Arriva al cinema dall’Almeida Theatre di Londra "Riccardo III" di Shakespeare con Ralph Fiennes e Vanessa Redgrave

Comunicato Stampa
Dopo il successo di critica e di pubblico della stagione teatrale della Kenneth Branagh Theatre Company, arriva nei cinema italiani Riccardo III dell’Almeida Theatre di Londra. La produzione del Direttore Artistico Rupert Goold, che arriverà nelle sale il 6 e 7 febbraio (elenco a breve su www.nexodigital.it) vede protagonisti Ralph Fiennes, il pluripremiato attore britannico nonché interprete shakespeariano d’eccellenza, nel malvagio più famoso del Bardo e Vanessa Redgrave nei panni della regina Margherita. Lo spettacolo è stato ripreso utilizzando numerose videocamere intorno al palcoscenico e all’intera platea, con John Wyver come produttore. Riccardo III si colloca tra le opere giovanili di Shakespeare e, secondo gli studiosi, venne composta presumibilmente nei primi anni Novanta del
‘500. È proprio Riccardo III colui che, dopo aver perso la battaglia di Bosworth nel 1485, pronuncia una delle frasi più celebri di tutta la produzione del drammaturgo di Stratford-upon-Avon, «Un cavallo, un cavallo! Il mio regno per un cavallo!».

Vanessa Redgrave
Per ottenere la corona, Riccardo (fratello di re Edoardo IV) è disposto a tutto. Descritto come uomo crudele, deforme, dotato di una mente perversa e di una sete di potere sfrenata, alla morte del re il tremendo personaggio di Shakespeare assume il ruolo di reggente, in attesa che il legittimo successore raggiunga la maggiore età. Ma per conservare il potere ai primi crimini se ne devono sommare altri. Finché proprio chi li ha compiuti non ne diventa la vittima… La tragedia, incentrata su questa potentissima figura di eroe negativo, è uno dei capolavori teatrali di tutti i tempi e ha dato vita alla “leggenda nera” che circonda la figura del sovrano inglese esasperando, molto probabilmente, la stessa realtà storica. Così nell’opera di Shakespeare Riccardo III diventa l’emblema stesso della malvagità, dell’egocentrismo e della brama di potere inducendo gli spettatori a confrontarsi con temi come l’immoralità, la violenza e la crudeltà.

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