Titolo: Natale sul mare e altri scritti
Autore: Joseph Conrad
Editore: Elliot
Pagine: 64
Anno di pubblicazione: 2015
Prezzo copertina: 9,50 €
Recensione a cura di Greta Sala
Joseph Conrad, considerato da molti un precursore della letteratura modernista, iniziò a dedicarsi alla scrittura dopo una vita passata nella marina francese e successivamente in quella britannica. In questo piccolissimo volume troviamo alcuni dei suoi scritti sul mare; meglio ancora un insieme di annotazioni che raccontano delle sue avventure passate su diverse imbarcazioni, e di alcuni avvenimenti importanti non solo per la sua vita ma per tutta la storia della navigazione. Nel primo racconto il lettore scoprirà che di solito “lo
spirito natalizio in mare è piuttosto scarso” e di norma si usa fare solo un timido augurio al Capitano. Ma può anche succedere di incontrare imbarcazioni vicine, navi in mare da mesi e mesi, e di regalare loro barili pieni di doni, giornali magari o qualcosa da mangiare, in segno di rispetto e di solidarietà.
Nei successivi scritti invece, Conrad parla di diversi argomenti. In “La geografia e alcuni esploratori” illumina il lettore sull’importanza della geografia e della curiosità che ha portato l'uomo ad esplorare e scoprire il mondo. Conrad accenna a quelli che sono stati per lui gli eroi di questa scienza: da Cristoforo Colombo a James Cook, da Tasman a sir John Franklin. Nel capitolo “La Torrens: un omaggio personale”, Conrad condivide con il lettore la bellezza e l’eleganza di una delle navi su cui ha avuto l’onore di lavorare come secondo, che veniva chiamata appunto “La fantastica Torrens”. Negli ultimi tre brevi articoli, “I viaggi sull’oceano”, “Fuori dalla letteratura” e “Leggende”, Conrad parla del cambiamento subìto dalla navigazione negli anni tra il 1870 e il 1920 circa, e del miglioramento delle condizioni di navigazione che se da un lato permettevano una maggiore comodità, dall’altro diminuivano lo spirito di avventura che aveva da sempre caratterizzato i marinai; della prosa di “Avvisi ai naviganti” e dell’importanza di questo scritto; di leggende in cui i protagonisti sono gli stessi marinai i quali, con fede e coraggio, dedicano la propria vita al lavoro, al sacrificio, al mare, al viaggio.
Un insieme di scritti che fanno capire bene quanta passione Conrad provava per la sua vita in marina, per l’avventura della navigazione: una breve dichiarazione d’amore che ci ricorda quanto la curiosità umana abbia portato alla luce veri e propri tesori, cambiamenti e innovazioni; di quanto sia stato fondamentale per la civiltà la costanza e la determinazione di alcuni che, grazie alla loro sete di conoscenza e al loro coraggio, hanno arricchito la cultura e il sapere, alimentando l’emozione che da sempre accompagna lo spirito di avventura dell’uomo.
L'AUTORE
Joseph Conrad (1857-1924) si chiamava in realtà Teodor Jòzef Konrad Korzeniowski e apparteneva a una famiglia della nobiltà terriera polacca perseguitata dai russi. Rimasto orfano, affidato alla tutela di uno zio, compì gli studi a Cracovia e, a diciassette anni, partì per Marsiglia dove si imbarcò come semplice marinaio. Passato, nel 1878, a servire la marina britannica divenne capitano di lungo corso e, nel 1886, cittadino britannico. Stabilitosi in Inghilterra, dopo venti anni passati su tutti i mari, si dedicò esclusivamente alla letteratura, divenendo uno dei maggiori scrittori di lingua inglese. I suoi libri: La follia di Almayer (1895), Il negro del “Narciso” (1898), Lord Jim (1900), Gioventù (1902), Cuore di tenebra (1902), Tifone (1903), Nostromo (1904), L’agente segreto (1907), Con gli occhi dell’Occidente (1911), Racconti di mare e di costa (1912), Caso (1914), Vittoria (1915), La linea d’ombra (1917), La liberazione (1920). Nei “Classici” Feltrinelli, Fino all’estremo (1982), Lord Jim (2002), Cuore di tenebra (2013), La linea d’ombra (2014).
Autore: Joseph Conrad
Editore: Elliot
Pagine: 64
Anno di pubblicazione: 2015
Prezzo copertina: 9,50 €
Recensione a cura di Greta Sala
Joseph Conrad, considerato da molti un precursore della letteratura modernista, iniziò a dedicarsi alla scrittura dopo una vita passata nella marina francese e successivamente in quella britannica. In questo piccolissimo volume troviamo alcuni dei suoi scritti sul mare; meglio ancora un insieme di annotazioni che raccontano delle sue avventure passate su diverse imbarcazioni, e di alcuni avvenimenti importanti non solo per la sua vita ma per tutta la storia della navigazione. Nel primo racconto il lettore scoprirà che di solito “lo
spirito natalizio in mare è piuttosto scarso” e di norma si usa fare solo un timido augurio al Capitano. Ma può anche succedere di incontrare imbarcazioni vicine, navi in mare da mesi e mesi, e di regalare loro barili pieni di doni, giornali magari o qualcosa da mangiare, in segno di rispetto e di solidarietà.
Nei successivi scritti invece, Conrad parla di diversi argomenti. In “La geografia e alcuni esploratori” illumina il lettore sull’importanza della geografia e della curiosità che ha portato l'uomo ad esplorare e scoprire il mondo. Conrad accenna a quelli che sono stati per lui gli eroi di questa scienza: da Cristoforo Colombo a James Cook, da Tasman a sir John Franklin. Nel capitolo “La Torrens: un omaggio personale”, Conrad condivide con il lettore la bellezza e l’eleganza di una delle navi su cui ha avuto l’onore di lavorare come secondo, che veniva chiamata appunto “La fantastica Torrens”. Negli ultimi tre brevi articoli, “I viaggi sull’oceano”, “Fuori dalla letteratura” e “Leggende”, Conrad parla del cambiamento subìto dalla navigazione negli anni tra il 1870 e il 1920 circa, e del miglioramento delle condizioni di navigazione che se da un lato permettevano una maggiore comodità, dall’altro diminuivano lo spirito di avventura che aveva da sempre caratterizzato i marinai; della prosa di “Avvisi ai naviganti” e dell’importanza di questo scritto; di leggende in cui i protagonisti sono gli stessi marinai i quali, con fede e coraggio, dedicano la propria vita al lavoro, al sacrificio, al mare, al viaggio.
Un insieme di scritti che fanno capire bene quanta passione Conrad provava per la sua vita in marina, per l’avventura della navigazione: una breve dichiarazione d’amore che ci ricorda quanto la curiosità umana abbia portato alla luce veri e propri tesori, cambiamenti e innovazioni; di quanto sia stato fondamentale per la civiltà la costanza e la determinazione di alcuni che, grazie alla loro sete di conoscenza e al loro coraggio, hanno arricchito la cultura e il sapere, alimentando l’emozione che da sempre accompagna lo spirito di avventura dell’uomo.
L'AUTORE
Joseph Conrad (1857-1924) si chiamava in realtà Teodor Jòzef Konrad Korzeniowski e apparteneva a una famiglia della nobiltà terriera polacca perseguitata dai russi. Rimasto orfano, affidato alla tutela di uno zio, compì gli studi a Cracovia e, a diciassette anni, partì per Marsiglia dove si imbarcò come semplice marinaio. Passato, nel 1878, a servire la marina britannica divenne capitano di lungo corso e, nel 1886, cittadino britannico. Stabilitosi in Inghilterra, dopo venti anni passati su tutti i mari, si dedicò esclusivamente alla letteratura, divenendo uno dei maggiori scrittori di lingua inglese. I suoi libri: La follia di Almayer (1895), Il negro del “Narciso” (1898), Lord Jim (1900), Gioventù (1902), Cuore di tenebra (1902), Tifone (1903), Nostromo (1904), L’agente segreto (1907), Con gli occhi dell’Occidente (1911), Racconti di mare e di costa (1912), Caso (1914), Vittoria (1915), La linea d’ombra (1917), La liberazione (1920). Nei “Classici” Feltrinelli, Fino all’estremo (1982), Lord Jim (2002), Cuore di tenebra (2013), La linea d’ombra (2014).
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