Recensione: ALLY NELLA TEMPESTA, il nuovo capitolo della saga "Le sette sorelle" di Lucinda Riley

Titolo: Ally nella tempesta. Le sette sorelle
Autore: Lucinda Riley  
Editore: Giunti
Pagine: 672
Anno di pubblicazione: 2016

Prezzo copertina: 12,90 €

Recensiona a cura di Marika Bovenzi


Ally nella tempesta. Le sette sorelle è il secondo volume dell’avvincente saga di Lucinda Riley. Ancora una volta l’autrice sorprende i propri lettori trasportandoli in una lettura emozionante, magnetica, adrenalinica e a tratti soave. Protagonista di questo viaggio è Alcyone, conosciuta come Ally, una delle sette sorelle adottate dal magnate Pa’Salt, famosa non solo per la durezza d’animo e la lingua tagliente, ma anche per la passione per la musica e il mare. Ed è proprio mentre si ritrova distesa al
sole su uno yacht in mezzo al Mar Egeo che le giunge una notizia devastante: suo padre è morto.

L’unica cosa che può consolarla è la passione per la vela, instillatale dall’uomo che l’ha cresciuta, e l’amore per Theo Falys- Kings, suo collega. Ma il mare che prima le era sembrato un rifugio sicuro, diventa un nemico implacabile e Ally si ritrova ad affrontare una tempesta impetuosa di eventi nefasti: la morte sembra perseguitarla. Nonostante la piega presa dagli eventi, scopre ben presto che Pa’Salt le ha lasciato un ultimo dono: una serie di indizi utili a conoscere le sue origini e la sua storia. Grazie a queste informazioni, Ally si ritrova nella magnifica atmosfera dei fiordi norvegesi, dove viene a conoscenza di straordinarie storie. E proprio come nel caso di Maia, anche la storia di Ally affonda radici in un passato di oltre un secolo, e ci racconta la turbolenta storia di Anna Landvik, famosa cantante d’opera norvegese del tardo Ottocento, della sua famiglia, e della messa in scena - al conservatorio di Lipsia negli anni ‘30 - dell’opera lirica tratta dal Peer Gynt di Ibsen.

La scrittrice, grazie a questo intreccio di storie familiari, porta a spasso il lettore per le grandi città europee, anfiteatri di complesse passioni e intriganti amori: dall’assolato Egeo, ricco di meraviglie marine; all’aristocratica e armoniosa reggia di Atlantis, ai piedi del lago di Ginevra; alla fredda e raffinata Norvegia. Il suo stile appassionante ed irresistibile accompagna minuziose descrizioni di luoghi ed eventi. Il romanzo gira intorno alla crescita interiore e all’accettazione di sé e delle proprie origini da parte della protagonista, Ally, la quale, nonostante gli avvenimenti nefasti, riesce a mantenere la caparbietà, la determinazione e la volontà di voler scoprire la verità sul suo passato.

Un libro originale dai tratti classicheggianti che consiglio a tutti coloro che amano le storie picaresche a lieto fine.

L'AUTRICE
Lucinda Riley è nata in Irlanda e ha esordito come scrittrice a 24 anni. Il giardino degli incontri segreti (Giunti 2012) è diventato un bestseller internazionale e in Italia è balzato subito ai primi posti delle classifiche. Sempre per Giunti sono usciti La luce alla finestra (2013), Il segreto della bambina sulla scogliera (2013), Il profumo della rosa di mezzanotte (2014), Le Sette Sorelle (2015) e L'Angelo di Marchmont Hall (2015), tutti accolti da un grande successo di pubblico. I suoi romanzi hanno venduto oltre 5 milioni di copie nel mondo e sono tradotti in 30 Paesi. Lucinda vive tra il Norfolk e il Sud della Francia, con il marito e i quattro figli. 

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