRICE
Veronica Roth si è laureata in scrittura creativa presso la Northwestern University e ha esordito giovanissima proprio con Divergent, scritto rubando il tempo agli esami. Ora ha ventidue anni, vive vicino a Chicago e fa la scrittrice a tempo pieno. Divergent è il suo romanzo d'esordio: pubblicato negli Stati Uniti nel maggio 2011, è rimasto nelle top ten dei libri più venduti per tre mesi consecutivi. 

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