Recensione: LITTLE BROTHER di Cory Doctorow

Titolo: Little Brother
Autore: 
Cory Doctorow
Editore: Multiplayer.it
Pagine: 368
Anno di pubblicazione: 2015 

Prezzo copertina: 14,90


Recensione a cura di Marika Bovenzi

Little Brother è il nuovo romanzo distopico di Cory Doctorow. Un romanzo che mette a nudo la politica, l’informatica e i sistemi giudiziari. Protagonista della storia è Marcus, un giovane studente della Chavez High School a San Francisco. È uno dei ragazzi più abili ad eludere il nuovo sistema di sorveglianza installato dal preside per monitorare le attività degli studenti minuto per minuto. Marcus però conosce i segreti della rete e riesce a disattivare tutti i dispositivi di sorveglianza.

Lui ed i suoi amici Jolu, Vanessa e Darryl possono divertirsi per le strade della città senza incappare in pesanti punizioni, fino a quando un giorno una potentissima esplosione distrugge il centro di San Francisco. Il posto sbagliato nel momento sbagliato fa si che i quattro vengano incolpati ed arrestati per essere stati coinvolti nella strage. Da quel momento in poi tra prigionia e torture, i ragazzi vengono posti difronte alla crudeltà della Polizia e dello Stato. Di li a poco, una volta libero, Marcus da vita ad una comunità di ribelli il cui scopo principale è quello di porre un freno all’abuso di potere da parte del Dipartimento di Pubblica Sicurezza. Riuscirà il protagonista a riportare l’ordine nella sua cittadina?

L’ambientazione è semplicemente perfetta. Una San Francisco distopica, governata da telecamere, informatica, leggi, regolamenti, opinione pubblica e disobbedienza civile elettronica. Ad agire in questo territorio corrotto e avanzato ci sono due gruppi: da un lato gli hacker guidati da Marcus, dall’altro la Polizia segreta. Entrambe le fazioni sono ossessionate dai computer. La Polizia utilizza un potere informatico accumulato in segreto durante la Guerra, mentre gli hacker tentano in tutti i modi di resistere e arginare questa violazione. Marcus invece, protagonista della storia, si presenta come nazionalista, patriottico, intelligente, impaziente ed idealista.

Attraverso lo stile, incalzante e accattivante, si percepisce la tensione narrativa che rende il libro emozionante e trascinante. Il romanzo trova riscontro inoltre con due opere della letteratura classica internazionale: da un lato riprende la struttura narrativa di Jules Verne ne “Il giro del mondo in 80 giorni” - non a caso il catalogo degli imprevisti del viaggiatore, si trasforma in quello degli hacker con tutti i problemi informatici che possono accadere in breve tempo -; dall’altro risulta essere un elogio a “1984” di George Orwell e al suo essere “profetico” narrando di drammi che sono avvenuti a persone in società lontane. Un libro da cui si può imparare molto sulla sicurezza informatica e sul mondo degli hacker.

L'AUTORE
Cory Doctorow è autore di fantascienza e di romanzi young-adult, attivista, giornalista e blogger, co-editor di BoingBoing.net, weblog tecnologico tra i più amati dalla rete. Scrive su Wired, The Guardian, Publisher Weekly, Make, Locus e altri. Gli sviluppi dell’editoria digitale, le mutazioni dell’informazione nei tempi di internet, le implicazioni sociali ed economiche delle tecnologie e le loro traiettorie future sono tra i suoi temi preferiti.
Cory con i suoi romanzi ha vinto numerosi premi letterari e l’Entertainment Weekly l’ha definito «il William Gibson della sua generazione». Doctorow ha rivestito per quattro anni il ruolo di coordinatore degli affari europei per la Electronic Frontier Foundation, contribuendo a creare l’Open Rights Group UK. Nato a Toronto, Canada, ora vive a Londra. 

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