Titolo: Non è colpa del karma
Autore: Laura Norton
Editore: Corbaccio
Pagine: 368
Anno di pubblicazione: 2018
Prezzo copertina: 17,90 €
Quando Sara Escribano, alla soglia dei trent’anni, si rende conto che le scelte fatte fino a quel momento non le hanno permesso di realizzare nulla di concreto, decide di mettere da parte la chimica, rinunciare al concorso per insegnanti e investire nel suo vero sogno: quello di riaprire l’atelier della nonna paterna. Nel pittoresco quartiere di Malasaña, a Madrid, la piccola bottega aspetta la giusta occasione per tornare a brillare e Sara, circondata da una famiglia divertente, maldestra e sull’orlo dell’implosione, investe tutte le proprie energie nella realizzazione di straordinari oggetti
piumati. Persino quando il fidanzato Roberto decide di partire per Parigi per un anno, lasciandola sola e alle prese con un’impresa, e una vita, che fatica a decollare. A complicare ulteriormente le cose ci pensa anche Lu, la sorella minore, che di punto in bianco annuncia alla famiglia le sue imminenti nozze con Aarón, il grande amore adolescenziale di Sara perso di vista alla fine della scuola. Il suo arrivo non fa che creare ancora più scompiglio,e riempirla di dubbi. E se la relazione con Roberto, a causa della distanza, si fosse infilata lungo un crinale pericoloso? E se la grande sfilata organizzata dall’amico David – che potrebbe essere il suo trampolino di lancio – si rivelasse un enorme fallimento? Tra laboratori allagati e incursioni notturne allo zoo, in un’altalena di alti e bassi, «piccoli» incidenti e «grandi» drammi… Sara scoprirà cosa e chi vuole veramente e che il karma, davvero, non c’entra niente!
Titolo: Lo stampatore di Venezia
Autore: Javer Azpeitia
Editore: Guanda
Pagine: 352
Anno di pubblicazione: 2018
Prezzo copertina: 19,50 €
Nel 1530 un giovane si reca in una villa nella campagna modenese per incontrare la vedova di Aldo Manuzio, il famoso stampatore veneziano, e mostrarle la biografia che ha scritto su di lui. Non sa che la storia vera è molto diversa dai toni epici del suo racconto. Da quando era approdato a Venezia nel 1489 con il proposito di realizzare raffinati volumi dei tesori della letteratura greca, Manuzio aveva dovuto affrontare difficoltà impensabili, come il furto dei manoscritti, le imposizioni commerciali del cinico Andrea Torresani – suocero nonché proprietario della stamperia – e la censura dei potenti. Le edizioni con testo originale a fronte, il corsivo, il libro tascabile, innovazioni per le quali Manuzio sarebbe stato ricordato per sempre, erano frutto di compromessi, trucchi, debiti, e lui per realizzarle si era dovuto difendere da attacchi e boicottaggi. Lo stampatore di Venezia racconta gli aspetti più passionali e intimi di Aldo Manuzio, la sua devozione per la cultura classica e il suo cerebrale epicureismo. E racconta gli esordi dell’editoria all’epoca dei Medici, di Savonarola, Tiziano, Pico della Mirandola, Erasmo da Rotterdam: un momento storico di crisi e cambiamento nel quale sono riconoscibili le sfide che ancora oggi l’editoria moderna si trova a fronteggiare.
Titolo: L'ultima scelta
Autore: Leonardo Gori
Editore: TEA
Pagine: 304
Anno di pubblicazione: 2018
Prezzo copertina: 15,00 €
Il colonnello Arcieri, a fine carriera, incontra a Roma il maggiore Bertini, che lo coinvolge in un'ultima operazione: una fonte americana della CIA vuole vendergli delle informazioni che gli possono servire per far saltare i cosiddetti «deviati» dei Servizi, ma intende trattare solo con Arcieri, che accetta e viene condotto in una villa toscana semiabbandonata dove una sua vecchia conoscenza, Nanette, gestisce un pensionato per studentesse straniere a Firenze. Alla villa vengono organizzati gli incontri con la fonte, l'agente Zero, che svela subito di essere appoggiato anche dagli israeliani, nella persona di Elena Contini, l'amore della vita di Arcieri, che fa leva sul loro passato mettendolo in crisi. L'informazione importante che Zero vuole vendere a Bertini, affinché abbia la meglio sui deviati, è il progetto di rapimento di un politico di primissimo piano. Arcieri inizialmente non vuole partecipare all'azione che dovrebbe incastrare i deviati, ma alla fine si fa convincere, lasciandosi coinvolgere in una vicenda dove tutti conducono un doppio gioco, e dove è sempre più difficile fidarsi davvero di qualcuno.
Autore: Laura Norton
Editore: Corbaccio
Pagine: 368
Anno di pubblicazione: 2018
Prezzo copertina: 17,90 €
Quando Sara Escribano, alla soglia dei trent’anni, si rende conto che le scelte fatte fino a quel momento non le hanno permesso di realizzare nulla di concreto, decide di mettere da parte la chimica, rinunciare al concorso per insegnanti e investire nel suo vero sogno: quello di riaprire l’atelier della nonna paterna. Nel pittoresco quartiere di Malasaña, a Madrid, la piccola bottega aspetta la giusta occasione per tornare a brillare e Sara, circondata da una famiglia divertente, maldestra e sull’orlo dell’implosione, investe tutte le proprie energie nella realizzazione di straordinari oggetti
piumati. Persino quando il fidanzato Roberto decide di partire per Parigi per un anno, lasciandola sola e alle prese con un’impresa, e una vita, che fatica a decollare. A complicare ulteriormente le cose ci pensa anche Lu, la sorella minore, che di punto in bianco annuncia alla famiglia le sue imminenti nozze con Aarón, il grande amore adolescenziale di Sara perso di vista alla fine della scuola. Il suo arrivo non fa che creare ancora più scompiglio,e riempirla di dubbi. E se la relazione con Roberto, a causa della distanza, si fosse infilata lungo un crinale pericoloso? E se la grande sfilata organizzata dall’amico David – che potrebbe essere il suo trampolino di lancio – si rivelasse un enorme fallimento? Tra laboratori allagati e incursioni notturne allo zoo, in un’altalena di alti e bassi, «piccoli» incidenti e «grandi» drammi… Sara scoprirà cosa e chi vuole veramente e che il karma, davvero, non c’entra niente!
Titolo: Lo stampatore di Venezia
Autore: Javer Azpeitia
Editore: Guanda
Pagine: 352
Anno di pubblicazione: 2018
Prezzo copertina: 19,50 €
Nel 1530 un giovane si reca in una villa nella campagna modenese per incontrare la vedova di Aldo Manuzio, il famoso stampatore veneziano, e mostrarle la biografia che ha scritto su di lui. Non sa che la storia vera è molto diversa dai toni epici del suo racconto. Da quando era approdato a Venezia nel 1489 con il proposito di realizzare raffinati volumi dei tesori della letteratura greca, Manuzio aveva dovuto affrontare difficoltà impensabili, come il furto dei manoscritti, le imposizioni commerciali del cinico Andrea Torresani – suocero nonché proprietario della stamperia – e la censura dei potenti. Le edizioni con testo originale a fronte, il corsivo, il libro tascabile, innovazioni per le quali Manuzio sarebbe stato ricordato per sempre, erano frutto di compromessi, trucchi, debiti, e lui per realizzarle si era dovuto difendere da attacchi e boicottaggi. Lo stampatore di Venezia racconta gli aspetti più passionali e intimi di Aldo Manuzio, la sua devozione per la cultura classica e il suo cerebrale epicureismo. E racconta gli esordi dell’editoria all’epoca dei Medici, di Savonarola, Tiziano, Pico della Mirandola, Erasmo da Rotterdam: un momento storico di crisi e cambiamento nel quale sono riconoscibili le sfide che ancora oggi l’editoria moderna si trova a fronteggiare.
Titolo: L'ultima scelta
Autore: Leonardo Gori
Editore: TEA
Pagine: 304
Anno di pubblicazione: 2018
Prezzo copertina: 15,00 €
Il colonnello Arcieri, a fine carriera, incontra a Roma il maggiore Bertini, che lo coinvolge in un'ultima operazione: una fonte americana della CIA vuole vendergli delle informazioni che gli possono servire per far saltare i cosiddetti «deviati» dei Servizi, ma intende trattare solo con Arcieri, che accetta e viene condotto in una villa toscana semiabbandonata dove una sua vecchia conoscenza, Nanette, gestisce un pensionato per studentesse straniere a Firenze. Alla villa vengono organizzati gli incontri con la fonte, l'agente Zero, che svela subito di essere appoggiato anche dagli israeliani, nella persona di Elena Contini, l'amore della vita di Arcieri, che fa leva sul loro passato mettendolo in crisi. L'informazione importante che Zero vuole vendere a Bertini, affinché abbia la meglio sui deviati, è il progetto di rapimento di un politico di primissimo piano. Arcieri inizialmente non vuole partecipare all'azione che dovrebbe incastrare i deviati, ma alla fine si fa convincere, lasciandosi coinvolgere in una vicenda dove tutti conducono un doppio gioco, e dove è sempre più difficile fidarsi davvero di qualcuno.
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