Titolo: L'eredità dei re. Stirpe di Dei e di Re vol. 1
Autore: Eleanor Herman
Editore: HarperCollins Italia
Pagine: 382
Anno di pubblicazione: 2016
Prezzo copertina: 16,00 €
Recensione a cura di Marika Bovenzi
Immaginatevi terre impervie, selvagge e rudi, e lande arcaiche i cui suoli hanno visto miriadi di battaglie per il loro possesso. Supponete ora che in questi territori un valoroso condottiero vi abbia creato un immenso impero realizzando grandi gesta ed imprese. A chi pensereste se non al mitico Alessandro Magno erede del regno Macedone? Il suo reame si estese dagli aridi Balcani alle brillanti terre dell’India, passando per la sofisticata ed orientaleggiante Turchia, l’esotico Egitto, ed il
multiculturale regno Persiano.
Grazie alla sua politica espansionistica, si promossero scambi commerciali tra Oriente ed Occidente, e beni di lusso, stoffe pregiate, pietre preziose, cibi insoliti e stranieri inondarono sia i mercati greci che i suq orientali. Alessandro III di Macedonia fu noto nei secoli come Alessandro il Grande, Alessandro il Conquistatore, Alessandro il Macedone ed infine Alessandro Magno, “grande” per le sue conquiste e le sue strategie militari. Ed è proprio su questa figura che si incentra il romanzo di Eleanor Herman, un fantasy a sfondo storico che ripropone in chiave romanzata la vita e le opere del sovrano.
La storia è narrata attraverso cinque punti di vista diversi, appartenenti ai personaggi cardini del libro. Troviamo Alessandro ed Efestione (amico del principe di lunga data) decisi a partire per la Persia alla ricerca di una fonte leggendaria; Katarina, ragazza bellissima dai modi raffinati, la cui vera missione è quella di uccidere la regina madre, anche se poi si ritrova intrappolata tra il suo amore passato Jacob e un possibile futuro accanto ad Alessandro; Jacob, compagno di infanzia e vecchia fiamma della ragazza spia; ed infine Zofia, una principessa persiana a molte miglia di distanza dal regno macedone, decisa ad evitare il matrimonio combinato con l'erede della Macedonia. Con lo scorrere della storia, i cinque protagonisti, apparentemente distanti, scopriranno che le loro vite sono intrecciate indissolubilmente sotto l’egida macedone, e che i nemici del regno non sono solo i vicini persiani, ma anche forze oscure, magiche ed arcaiche.
Lo stile diretto e semplice a tratti non si confà all’epoca in cui è ambientato il romanzo, risultantando "modernizzato" per i canoni greci del IV secolo a. C.. Fondamentalmente, però, all’autrice va riconosciuto il merito di aver narrato con estrema minuzia e cura i luoghi visitati e conquistati dal sovrano, gli usi e costumi locali, gli sfarzi delle corti, e le differenze culturali tra i greci e i persiani. In questo quadro storico, inoltre, non manca l’elemento romantico come la storia d’amore tra Katarina e Jacob, le aspettative di Zofia su Alessandro, e le conquiste di Efestione. Personalmente, l’unica cosa che ritengo fuori luogo sono gli elementi attualizzanti presenti nello scritto come abbreviazioni ai nomi (Alessando-Alex, Efestione-Efe) e discorsi poco articolati e troppo espliciti. Un romanzo che consiglio per la componente fantasy e per chi ha voglia di conoscere, senza troppi giri di parole e senza pretese, la corte macedone.
Autore: Eleanor Herman
Editore: HarperCollins Italia
Pagine: 382
Anno di pubblicazione: 2016
Prezzo copertina: 16,00 €
Recensione a cura di Marika Bovenzi
Immaginatevi terre impervie, selvagge e rudi, e lande arcaiche i cui suoli hanno visto miriadi di battaglie per il loro possesso. Supponete ora che in questi territori un valoroso condottiero vi abbia creato un immenso impero realizzando grandi gesta ed imprese. A chi pensereste se non al mitico Alessandro Magno erede del regno Macedone? Il suo reame si estese dagli aridi Balcani alle brillanti terre dell’India, passando per la sofisticata ed orientaleggiante Turchia, l’esotico Egitto, ed il
multiculturale regno Persiano.
Grazie alla sua politica espansionistica, si promossero scambi commerciali tra Oriente ed Occidente, e beni di lusso, stoffe pregiate, pietre preziose, cibi insoliti e stranieri inondarono sia i mercati greci che i suq orientali. Alessandro III di Macedonia fu noto nei secoli come Alessandro il Grande, Alessandro il Conquistatore, Alessandro il Macedone ed infine Alessandro Magno, “grande” per le sue conquiste e le sue strategie militari. Ed è proprio su questa figura che si incentra il romanzo di Eleanor Herman, un fantasy a sfondo storico che ripropone in chiave romanzata la vita e le opere del sovrano.
La storia è narrata attraverso cinque punti di vista diversi, appartenenti ai personaggi cardini del libro. Troviamo Alessandro ed Efestione (amico del principe di lunga data) decisi a partire per la Persia alla ricerca di una fonte leggendaria; Katarina, ragazza bellissima dai modi raffinati, la cui vera missione è quella di uccidere la regina madre, anche se poi si ritrova intrappolata tra il suo amore passato Jacob e un possibile futuro accanto ad Alessandro; Jacob, compagno di infanzia e vecchia fiamma della ragazza spia; ed infine Zofia, una principessa persiana a molte miglia di distanza dal regno macedone, decisa ad evitare il matrimonio combinato con l'erede della Macedonia. Con lo scorrere della storia, i cinque protagonisti, apparentemente distanti, scopriranno che le loro vite sono intrecciate indissolubilmente sotto l’egida macedone, e che i nemici del regno non sono solo i vicini persiani, ma anche forze oscure, magiche ed arcaiche.
Lo stile diretto e semplice a tratti non si confà all’epoca in cui è ambientato il romanzo, risultantando "modernizzato" per i canoni greci del IV secolo a. C.. Fondamentalmente, però, all’autrice va riconosciuto il merito di aver narrato con estrema minuzia e cura i luoghi visitati e conquistati dal sovrano, gli usi e costumi locali, gli sfarzi delle corti, e le differenze culturali tra i greci e i persiani. In questo quadro storico, inoltre, non manca l’elemento romantico come la storia d’amore tra Katarina e Jacob, le aspettative di Zofia su Alessandro, e le conquiste di Efestione. Personalmente, l’unica cosa che ritengo fuori luogo sono gli elementi attualizzanti presenti nello scritto come abbreviazioni ai nomi (Alessando-Alex, Efestione-Efe) e discorsi poco articolati e troppo espliciti. Un romanzo che consiglio per la componente fantasy e per chi ha voglia di conoscere, senza troppi giri di parole e senza pretese, la corte macedone.
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