Titolo: Notte di Natale
Autore: Bartos-Höppner Barbara
Editore: Einaudi Ragazzi
Pagine: 128
Anno di pubblicazione: 2014
Prezzo copertina: 15,90 €
Recensione a cura di Greta Sala
La serata più attesa dell’anno, quella che tutti noi aspettiamo con trepidazione, specialmente i più piccoli, è chiaramente la notte di Natale. C’è chi la passa insieme alla propria famiglia, chi all’estero, chi proprio non può allontanarsi dal lavoro, ma un momento per i baci, per lo scambio di qualche regalo si cerca sempre di trovarlo. Di solito, quindi, pensiamo alla notte di
Natale come a qualcosa che ci regala festosità, gioia, amore. Tante sono le storie magiche e avventurose, divertenti anche, che hanno sempre contornato questa festa: raccontate, inventate, tramandate.
Barbara Bartos-Höppner offre al lettore dodici storie in cui compaiono personaggi che raramente vengono accostati al Natale: streghe, diavoli, fate sulle cime delle montagne, bisce, briganti. I racconti sono tutti molto brevi e tra una storia e l’altra si possono leggere alcune poesie e filastrocche di diversi autori, anch’essi con personaggi particolari o detti della tradizione popolare. Il lettore incontrerà Luigi e Rula: lui un ragazzo del paese nella vallata e lei una delle fanciulle delle montagne che non riescono a separarsi; viaggia insieme all’uomo con l’asinello che sembra aver ingoiato la luna bevendo dallo stagno, rubando così la luce notturna; assiste ai miracoli di San Martino che, chiedendo riparo durante il suo tragitto, ringrazierà chi è gentile con lui mentre darà del filo da torcere a chi non si mostra disponibile. In due racconti incontrerà addirittura il diavolo in persona: nel primo racconto riusciranno a chiuderlo in una noce, mentre nel secondo il diavolo, con tutte le streghe al suo seguito, si divertirà a terrorizzare il povero ciabattino del paese. E’ poi la volta di un mendicante che si prende gioco di una povera signora e di suo figlio raccontando di essere sceso dal cielo; del goloso San Pietro che non vorrà condividere il suo panpepato nemmeno con Gesù; di un contadino a cui importa più del denaro che non delle condizioni dei suoi animali; di una famiglia che riuscirà a sbarazzarsi dei briganti che tutti gli anni a Natale sono soliti invadere casa loro per saziarsi, grazie a un grosso orso bruno.
Quasi tutte le vicende si svolgono proprio durante la notte di Natale ma quello che le accomuna tutte è la neve: che si tratti del lupo a cui la volpe fa un brutto scherzo, di San Martino che chiede riparo, del contadino avaro o dei briganti che invadono tutti gli anni la casa di una famiglia del paese, il paesaggio descritto è sempre innevato e regala un’atmosfera particolare a tutti i luoghi che il lettore incontra. Quello che non sono riuscita ad afferrare, però, è il fine di queste storie. Sembrano, infatti, incomplete, in quanto spesso finiscono senza, a mio parere, avere spiegato la morale che le favole dovrebbero avere. In racconti per bambini e ragazzi mi aspetto storie di personaggi che danno sfogo alla fantasia ma che forniscono un insegnamento, che danno una lezione, e credo di non aver capito quella dell’autrice, scrittrice tedesca scomparsa nel 2006. Ciò che invece cattura l’attenzione sono le bellissime illustrazioni di Renate Seelig che, tra forme leggere e colori vivaci, fa vivere per il lettore i personaggi e gli ambienti di questi racconti.
PUOI ACQUISTARE IL LIBRO QUI
Autore: Bartos-Höppner Barbara
Editore: Einaudi Ragazzi
Pagine: 128
Anno di pubblicazione: 2014
Prezzo copertina: 15,90 €
Recensione a cura di Greta Sala
La serata più attesa dell’anno, quella che tutti noi aspettiamo con trepidazione, specialmente i più piccoli, è chiaramente la notte di Natale. C’è chi la passa insieme alla propria famiglia, chi all’estero, chi proprio non può allontanarsi dal lavoro, ma un momento per i baci, per lo scambio di qualche regalo si cerca sempre di trovarlo. Di solito, quindi, pensiamo alla notte di
Natale come a qualcosa che ci regala festosità, gioia, amore. Tante sono le storie magiche e avventurose, divertenti anche, che hanno sempre contornato questa festa: raccontate, inventate, tramandate.
Barbara Bartos-Höppner offre al lettore dodici storie in cui compaiono personaggi che raramente vengono accostati al Natale: streghe, diavoli, fate sulle cime delle montagne, bisce, briganti. I racconti sono tutti molto brevi e tra una storia e l’altra si possono leggere alcune poesie e filastrocche di diversi autori, anch’essi con personaggi particolari o detti della tradizione popolare. Il lettore incontrerà Luigi e Rula: lui un ragazzo del paese nella vallata e lei una delle fanciulle delle montagne che non riescono a separarsi; viaggia insieme all’uomo con l’asinello che sembra aver ingoiato la luna bevendo dallo stagno, rubando così la luce notturna; assiste ai miracoli di San Martino che, chiedendo riparo durante il suo tragitto, ringrazierà chi è gentile con lui mentre darà del filo da torcere a chi non si mostra disponibile. In due racconti incontrerà addirittura il diavolo in persona: nel primo racconto riusciranno a chiuderlo in una noce, mentre nel secondo il diavolo, con tutte le streghe al suo seguito, si divertirà a terrorizzare il povero ciabattino del paese. E’ poi la volta di un mendicante che si prende gioco di una povera signora e di suo figlio raccontando di essere sceso dal cielo; del goloso San Pietro che non vorrà condividere il suo panpepato nemmeno con Gesù; di un contadino a cui importa più del denaro che non delle condizioni dei suoi animali; di una famiglia che riuscirà a sbarazzarsi dei briganti che tutti gli anni a Natale sono soliti invadere casa loro per saziarsi, grazie a un grosso orso bruno.
Quasi tutte le vicende si svolgono proprio durante la notte di Natale ma quello che le accomuna tutte è la neve: che si tratti del lupo a cui la volpe fa un brutto scherzo, di San Martino che chiede riparo, del contadino avaro o dei briganti che invadono tutti gli anni la casa di una famiglia del paese, il paesaggio descritto è sempre innevato e regala un’atmosfera particolare a tutti i luoghi che il lettore incontra. Quello che non sono riuscita ad afferrare, però, è il fine di queste storie. Sembrano, infatti, incomplete, in quanto spesso finiscono senza, a mio parere, avere spiegato la morale che le favole dovrebbero avere. In racconti per bambini e ragazzi mi aspetto storie di personaggi che danno sfogo alla fantasia ma che forniscono un insegnamento, che danno una lezione, e credo di non aver capito quella dell’autrice, scrittrice tedesca scomparsa nel 2006. Ciò che invece cattura l’attenzione sono le bellissime illustrazioni di Renate Seelig che, tra forme leggere e colori vivaci, fa vivere per il lettore i personaggi e gli ambienti di questi racconti.
Il film che consiglio di abbinare con questa raccolta è un classico del periodo natalizio da vedere con tutta la famiglia: Miracolo nella 34ª strada. Diretto da Les Mayfield nel 1994, remake del celebre film del 1947 vincitore di tre premi Oscar, Miracolo nella 34ª strada è una favola che parla di bontà, di sentimenti, di semplicità. Il film è visibile su youtube.
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