IL CONSIGLIO D’EGITTO
di Leonardo Sciascia
con Enrico Guarneri, Ileana Rigano, Francesca Ferro, Rosario Minardi, Vincenzo Volo, Rosario Marco Amato, Pietro Barbaro, Ciccio Abela, Gianni Fontanarosa, Antonello Capodici, Mario Fontanarosa
scene Salvo Manciagli
costumi Riccardo Cappello
regia Guglielmo Ferro
«Il capolavoro di Sciascia è una sorta di grande allegoria che, partendo da fatti realmente accaduti nella Sicilia della fine del XVIII secolo, si apre in un grande affresco nel quale prendono corpo i sentimenti estremi dell’Isola: verità tanto estreme da divenire menzogne, scissioni quasi ineluttabili di mondi apparentemente inconciliabili, ma che in realtà si sovrappongono in un unico, indissolubile, universo. Un universo nel quale tornano le antiche inquisizioni, gli antichi processi, senza più differenza o importanza tra un prima e un dopo, senza che cambi nulla, tranne la superficie delle cose, la loro crosta esteriore. L'unico che sovverta quest'ordine immutabile è l'artefice della Grande Impostura, l'Abate Vella, il quale, mentendo, crea paradossalmente l'unica dimensione di verità. Così è la menzogna, è la "favola" che lo libera alla fine attraverso la creazione di una Storia diversa da quella scritta sui libri». Il personaggio è affidato al talento di Enrico Guarneri. Vella ritaglia con l'accuratezza di un miniatore parti di un codice differente da quello reale, le fregia di sogni e di intuizioni, e chiuso in sé, nel suo antro di alchimista, dà vita alla sua Magna Opera. Una Magna Opera della quale lui, da oniromante e cabalista del popolo, si trasforma in svelatore di un sogno più grande, immenso e meraviglioso; qualcosa che mutando l'ordine costituito, ne mina le fragili fondamenta. Poco importa se questo troverà riscontri in ciò che accadrà, visto che, in ogni caso, qualcosa è cambiato. «La vita è davvero un sogno: l'uomo vuole averne coscienza e non fa che inventare cabale; ogni tempo la sua cabala, ogni uomo la sua».
ORARI SPETTACOLI
da martedì a sabato ore 21
domenica ore 17
giovedì 28 aprile e mercoledì 4 maggio ore 17
sabato 7 maggio ore 17 e ore 21
INFO
botteghino 06.6794585
mail biglietteria@teatroquirino.it
segreteria 06.6783042 int.1
mail segreteria@teatroquirino.it
di Leonardo Sciascia
con Enrico Guarneri, Ileana Rigano, Francesca Ferro, Rosario Minardi, Vincenzo Volo, Rosario Marco Amato, Pietro Barbaro, Ciccio Abela, Gianni Fontanarosa, Antonello Capodici, Mario Fontanarosa
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costumi Riccardo Cappello
regia Guglielmo Ferro
«Il capolavoro di Sciascia è una sorta di grande allegoria che, partendo da fatti realmente accaduti nella Sicilia della fine del XVIII secolo, si apre in un grande affresco nel quale prendono corpo i sentimenti estremi dell’Isola: verità tanto estreme da divenire menzogne, scissioni quasi ineluttabili di mondi apparentemente inconciliabili, ma che in realtà si sovrappongono in un unico, indissolubile, universo. Un universo nel quale tornano le antiche inquisizioni, gli antichi processi, senza più differenza o importanza tra un prima e un dopo, senza che cambi nulla, tranne la superficie delle cose, la loro crosta esteriore. L'unico che sovverta quest'ordine immutabile è l'artefice della Grande Impostura, l'Abate Vella, il quale, mentendo, crea paradossalmente l'unica dimensione di verità. Così è la menzogna, è la "favola" che lo libera alla fine attraverso la creazione di una Storia diversa da quella scritta sui libri». Il personaggio è affidato al talento di Enrico Guarneri. Vella ritaglia con l'accuratezza di un miniatore parti di un codice differente da quello reale, le fregia di sogni e di intuizioni, e chiuso in sé, nel suo antro di alchimista, dà vita alla sua Magna Opera. Una Magna Opera della quale lui, da oniromante e cabalista del popolo, si trasforma in svelatore di un sogno più grande, immenso e meraviglioso; qualcosa che mutando l'ordine costituito, ne mina le fragili fondamenta. Poco importa se questo troverà riscontri in ciò che accadrà, visto che, in ogni caso, qualcosa è cambiato. «La vita è davvero un sogno: l'uomo vuole averne coscienza e non fa che inventare cabale; ogni tempo la sua cabala, ogni uomo la sua».
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