Recensione: COME SALTANO I PESCI di Jonathan Arpetti e Simone Riccioni. Il romanzo dell'omonimo film al cinema dal 31 marzo

Titolo: Come saltano i pesci
Autore:
Jonathan Arpetti, Simone Riccioni 
Editore: Leone
Pagine: 288
Anno di pubblicazione: 2016

Prezzo copertina: 10,90 €


Recensione a cura di Greta Sala

Come saltano i pesci è il classico esempio di come noi italiani siamo maestri nell’affrontare con semplicità le situazioni più difficili e controverse. Il libro, infatti, parla in modo facile e diretto di argomenti complicati come la morte e il tradimento. Tante storie raccontate all’inizio come se si trattasse di personaggi che non hanno nulla a che fare tra loro, e che poi ad un certo punto del romanzo iniziano a intrecciarsi regalando al lettore una storia a tratti malinconica, a tratti dolce, senza mai cadere
nell’esagerazione.

Il libro parla di Matteo, giovane appassionato di motori, alla vigilia di un colloquio di lavoro con la casa automobilistica italiana per eccellenza: la Ferrari. Molto legato alla sorella Giulia, affetta da sindrome di Down, e ai genitori Italo e Mariella, Matteo scopre una verità sconvolgente che fino a quel momento gli era stata celata: la sua vera madre, Anna, è appena morta in un incidente d’auto. Dopo aver saputo, quindi, che tutta la sua vita era stata costruita su una bugia, Matteo decide di partire per andare nel paese dove Anna abitava, e in questo viaggio troverà una nuova parte di sé. A sua insaputa parte con lui, nascondendosi nel furgone con cui Matteo viaggia, anche la sorella Giulia: tenera e caparbia, lo vorrebbe sempre con sé e non vorrebbe vederlo partire per Maranello - o come lo chiama lei Tenerello. Sulla loro strada si presenta Angela, anima libera e complicata, che si imbatte nei due scappando da un rave party vicino alla loro destinazione.

Sarà solo una volta arrivati al paese di Anna, Porto San Giorgio, che Matteo inizierà ad avere qualche risposta e conoscerà addirittura Luca, il suo fratellastro appena tornato da un lungo periodo su un peschereccio nei mari del nord. A modo loro questi quattro personaggi, ognuno così diverso dall’altro, cercheranno di sopravvivere insieme alle prove che la vita mette loro davanti. Uniranno le forze per affrontare il dolore di una perdita così grande come quello della propria madre: chi sentendone la mancanza per i tanti momenti trascorsi insieme; chi la nostalgia e il rimpianto per non aver avuto la possibilità di vivere quelle esperienze. E insieme scopriranno anche la verità che gli ha tenuti distanti per tutti quegli anni.

Come saltano i pesci è un romanzo che parla di tradimento, ma anche dell'importanza di perdonare - per andare avanti dopo qualsiasi difficoltà - e imparare ad accettare l’aiuto di chi ci è vicino. Parla, inoltre, della bellezza del far entrare nella nostra vita le altre persone, senza paura, perché proprio quelle potrebbero donarci la forza necessaria per affrontare situazioni da cui soli non sapremmo uscire. Gli autori affrrontano tutto questo con una dose di umorismo e spenzieratezza che rendono la lettura veloce e piacevole, e che permettono al lettore di continuare a pensare ai personaggi con simpatia e nostalgia anche dopo l'epilogo.

GLI AUTORI
Jonathan Arpetti è autore di I love Ju, il romanzo d’amore sulla Juventus, e di Juve 30 e Love. Appassionato di cinema, ha collaborato alla stesura di soggetti e sceneggiature per il grande schermo. Simone Riccioni ha esordito sul grande schermo nel film di Fausto Brizzi Com’è bello far l’amore, con Fabio De Luigi. È stato protagonista dell’ultimo film di Federico Moccia Universitari – Molto più che amici.


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