Autore: Suzanne Young
Editore: De Agostini
Pagine: 448
Anno di pubblicazione: 2015
Prezzo copertina: 14,90
Recensione a cura di Marika Bovenzi
The Program è il primo romanzo pubblicato in Italia di Suzanne Young. Un distopico crudo, emozionante e coinvolgente in cui vengono affrontate tematiche di grande attualità. La storia narra la vicenda di Sloane, una ragazza che vive in un mondo in cui il pianto è bandito e l’esternazione dei sentimenti condannata. Chi cede, chi si abbandona alla disperazione, viene inglobato nel Programma, una terapia forte che resetta la mente degli individui.
Il tutto per evitare suicidi tra gli adolescenti. Sloane è a rischio, soprattutto da quando è morto suo fratello. La sua unica consolazione è il ragazzo che ama, James, che ben presto però si ammala e viene affidato al Programma. A Sloane non resta che tuffarsi a capofitto in quella terapia e sperare di salvare se stessa, il suo amato e i ricordi che li legano. Il libro è diviso in tre parti: nella prima viene descritta la vita dei protagonisti prima di essere internati, le loro emozioni, il dolore, la sofferenza, la paura, la voglia di evadere e l’asfissiante maschera che sono costretti ad indossare in una società gretta; nella seconda parte si narrano le vicende di Sloane sottoposta alla terapia del Programma, la sua costante lotta contro i farmaci, il suo perseverare nel mantenere i ricordi vivi e forti, la sua amicizia con Realm, il suo amore incondizionato per James e la paura di dimenticarlo; ed infine la terza parte descrive la vita della protagonista dopo la cura, le conseguenze del Programma su di lei, i ricordi sbiaditi e quelli rimasti. Alla fine riuscirà Sloane a vincere su tutto e a riavere indietro James?
L’ambientazione è particolare. Da un mondo cruento, feroce, rigido, controllato, dominato da leggi, e anaffettivo, si passa all’edificio in cui gli individui vengono sottoposti al Programma; un luogo asettico, sterile, freddo, in cui i ragazzi indossano tute dai colori sgargianti e vengono sottoposti a farmaci che annullano la loro volontà e resettano i ricordi. I protagonisti sono ben marcati e definiti psicologicamente in ogni fase del libro. Sloane, sincera, determinata e risoluta, nonostante gli ammonimenti sociali, recita la sua parte per amor proprio e del suo amato, dando vita ai suoi sentimenti lontano da occhi indiscreti. A mio avviso un personaggio forte, un’antieroina della storia, vittima come tutti gli altri di una violenta terapia, ma coraggiosa nel mantenere vivi i ricordi. James, rude, innamorato e deciso, anche se viene sottoposto al Programma, mantiene fino alla fine alcuni dei suoi tratti comportamentali più noti, come quello di essere un piantagrane. Ed infine Realm, personaggio misterioso, enigmatico e a tratti ambiguo, anche se in questo volume si dimostra molto spesso positivo e innamorato di Sloane.
Lo stile è semplice, diretto e lineare, e la suddivisione del libro in tre parti permette al lettore di avere una visione chiara della storia e dell’evoluzione psicologica dei personaggi. Il punto focale di questo romanzo però restano le tematiche affrontate: dal suicidio giovanile, alle problematiche legate all’amore, alla famiglia, alle amicizie, all’incomprensione, all’oppressione sociale verso i giovani, all’uso di farmaci e della psicoanalisi, al terrore degli adolescenti di fallire e deludere, alla morte e le sue conseguenze. Un distopico travolgente e drammatico.
L'AUTRICE
Suzanne Young vive in Arizona e insegna inglese nelle scuole superiori. Quando non è impegnata a scrivere romanzi, colleziona ricordi da cui trarre ispirazione per le sue storie. The Program è il suo primo romanzo pubblicato in Italia.
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