Recensione: La mia ultima estate, di Anne Freytag

Titolo: La mia ultima estate
Autore:
Anne Freytag
Editore: Leggereditore
Pagine:
251
Anno di pubblicazione: 2017

Prezzo copertina: 14,90 €


Tessa ha diciassette anni e sta per morire; tutta colpa di un buco al cuore e dell'assenza dell'arteria polmonare. A poche settimane dalla sua morte, Tessa scarica la sua rabbia e il suo odio sulla mamma, colpevole di non averle svelato per tempo la verità. E' stata sempre la ragazza perfetta, seria e studiosa, convinta di avere tutto il tempo davanti a sé. E invece ora con l'approssimarsi della morte sente di non aver mai vissuto davvero; pensa ai viaggi che non farà mai, ai ragazzi che non bacerà, al fatto che morirà vergine. Tutto questo fino a quando incrocia gli occhi di Oskar in metropolitana. Da quel
momento inizia a pensare ininterrottamente a lui, a quell'istante in cui finalmente qualcuno l'ha guardata davvero.

Così quando questo ragazzo piomba inaspettatamente  nella sua vita, come il figlio di un vecchio amico del padre, Tessa è felice ma anche spaventata a morte: le manca poco ormai e non le sembra giusto trascinare qualcun altro nel baratro. Inoltre, Tessa odia il suo corpo scheletrico e quella cicatrice gigante che sembra ricordarle ogni volta le sofferenze per le operazioni fallite. Oskar, però, non è il tipo che si arrende facilmente ed è pronto a fare qualsiasi cosa pur di veder brillare gli occhi della ragazza per l'emozione. Decide così di organizzare un viaggio in Italia, a bordo della sua Volvo sgangherata, per regalarle un'ultima estate perfetta prima che si compia il suo ineluttabile destino...

"Non voglio morire. Vorrei diventare un po' più vecchia ogni giorno con Oskar, fino a quando un giorno diventeremo rugosi come l'uvetta. Questo però non può succedere. Presto non esisterò più, ma il pensiero di morire felice mi fa sorridere, nonostante tutto. Il mio cuore può anche essere difettoso, ma è pieno d'amore."
 
La mia ultima estate è il primo romanzo young adult della scrittrice tedesca Anne Freytag. Il tema centrale del libro non è la morte, come si può facilmente immaginare, ma piuttosto carpe diem; vivere al massimo ogni giorno, fare esperienze e non solo sognarle, ma soprattutto amare, perché una vita senza amore non vale la pena di essere vissuta. Probabilmente una banalità, ma solo per chi pensa di avere tutto il tempo davanti a sé. Non certo per una ragazza che sta morendo ed è costretta a sfruttare ogni singolo respiro.

 "Un minuto della mia vita è qualcosa di diverso rispetto a quelli di tutte le altre persone, che si nascondono dietro montagne di banalità. Certo, anche a loro potrebbe accadere in qualsiasi istante, ma non ci pensano. Non vivono nessun giorno come se fosse l'ultimo. Pensano sempre al domani, come fosse una promessa. Come se avessero la garanzia che un domani ci sarà. Quando si sa che si deve morire non si ha più il coraggio di farlo."

Piazza del Duomo, Milano
Una tematica, questa, già affrontata da numerosi romanzi di genere, il cui riferimento principale non può che essere Colpa delle stelle di John Green. Diciamolo subito, i personaggi dello scrittore americano hanno uno spessore diverso, ma l'autrice tedesca si rivela abile nel raccontare in prima persona le emozioni e i sentimenti dei protagonisti. Una prosa scorrevole accompagna il lettore nel viaggio fisico attraverso un'Italia da cartolina, e soprattutto in quello interiore dei due ragazzi, spaventati e innamorati.

"Oskar conosce le scorciatoie per il mio cuore e le porta per la mia ragione. Sa dove portano e ha le chiavi. Una volta che si siano lasciate indietro le paure, attendono mondi nuovi."

La mia ultima estate è un libro che lascia un groppo in gola, fa scorrere qualche lacrima e può insegnare anche qualcosa sulla vita. Un libro adatto per lettori giovani e per chi ama il genere.

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