Titolo: Rob Roy. Il grande romanzo del Settecento scozzese
Autore: Walter Scott
Editore: Gondolin
Pagine: 512
Anno di pubblicazione: 2015
Prezzo copertina: 18,00 €
Recensione a cura di Elisabetta Serafini
Londra, 1715. Francis Obaldistone è un giovane di circa 20 anni, amante della letteratura e aspirante poeta; ma suo padre, un ricco contabile londinese, ha riservato al giovane figlio una carriera sulle orme della sua professione, sperando che il ragazzo, nel fiore della sua gioventù, prendesse le redini della sua azienda, l’ ”Obaldistone and Trhesham”. Francis
d’altronde, fedele alla sua passione, declina la proposta del padre e, diseredato da questi, viene mandato da suo zio in una località di nome Obaldistone Hall. Qui fa la conoscenza dei suoi cugini, tra cui il maggiore Rashleigh, al quale suo padre aveva riservato il posto che lo stesso Francis avrebbe dovuto occupare.
Ma tra tutti i nuovi “amici”, spicca agli occhi del giovane una sola figura: quella di Diana Vernon, sua lontana cugina. Tuttavia questioni più importanti preoccupano Francis: chi è davvero suo cugino a cui suo padre ha tanto ciecamente affidato le sorti della sua attività? E cosa ha in serbo per lui, per l’amata Diana e per Mr. Obaldistone? Forse quel rifiuto sarebbe stato fatale per più destini… ma Francis non è solo. Nel corso della sua avventura, ormai divagata tra le affascinanti terre scozzesi, compare una misteriosa figura, un certo “Rob Roy”, l’higlander scozzese più temuto di tutti i tempi…cosa porterà questa nuova conoscenza? Che corso darà alle vicende questo pericoloso bandito il cui solo nome fa tremare i più potenti signori?
“Rob Roy” è un romanzo scozzese ambientato agli inizi del Settecento, in seno alla nascente rivolta Giacobita. Definito “il grande romanzo del Settecento scozzese”, quello in questione è un libro dalle molteplici sfaccettature, che tratta varie tematiche: l’amore, il coraggio, la lealtà, l’onore e il rispetto di un nome, di un popolo. Il tutto sullo sfondo dello spettacolare ambiente scozzese, con i suoi paesaggi, le sue genti, i suoi ideali. L’autore ha ben scelto l’epoca nella quale ambientare il romanzo; gli anni in cui la Scozia si erse tra le altre nazioni, gli anni delle rivolte tra le più discusse della storia. Tutta questa faccenda conferisce all’intero romanzo il giusto fascino che serve per spingere il lettore, tra le lunghe digressioni, a voltare pagina.
La magia Settecentesca rende il libro pieno di misteri e sorprese che fanno dimenticare la realtà attuale e trascinano il lettore in quel tempo tanto lontano, dove le avventure, ma soprattutto il coraggio, erano all’ordine del giorno e dove tutto era più semplice, o forse più difficile. Un salto indietro nel tempo, un assaggio di usi e costumi dal fascino più elevato, una storia tanto avvolgente da lasciare senza fiato.
L'AUTORE
Sir Walter Scott, (Edimburgo, 15 agosto 1771 – Abbotsford House, 21 settembre 1832) è stato uno scrittore, poeta e romanziere scozzese, considerato il padre del moderno romanzo storico.
Autore: Walter Scott
Editore: Gondolin
Pagine: 512
Anno di pubblicazione: 2015
Prezzo copertina: 18,00 €
Recensione a cura di Elisabetta Serafini
Londra, 1715. Francis Obaldistone è un giovane di circa 20 anni, amante della letteratura e aspirante poeta; ma suo padre, un ricco contabile londinese, ha riservato al giovane figlio una carriera sulle orme della sua professione, sperando che il ragazzo, nel fiore della sua gioventù, prendesse le redini della sua azienda, l’ ”Obaldistone and Trhesham”. Francis
d’altronde, fedele alla sua passione, declina la proposta del padre e, diseredato da questi, viene mandato da suo zio in una località di nome Obaldistone Hall. Qui fa la conoscenza dei suoi cugini, tra cui il maggiore Rashleigh, al quale suo padre aveva riservato il posto che lo stesso Francis avrebbe dovuto occupare.
Ma tra tutti i nuovi “amici”, spicca agli occhi del giovane una sola figura: quella di Diana Vernon, sua lontana cugina. Tuttavia questioni più importanti preoccupano Francis: chi è davvero suo cugino a cui suo padre ha tanto ciecamente affidato le sorti della sua attività? E cosa ha in serbo per lui, per l’amata Diana e per Mr. Obaldistone? Forse quel rifiuto sarebbe stato fatale per più destini… ma Francis non è solo. Nel corso della sua avventura, ormai divagata tra le affascinanti terre scozzesi, compare una misteriosa figura, un certo “Rob Roy”, l’higlander scozzese più temuto di tutti i tempi…cosa porterà questa nuova conoscenza? Che corso darà alle vicende questo pericoloso bandito il cui solo nome fa tremare i più potenti signori?
“Rob Roy” è un romanzo scozzese ambientato agli inizi del Settecento, in seno alla nascente rivolta Giacobita. Definito “il grande romanzo del Settecento scozzese”, quello in questione è un libro dalle molteplici sfaccettature, che tratta varie tematiche: l’amore, il coraggio, la lealtà, l’onore e il rispetto di un nome, di un popolo. Il tutto sullo sfondo dello spettacolare ambiente scozzese, con i suoi paesaggi, le sue genti, i suoi ideali. L’autore ha ben scelto l’epoca nella quale ambientare il romanzo; gli anni in cui la Scozia si erse tra le altre nazioni, gli anni delle rivolte tra le più discusse della storia. Tutta questa faccenda conferisce all’intero romanzo il giusto fascino che serve per spingere il lettore, tra le lunghe digressioni, a voltare pagina.
La magia Settecentesca rende il libro pieno di misteri e sorprese che fanno dimenticare la realtà attuale e trascinano il lettore in quel tempo tanto lontano, dove le avventure, ma soprattutto il coraggio, erano all’ordine del giorno e dove tutto era più semplice, o forse più difficile. Un salto indietro nel tempo, un assaggio di usi e costumi dal fascino più elevato, una storia tanto avvolgente da lasciare senza fiato.
Sir Walter Scott, (Edimburgo, 15 agosto 1771 – Abbotsford House, 21 settembre 1832) è stato uno scrittore, poeta e romanziere scozzese, considerato il padre del moderno romanzo storico.
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