Recensione: HENRIETTE DE CLEVES. IL CIGNO FRANCESE DEI GONZAGA di Rosanna Tontini

Titolo: Henriette de Clèves. Il cigno francese dei Gonzaga
Autore: Rosanna Tontini

Editore: MnM Edizioni 
Pagine: 144
Anno di pubblicazione: 2016

Prezzo copertina: 13,00 €


Recensione a cura di Marika Bovenzi

Henriette de Clèves. Il cigno francese dei Gonzaga è un’opera a sfondo storico di Rosanna Tontini, o meglio un saggio prezioso e accurato sulla storia dei Clèves, e in particolar modo di Henriette, una figura tanto discussa quanto misterica, citata per la prima volta da Marie-Madeleine de La Fayette nella sua opera. Il personaggio femminile per eccellenza del casato Clèves si staglia sulla
Francia del XVI secolo, dilaniata da contrasti interni legati alla fede, amori scandalosi e passioni oltraggiose.

Enrichetta di Nevers (1542-1601)
Henriette, meglio nota come Enrichetta, si presenta come una figura dall’alto acume politico, con una preparazione culturale eccellente e una sete d’indipendenza unica, qualità che l’aiutano nell’ardua impresa di tenere in piedi la sua casata durante un vuoto dinastico spaventoso. Potere che detiene fin quando non sposa Ludovico Gonzaga, terzogenito di Federico II, duca di Mantova e marchese di Monferrato. Il giovane Gonzaga si presenta come un principe straniero dalle molteplici qualità tipiche del Rinascimento italiano: impeccabile formazione umanistica, eccellente stratega militare e valido diplomatico pronto alla clemenza e alla compassione di un magnate. La storia si concentra nella parte inziale sulle vicende della famiglia Clèves (orbitante attorno al ducato di Nevers) - dalle situazioni quotidiane alle relazioni politiche intrecciate attraverso matrimoni tra le donne della famiglia e personaggi maschili di alto rango dei ducati europei; e in secondo momento sul matrimonio tra Enrichetta e Ludovico, che da vita ad una delle corti tardo rinascimentali, antesignane e fastose.

Ludovico Gonzaga-Nevers (1539-1595)
Con un linguaggio artificioso e raffinato, l'autrice descrive lo stile di vita di personaggi appartenenti alla nobiltà francese seicentesca; dallo sfarzo delle dimore agli stuoli di tutori, dalle battute di caccia fino a feste splendide e appariscenti. La scrittrice crea una sorta di monografia con tanto di note esplicative, veri e propri estratti di opere antiche realmente pubblicate, ritratti dei personaggi citati, insieme ad una ricca bibliografia. A mio avviso, ci troviamo difronte ad un libro soddisfacente ed esaustivo che riporta, con minuzia di particolari, fatti e vicende di figure storiche realmente esistite e mai approfondite dagli studiosi. In particolar modo, Henriette de Clèves, descritta anche da Alexander Dumas, la conosciamo attraverso varie sfumature: dapprima come infante dal volto grazioso, poi come giovinetta dedita all’arte e allo studio, e ancora come moglie e madre di una stirpe influenzata dallo stile italico.

Un libro che mi sento di consigliare agli appassionati di saggistica e di biografie storiche.

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