Recensione: IL RESTO DELLA SETTIMANA di Maurizio de Giovanni

Titolo: Il resto della settimana
Autore: Maurizio de Giovanni
Editore: Rizzoli
Pagine: 304
Anno di pubblicazione: 2015
Prezzo copertina: 17,00 €


Il bar di Peppe, piccolo "santuario" del caffè, della sfogliatella e del panino salsiccia e friarielli, è un luogo di ritrovo per i "Malati" ubicato in un quartiere popolare di Napoli. E' proprio in questo bar che si reca tutti i giorni il Professore, che a un passo dalla pensione ha deciso di scrivere un libro sulla passione per il calcio e sugli effetti che questa ha sulle persone. Così, dietro consiglio di Peppe, il Professore si siede ad uno dei due tavolini del bar e inizia ad ascoltare le chiacchiere dei clienti, che inevitabilmente riguardano sogni, speranze, paure, tensioni ed emozioni legate all'Evento, quello che la domenica pomeriggio mette tutti d'accordo intorno a un'unica incontrollata passione.

Maurizio de Giovanni con Il resto della settimana racconta la passione dei tifosi (i Malati) consumata nel luogo d'incontro per eccellenza, il bar, durante i giorni che seguono - e precedono - la partita domenicale; la passione per un gioco in grado di aggregare, e qualche volta dividere, suscitare emozioni e far vivere momenti indimenticabili destinati ad imprimersi in modo indelebile nella memoria individuale e collettiva. Una passione furiosa, cieca e incontrollabile, che in alcune città, come Napoli, diventa "Malattia", in grado di provocare dolori e allo stesso tempo regalare gioie immense: effimeri momenti di felicità necessari per la sopravvivenza di un popolo abituato a subire sofferenze e umiliazioni. La passione dunque come elemento identitario nonché Vera Fede (come la definisce l'autore), a cui si accompagnano riti, superstizioni e relativi "miracoli".

Maurizio de Giovanni sfodera tutta la sua abilità di narratore per raccontare la passione del popolo partenopeo per il calcio, alternando al presente i ricordi del passato: la presa di Torino (Juventus-Napoli 1-3, 1986); il dieci maggio 1987 (il primo scudetto del Napoli); il miracolo di Margherita (Juventus-Napoli 2-3, 2009); il gol più bello del mondo (il gol di Maradona contro l'Inghilterra nei quarti di finale del mondiale 1986). Eventi che l'autore celebra in forma poetica, quasi epica, suscitando risate ed emozioni anche nei lettori di altre fedi calcistiche.

L'altra fede appunto che mi caratterizza e mi oppone in modo netto all'autore, portandomi a "odiarlo" e amarlo allo stesso tempo, perchè il calcio è questo: un susseguirsi di sentimenti contrastanti che trovano una definizione comune nella passione, sempre viva nei cuori dei tifosi prima, durante e dopo l'Evento.

Un romanzo da gustare come un ottimo caffè preso al bar mentre si proclama la propria passione. Consigliato.

"Campiamo come surfisti californiani, sorridendo in precario equilibrio su un'onda che ruggisce cercando di sbatterci giù; abbiamo poco tempo, troppo poco per provare certe emozioni e ancora meno per condividerle".

L'AUTORE
MAURIZIO DE GIOVANNI è nato nel 1958 a Napoli ed è visceralmente tifoso della squadra di calcio della sua città. È autore di racconti e opere teatrali, oltre che di due fortunatissime serie gialle che hanno per protagonisti il commissario Ricciardi e i Bastardi di Pizzofalcone; entrambe diventeranno presto fiction televisive. I suoi romanzi sono tradotti o in corso di traduzione nelle principali lingue. 

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