La confessione di Roman Markin; Il bazar dei brutti sogni (Stephen King): novità Sperling & Kupfer in libreria dal 22 marzo
Titolo: Il bazar dei brutti sogni
Autore: Stephen King
Editore: Sperling & Kupfer
Pagine: 504
Anno di pubblicazione: 2016
Prezzo copertina: 19,90 €
Stephen King ci consegna una generosa raccolta di racconti, alcuni dei quali completamente inediti, accompagnati da una serie di commenti autobiografici, ricchi di aneddoti, storie, rivelazioni sulle circostanze che lo hanno portato a scriverli. King svela al lettore le strade segrete della sua scrittura, i misteriosi legami tra le storie, i temi che lo ossessionano da sempre e che riscrive in modo differente, come la morte e l’aldilà, o le nuove domande che hanno probabilmente attraversato le sue notti, proprio come brutti sogni: per esempio, che cosa faremmo se potessimo vedere il futuro o
correggere gli errori del passato? In Afterlife, la risposta più “umana” (o malefica, se è vero che perseverare è diabolico): il protagonista continua a rivivere la stessa vita, ripetendo ogni volta gli stessi errori. Una volta arrivati alla fine, dovremo fare i conti con il male che abbiamo provocato? A quale prezzo? E se scoprissimo di avere poteri soprannaturali, come li useremmo? Come il giornalista che uccide le persone scrivendo e pubblicando il loro necrologio? O come il vecchio giudice di The Dune che, da ragazzo, aveva letto, sulla sabbia di un’isola deserta, i nomi delle persone che sarebbero poi morte in bizzarri incidenti?
Stephen King vive e lavora nel Maine con la moglie Tabitha e la figlia Naomi. Da più di quarant’anni le sue storie sono bestseller che hanno venduto 500 milioni di copie in tutto il mondo e hanno ispirato registi famosi come Stanley Kubrick, Brian De Palma, Rob Reiner, Frank Darabont. Oltre ai film tratti dai suoi romanzi, vere pietre miliari come Shining, Stand by me, Le ali della libertà, Il miglio verde – per citarne solo alcuni – sono seguitissime anche le sue serie TV. Ultima in ordine di apparizione quella tratta da The Dome, trasmessa da RAI2. Per i suoi meriti artistici, il presidente Barack Obama gli ha conferito la National Medal of Arts.
Titolo: La confessione di Roman Markin
Autore: Anthony Marra
Editore: Frassinelli
Pagine: 336
Anno di pubblicazione: 2016
Prezzo copertina: 19,50 €
Roman Markin amava l'arte, l'aveva studiata, sognava di diventare un pittore, ma nella Russia staliniana, più che pittori, servivano "restauratori di immagini", persone specializzate a modificare quadri e fotografie per cancellare personaggi caduti in disgrazia e considerati traditori dal regime sovietico, o per aggiungere i nuovi capi del partito. Una volta che si mette mano alle immagini poi è difficile resistere alla tentazione di salvare o aggiungere volti e particolari impercettibili perché restino tracce, anche se quasi invisibili, di chi abbiamo amato, di chi è stato, e di quello che è stato. Così Roman, nel suo ufficio di Leningrado, da un lato rifiuta - anche se nemmeno lui sa bene perché, forse solo per amore della bellezza - di cancellare interamente la figura aggraziata di una ballerina invisa al regime, dall'altro inserisce il volto del perduto fratello Vaska ovunque, nelle fotografie ufficiali, nei quadri del realismo socialista, persino su un paesaggio bucolico ceceno dipinto nel XIX secolo dal celebre artista Zacharov. Ed è seguendo negli anni il destino di quel quadro, e del paesaggio che rappresenta, che si snoda questa storia, fatta di tante storie e di tanti destini, intrecciati tra loro, al di lá del tempo e dello spazio. Dal quadro spariranno delle figure, e altre ne appariranno, come se il dipinto volesse in qualche modo seguire la storia tragica del luogo che rappresenta. Il risultato è un romanzo per certi aspetti indescrivibile, arioso e struggente, profondo e luminoso, pieno di umanità e di vita.
È diventato praticamente impossibile ricostruire il numero di riconoscimenti ottenuti prima in USA e poi in tutto il mondo dal giovanissimo Anthony Marra con il suo primo romanzo, La fragile costellazione della vita (USA 2013, Italia 2014). Nato a Washington D.C., abita a Oakland, in California. Dopo un periodo di studi nell’Europa dell’Est, ha frequentato un Master in scrittura creativa alla Iowa University e insegna attualmente alla Stanford. Tra i suoi lettori, c’è Barack Obama.
Autore: Stephen King
Editore: Sperling & Kupfer
Pagine: 504
Anno di pubblicazione: 2016
Prezzo copertina: 19,90 €
Stephen King ci consegna una generosa raccolta di racconti, alcuni dei quali completamente inediti, accompagnati da una serie di commenti autobiografici, ricchi di aneddoti, storie, rivelazioni sulle circostanze che lo hanno portato a scriverli. King svela al lettore le strade segrete della sua scrittura, i misteriosi legami tra le storie, i temi che lo ossessionano da sempre e che riscrive in modo differente, come la morte e l’aldilà, o le nuove domande che hanno probabilmente attraversato le sue notti, proprio come brutti sogni: per esempio, che cosa faremmo se potessimo vedere il futuro o
correggere gli errori del passato? In Afterlife, la risposta più “umana” (o malefica, se è vero che perseverare è diabolico): il protagonista continua a rivivere la stessa vita, ripetendo ogni volta gli stessi errori. Una volta arrivati alla fine, dovremo fare i conti con il male che abbiamo provocato? A quale prezzo? E se scoprissimo di avere poteri soprannaturali, come li useremmo? Come il giornalista che uccide le persone scrivendo e pubblicando il loro necrologio? O come il vecchio giudice di The Dune che, da ragazzo, aveva letto, sulla sabbia di un’isola deserta, i nomi delle persone che sarebbero poi morte in bizzarri incidenti?
Stephen King vive e lavora nel Maine con la moglie Tabitha e la figlia Naomi. Da più di quarant’anni le sue storie sono bestseller che hanno venduto 500 milioni di copie in tutto il mondo e hanno ispirato registi famosi come Stanley Kubrick, Brian De Palma, Rob Reiner, Frank Darabont. Oltre ai film tratti dai suoi romanzi, vere pietre miliari come Shining, Stand by me, Le ali della libertà, Il miglio verde – per citarne solo alcuni – sono seguitissime anche le sue serie TV. Ultima in ordine di apparizione quella tratta da The Dome, trasmessa da RAI2. Per i suoi meriti artistici, il presidente Barack Obama gli ha conferito la National Medal of Arts.
Titolo: La confessione di Roman Markin
Autore: Anthony Marra
Editore: Frassinelli
Pagine: 336
Anno di pubblicazione: 2016
Prezzo copertina: 19,50 €
Roman Markin amava l'arte, l'aveva studiata, sognava di diventare un pittore, ma nella Russia staliniana, più che pittori, servivano "restauratori di immagini", persone specializzate a modificare quadri e fotografie per cancellare personaggi caduti in disgrazia e considerati traditori dal regime sovietico, o per aggiungere i nuovi capi del partito. Una volta che si mette mano alle immagini poi è difficile resistere alla tentazione di salvare o aggiungere volti e particolari impercettibili perché restino tracce, anche se quasi invisibili, di chi abbiamo amato, di chi è stato, e di quello che è stato. Così Roman, nel suo ufficio di Leningrado, da un lato rifiuta - anche se nemmeno lui sa bene perché, forse solo per amore della bellezza - di cancellare interamente la figura aggraziata di una ballerina invisa al regime, dall'altro inserisce il volto del perduto fratello Vaska ovunque, nelle fotografie ufficiali, nei quadri del realismo socialista, persino su un paesaggio bucolico ceceno dipinto nel XIX secolo dal celebre artista Zacharov. Ed è seguendo negli anni il destino di quel quadro, e del paesaggio che rappresenta, che si snoda questa storia, fatta di tante storie e di tanti destini, intrecciati tra loro, al di lá del tempo e dello spazio. Dal quadro spariranno delle figure, e altre ne appariranno, come se il dipinto volesse in qualche modo seguire la storia tragica del luogo che rappresenta. Il risultato è un romanzo per certi aspetti indescrivibile, arioso e struggente, profondo e luminoso, pieno di umanità e di vita.
È diventato praticamente impossibile ricostruire il numero di riconoscimenti ottenuti prima in USA e poi in tutto il mondo dal giovanissimo Anthony Marra con il suo primo romanzo, La fragile costellazione della vita (USA 2013, Italia 2014). Nato a Washington D.C., abita a Oakland, in California. Dopo un periodo di studi nell’Europa dell’Est, ha frequentato un Master in scrittura creativa alla Iowa University e insegna attualmente alla Stanford. Tra i suoi lettori, c’è Barack Obama.
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