Recensione: LA RAGAZZA PERFETTA di Gilly Macmillan

Titolo: La ragazza perfetta
Autore: Gilly Macmillan

Editore: Newton Compton 
Pagine: 384
Anno di pubblicazione: 2016

Prezzo copertina: 9,90 €


Recensione a cura di Marika Bovenzi

Gilly Macmillan torna in Italia con un nuovo strepitoso romanzo: un thriller psicologico senza precedenti, intitolato La ragazza perfetta. Ci troviamo a Bristol, cittadina inglese di tutto rispetto, apparentemente tranquilla e famosa per essere una tra le più attive artisticamente e musicalmente. Un luogo adatto a Zoe Maisey, la protagonista del romanzo nonché un genio della musica, che suona il pianoforte esercitandosi ogni giorno per rendere impeccabile questo dono. Agli occhi di tutti appare come una
ragazza perfetta e piena di talento, ma nel suo passato si cela un dramma che la perseguita da sempre: a quattordici anni si è messa al volante con un tasso alcolico alto e ha provocato la morte di tre adolescenti.

Lei di quella sera non ricorda molto e da sempre sostiene di non aver mai bevuto. Dopo aver scontato la pena di nove mesi in un carcere minorile, ricomincia da zero con Maria, sua madre, una donna che dopo aver divorziato dal padre di Zoe, uomo fragile e insicuro, si è risposata con Chris. Nella seconda casa, tutto sembra andare per il verso giusto: vi sono un nuovo padre, un fratellastro di nome Lucas -amante della musica e del pianoforte come Zoe, e la piccola Grace nata dalla nuova unione. Per inaugurare al meglio questa seconda occasione, Maria organizza un concerto di pianoforte per far debuttare a Bristol i due precoci e talentuosi adolescenti.

La sera del concerto, però, si trasforma in un incubo: mentre Zoe e Lucas suonano il piano a quattro mani, vengono interrotti da Thomas Barlow, padre di una delle vittime, che adirato e addolorato smaschera la protagonista. In pochi secondi l’immagine della ragazza perfetta viene distrutta. E come se non bastasse, da li a sei ore Maria viene uccisa in circostanze misteriose. La famiglia della seconda occasione non è così perfetta come appare: segreti e assassini si celano dietro occhi apparentemente comprensivi e indulgenti. Chi ha ucciso la madre di Zoe? Di chi può fidarsi la pianista?

Con un linguaggio diretto, accattivante e incalzante, Gilly Macmillan crea un romanzo basato su un’esplorazione profonda della psiche di una ragazza geniale, sveglia e razionale; Zoe risulta allo stesso tempo una persona forte e fragile, coraggiosa e insicura, determinata e devastata. Il punto forte di questo romanzo sono proprio i personaggi, ben delineati e per nulla scontati. Ogni capitolo è narrato alternativamente da ben cinque figure: Zoe; Tessa e Richard, gli zii della protagonista, apparentemente innocui nonostante il problema di alcolismo di lui e la delusione palese e ricorrente di lei; Sam, avvocato di Zoe, un uomo empatico e raziocinante; ed infine Lucas, un adolescente che nonostante la perdita della madre riesce a trovare un equilibrio per andare avanti. Le ambientazioni sono appena accennate, ma il romanzo non ne risente. La scrittrice è abile nel depistare il lettore confondendo verità e menzogna, e bisogna aspettare l'epilogo per scoprire l’identità dell’assassino. Tra le tematiche cardini su cui si basa l’intera storia troviamo il difficile rapporto tra genitori e figli, il problema dell’alcol, quello della droga, il bullismo e il carcere minorile.

La ragazza perfetta è un romanzo sorprendente in cui il pathos della narrazione si fonde con dei personaggi incredibilmente accattivanti.

L'AUTRICE
Gilly Macmillan è cresciuta a Swindon, ha vissuto l’adolescenza nel Nord della California. Ha studiato Storia dell’arte alla Bristol University e poi al Courtauld Institute of Art di Londra. Ha lavorato al «Burlington Magazine» e alla Hayward Gallery prima di mettere su famiglia. Da allora vive a Bristol con il marito e i loro tre figli. Il suo romanzo d’esordio, 9 giorni, è stato un successo internazionale tradotto in 14 lingue.

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