Titolo: Allontanarsi
Autore: Elizabeth Jane Howard
Editore: Fazi
Pagine: 670
Anno di pubblicazione: 2017
Prezzo copertina: 20,00 €
Recensione a cura di Eleonora Cocola
È il 1946, e finalmente la guerra è finita. I Cazalet sono pronti a tornare alle loro vite – persino Rupert, che insperabilmente è di ritorno dalla Francia; eppure niente può essere come prima. Tra matrimoni in crisi, amori che sbocciano e altri che finiscono, la necessità quasi per tutti i personaggi è di cambiare vita, o quanto meno di fare una rivoluzione interiore. Le donne non possono più permettersi di starsene in casa a gestire una schiera di domestici: vuoi
perché sono state lasciate dal marito, vuoi perché ci sono molti meno soldi, vuoi per soffocare il senso di colpa, si ritrovano a doversi reinventare, a cercarsi un lavoro, a prendere in mano il futuro. Edward e Rupert sono costretti a prendere delle decisioni, a fare i conti con le loro azioni e con tutte le conseguenze che ne derivano: uno alle prese con una nuova vita piena di aspettative, l’altro con la nostalgia per una donna che ha lasciato in Francia e con il senso di colpa di aver tardato il proprio ritorno per lei.
Clary, Polly e Louise, il triplice alter ego dell’autrice, non devono fare i conti solo con il mondo che è cambiato ma anche col fatto di essere diventate donne. Donne che lavorano, si innamorano, si sposano… Polly trova la sua strada lavorando presso un arredatore, Clary perde la propria per un uomo sbagliato, Louise inizia finalmente a cercare una via d’uscita dal suo matrimonio infelice. La scena cambia, si allontana da Home Place, che assume i tratti del luogo dell’infanzia, di un passato da cui è il momento di congedarsi, per spostarsi quasi interamente in una Londra ancora in preda ai razionamenti e alle difficoltà post belliche.
Come nei capitoli precedenti della saga, Elizabeth Jane Howard attraverso le storie dei suoi personaggi indaga profondamente nella natura umana e nelle relazioni. Ciò che contraddistingue Allontanarsi è l’atmosfera malinconica che permea tutto il romanzo - e del resto il titolo parla da sé e sintetizza perfettamente l’essenza di molte delle vicende narrate. Allontanarsi da qualcosa però può voler dire anche avvicinarsi a qualcos’altro, e non manca un filo di speranza per il futuro dei nostri beniamini, specie nelle ultime pagine, che regalano un happy end a due tra i personaggi a mio parere più adorabili della famiglia.
«Sono felice che il tuo libro sia finito».
«Anch'io. In un certo senso».
«Che c'è che non va?».
«Be', sai, è una specie di addio. Ai personaggi. Mi ci ero affezionata ormai. E io odio dire addio alle persone».
Questo estratto dalle ultimissime pagine del libro:Clary ha appena concluso il suo romanzo, quello che da anni aveva in testa di scrivere e che finalmente è riuscita a mettere nero su bianco, e in un certo senso è felice di aver finito. Noi, invece, che stiamo per congedarci da Clary, Archie e dal resto del clan dei Cazalet, non siamo felici proprio in nessun senso. Anzi, se proprio dovessimo trovare un difetto a questo romanzo meraviglioso, sarebbe proprio questo: finisce.
L'AUTRICE
Elizabeth Jane Howard (Londra, 1923 – Bungay, 2014). Figlia di un ricco mercante di legname e di una ballerina del balletto russo, ebbe un’infanzia infelice a causa della depressione della madre e delle molestie subite da parte del padre. Donna bellissima e inquieta, ha vissuto al centro della vita culturale londinese della seconda metà del Novecento e ha avuto una vita privata burrascosa, costellata di una schiera di amanti e mariti, fra i quali lo scrittore Kingsley Amis. Da sempre amata dal pubblico, solo di recente Howard ha ricevuto il plauso della critica. Scrittrice prolifica, è autrice di quindici romanzi. La saga dei Cazalet è la sua opera di maggior successo, con otto milioni di copie vendute. Fazi Editore ha pubblicato il romanzo Il lungo sguardo nel 2014 e i primi tre capitoli della saga: Gli anni della leggerezza nel 2015, Il tempo dell’attesa e Confusione nel 2016. Di prossima pubblicazione l’ultimo volume della serie.
Autore: Elizabeth Jane Howard
Editore: Fazi
Pagine: 670
Anno di pubblicazione: 2017
Prezzo copertina: 20,00 €
Recensione a cura di Eleonora Cocola
È il 1946, e finalmente la guerra è finita. I Cazalet sono pronti a tornare alle loro vite – persino Rupert, che insperabilmente è di ritorno dalla Francia; eppure niente può essere come prima. Tra matrimoni in crisi, amori che sbocciano e altri che finiscono, la necessità quasi per tutti i personaggi è di cambiare vita, o quanto meno di fare una rivoluzione interiore. Le donne non possono più permettersi di starsene in casa a gestire una schiera di domestici: vuoi
perché sono state lasciate dal marito, vuoi perché ci sono molti meno soldi, vuoi per soffocare il senso di colpa, si ritrovano a doversi reinventare, a cercarsi un lavoro, a prendere in mano il futuro. Edward e Rupert sono costretti a prendere delle decisioni, a fare i conti con le loro azioni e con tutte le conseguenze che ne derivano: uno alle prese con una nuova vita piena di aspettative, l’altro con la nostalgia per una donna che ha lasciato in Francia e con il senso di colpa di aver tardato il proprio ritorno per lei.
Clary, Polly e Louise, il triplice alter ego dell’autrice, non devono fare i conti solo con il mondo che è cambiato ma anche col fatto di essere diventate donne. Donne che lavorano, si innamorano, si sposano… Polly trova la sua strada lavorando presso un arredatore, Clary perde la propria per un uomo sbagliato, Louise inizia finalmente a cercare una via d’uscita dal suo matrimonio infelice. La scena cambia, si allontana da Home Place, che assume i tratti del luogo dell’infanzia, di un passato da cui è il momento di congedarsi, per spostarsi quasi interamente in una Londra ancora in preda ai razionamenti e alle difficoltà post belliche.
Come nei capitoli precedenti della saga, Elizabeth Jane Howard attraverso le storie dei suoi personaggi indaga profondamente nella natura umana e nelle relazioni. Ciò che contraddistingue Allontanarsi è l’atmosfera malinconica che permea tutto il romanzo - e del resto il titolo parla da sé e sintetizza perfettamente l’essenza di molte delle vicende narrate. Allontanarsi da qualcosa però può voler dire anche avvicinarsi a qualcos’altro, e non manca un filo di speranza per il futuro dei nostri beniamini, specie nelle ultime pagine, che regalano un happy end a due tra i personaggi a mio parere più adorabili della famiglia.
«Sono felice che il tuo libro sia finito».
«Anch'io. In un certo senso».
«Che c'è che non va?».
«Be', sai, è una specie di addio. Ai personaggi. Mi ci ero affezionata ormai. E io odio dire addio alle persone».
Questo estratto dalle ultimissime pagine del libro:Clary ha appena concluso il suo romanzo, quello che da anni aveva in testa di scrivere e che finalmente è riuscita a mettere nero su bianco, e in un certo senso è felice di aver finito. Noi, invece, che stiamo per congedarci da Clary, Archie e dal resto del clan dei Cazalet, non siamo felici proprio in nessun senso. Anzi, se proprio dovessimo trovare un difetto a questo romanzo meraviglioso, sarebbe proprio questo: finisce.
L'AUTRICE
Elizabeth Jane Howard (Londra, 1923 – Bungay, 2014). Figlia di un ricco mercante di legname e di una ballerina del balletto russo, ebbe un’infanzia infelice a causa della depressione della madre e delle molestie subite da parte del padre. Donna bellissima e inquieta, ha vissuto al centro della vita culturale londinese della seconda metà del Novecento e ha avuto una vita privata burrascosa, costellata di una schiera di amanti e mariti, fra i quali lo scrittore Kingsley Amis. Da sempre amata dal pubblico, solo di recente Howard ha ricevuto il plauso della critica. Scrittrice prolifica, è autrice di quindici romanzi. La saga dei Cazalet è la sua opera di maggior successo, con otto milioni di copie vendute. Fazi Editore ha pubblicato il romanzo Il lungo sguardo nel 2014 e i primi tre capitoli della saga: Gli anni della leggerezza nel 2015, Il tempo dell’attesa e Confusione nel 2016. Di prossima pubblicazione l’ultimo volume della serie.
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