Titolo: The Quick. Misteri, vampiri e sale da tè
Autore: Lauren Owen
Editore: Fazi
Pagine: 528
Anno di pubblicazione: 2016
Prezzo copertina: 17,50 €
Recensione a cura di Marika Bovenzi
Tra le molteplici epoche storiche di cui mi ritrovo spesso a leggere, l’età ottocentesca -anche nota come vittoriana- ha un fasciano magnetico su di me. Dallo stile gotico e classico delle architetture, alla eleganza e sobrietà degli abiti (fatti di pizzo, seta, raso e colori tenui), ai salotti decorati finemente, al mistero che aleggia tra le strade londinesi dell’epoca, agli scenari freddi, cupi e oscuri che hanno ispirato autori del calibro di Oscar Wilde, Charles Dickens, Percy Shelley, George Byron, John Keats, Alfred
Tennyson e chi più ne ha più ne metta.
E proprio tra le viuzze acciottolate, fosche e tenebrose che si svolge il cuore del romanzo di Lauren Owen; luoghi tetri ai confini della realtà in cui strane lotte si susseguono sotto gli occhi degli abitanti dei bassifondi londinesi. Tutto comincia con i fratelli James e Charlotte -orfani cresciuti nella brughiera inglese- che una volta diventati adulti, decidono di inseguire i propri sogni e di dividersi. Charlotte rimane nello Yorkshire imparando le mansioni di una buona padrona di casa. James, invece, decide di andare a vivere a Londra per diventare uno scrittore. Ed è proprio questo suo ossessivo sogno a trascinarlo in un mondo per lui surreale. Una volta giunto in città, il nostro scrittore in erba affitta un appartamento che si ritrova a condividere con Christopher, un giovane gentiluomo inglese che lo introduce allo sfarzo dei salotti dell’alta società locale, dove James trova inaspettatamente l’amore della sua vita. Ma questa è un gioia destinata a divenire effimera.
Una notte lo scrittore ed il suo amico aristocratico vengono attaccati nel loro appartamento da una strana creatura simile ad un vampiro, che lascia James nel limbo dei non morti senza trasformarlo e pone fine alla vita di Christopher. Non avendo più notizie del fratello, Charlotte decide così di lasciare il calore confortevole della sua casa nello Yorkshire per avventurarsi a Londra alla ricerca di James. Attraverso estenuanti e continue ricerche, giunge così alla porta della AEgolius club, luogo di ritrovo di uomini ambiziosi e pericolosi d’Inghilterra, nonché circolo d’incontri per una ristretta élite di vampiri che compiono atroci esperimenti sulle creature in transizione come James. Quest’ultimo, una volta ritrovato non sarà più lo stesso: Charlotte dovrà decidere se porre fine alla sua esistenza o tenerlo per sempre nella sua condizione di stasi nel limbo dei non morti...
Con un linguaggio semplice e mai noioso, Lauren Owen rende giustizia alla Londra tetra e grigia decantata da scrittori e poeti dell’epoca. Attraverso descrizioni minuziose, l’autrice accompagna il lettore tra vie affollate di donne e uomini benestanti, nonché tra vicoli sporchi e fumeggianti della città industriale. La sua bravura, infatti, risiede nella capacità di descrivere allo stesso modo sia la bellezza e la raffinatezza di un’epoca così affascinante decantata da Wilde; sia le grettezze ed i soprusi denunciati da Dickens. Inoltre, non va dimenticato che l’elemento vampiresco e sovrannaturale di cui parla la stessa, rispetta e riprende i canoni classici della letteratura nati con Bram Stoker, e che personalmente avevo rivisto solo in scrittrici come Colleen Gleason.
Nonostante la psicologia dei personaggi non risulti approfondita, questa mancanza non disturba l’equilibrio complessivo della storia, il cui fulcro chiaramente è l’ambientazione e la lotta tra esseri oscuri e umani. Un romanzo dalle sfumature horror che mescola perfettamente elementi classici e modernità. Imperdibile per gli amanti del genere.
L'AUTRICE
Lauren Owen è nata nel 1985. Ha studiato all’Università di Oxford e all’Università dell’East Anglia, dove nel 2009 ha ricevuto il Curtis Brown Prize per la miglior tesi di dottorato in Scrittura creativa. The Quick è il suo primo romanzo.
Autore: Lauren Owen
Editore: Fazi
Pagine: 528
Anno di pubblicazione: 2016
Prezzo copertina: 17,50 €
Recensione a cura di Marika Bovenzi
Tra le molteplici epoche storiche di cui mi ritrovo spesso a leggere, l’età ottocentesca -anche nota come vittoriana- ha un fasciano magnetico su di me. Dallo stile gotico e classico delle architetture, alla eleganza e sobrietà degli abiti (fatti di pizzo, seta, raso e colori tenui), ai salotti decorati finemente, al mistero che aleggia tra le strade londinesi dell’epoca, agli scenari freddi, cupi e oscuri che hanno ispirato autori del calibro di Oscar Wilde, Charles Dickens, Percy Shelley, George Byron, John Keats, Alfred
Tennyson e chi più ne ha più ne metta.
E proprio tra le viuzze acciottolate, fosche e tenebrose che si svolge il cuore del romanzo di Lauren Owen; luoghi tetri ai confini della realtà in cui strane lotte si susseguono sotto gli occhi degli abitanti dei bassifondi londinesi. Tutto comincia con i fratelli James e Charlotte -orfani cresciuti nella brughiera inglese- che una volta diventati adulti, decidono di inseguire i propri sogni e di dividersi. Charlotte rimane nello Yorkshire imparando le mansioni di una buona padrona di casa. James, invece, decide di andare a vivere a Londra per diventare uno scrittore. Ed è proprio questo suo ossessivo sogno a trascinarlo in un mondo per lui surreale. Una volta giunto in città, il nostro scrittore in erba affitta un appartamento che si ritrova a condividere con Christopher, un giovane gentiluomo inglese che lo introduce allo sfarzo dei salotti dell’alta società locale, dove James trova inaspettatamente l’amore della sua vita. Ma questa è un gioia destinata a divenire effimera.
Una notte lo scrittore ed il suo amico aristocratico vengono attaccati nel loro appartamento da una strana creatura simile ad un vampiro, che lascia James nel limbo dei non morti senza trasformarlo e pone fine alla vita di Christopher. Non avendo più notizie del fratello, Charlotte decide così di lasciare il calore confortevole della sua casa nello Yorkshire per avventurarsi a Londra alla ricerca di James. Attraverso estenuanti e continue ricerche, giunge così alla porta della AEgolius club, luogo di ritrovo di uomini ambiziosi e pericolosi d’Inghilterra, nonché circolo d’incontri per una ristretta élite di vampiri che compiono atroci esperimenti sulle creature in transizione come James. Quest’ultimo, una volta ritrovato non sarà più lo stesso: Charlotte dovrà decidere se porre fine alla sua esistenza o tenerlo per sempre nella sua condizione di stasi nel limbo dei non morti...
Con un linguaggio semplice e mai noioso, Lauren Owen rende giustizia alla Londra tetra e grigia decantata da scrittori e poeti dell’epoca. Attraverso descrizioni minuziose, l’autrice accompagna il lettore tra vie affollate di donne e uomini benestanti, nonché tra vicoli sporchi e fumeggianti della città industriale. La sua bravura, infatti, risiede nella capacità di descrivere allo stesso modo sia la bellezza e la raffinatezza di un’epoca così affascinante decantata da Wilde; sia le grettezze ed i soprusi denunciati da Dickens. Inoltre, non va dimenticato che l’elemento vampiresco e sovrannaturale di cui parla la stessa, rispetta e riprende i canoni classici della letteratura nati con Bram Stoker, e che personalmente avevo rivisto solo in scrittrici come Colleen Gleason.
Nonostante la psicologia dei personaggi non risulti approfondita, questa mancanza non disturba l’equilibrio complessivo della storia, il cui fulcro chiaramente è l’ambientazione e la lotta tra esseri oscuri e umani. Un romanzo dalle sfumature horror che mescola perfettamente elementi classici e modernità. Imperdibile per gli amanti del genere.
L'AUTRICE
Lauren Owen è nata nel 1985. Ha studiato all’Università di Oxford e all’Università dell’East Anglia, dove nel 2009 ha ricevuto il Curtis Brown Prize per la miglior tesi di dottorato in Scrittura creativa. The Quick è il suo primo romanzo.
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