Recensione: Il club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey, di Mary Ann Shaffer e Annie Barrows
Titolo: Il club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey
Autore: Mary Ann Shaffer, Annie Barrows
Editore: Astoria
Pagine: 292
Anno di pubblicazione: 2017
Prezzo copertina: 17,00 €
Recensione a cura di Marika Bovenzi
Londra, 1946. Juliet Ashton, giornalista e scrittrice di punta londinese, viaggia tra diverse città inglesi per presentare il suo ultimo libro, quando accade una cosa destinata a cambiarle la vita: riceve una lettera proveniente dall’isola di Guernsey, da parte di un certo Dawsey Adams. Quest’ultimo le spiega che essendo entrato in possesso di un suo vecchio libro (venduto dalla stessa tempo prima), vorrebbe sapere
il nome di una libreria londinese, visto che nella sua isola non ve ne sono più.
Tra le varie righe inoltre, menziona il Club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey di cui fa parte. Questo incuriosisce Juliet a tal punto da chiedere allo sconosciuto maggiori informazioni e contatti con gli altri membri del gruppo. Inizia così uno scambio epistolare oltremare in cui i membri del club cominciano a raccontare le loro storie personali, le tradizioni locali, le difficoltà della seconda guerra mondiale, l’occupazione tedesca dell’isola e la felicità della fine delle guerre. Juliet rimane talmente affascinata e colpita dai loro racconti che decide di scrivere un libro sull’isola, sul club e sul periodo di occupazione.
Lo scritto ha uno stile sobrio e semplice ed un linguaggio diretto. Per quanto riguarda i personaggi, sono delle figure completamente contrapposte: da un lato troviamo la disciplinata e inglese Juliet che, grazie alla sua penna, vive di fantasia e viaggi; dall’altro, un gruppo di contadini di Guernsey con le loro esistenze semplici e curiose; c’è chi fa l’allevatore di maiali, chi la vedova, chi la cuoca, chi semplicemente si limita a sognare altri mondi dal piccolo angolo di terra. Personalmente, credo che la particolarità del romanzo risieda proprio nelle epistole: pagine pregne di parole da cui si evince un amore sconfinato per la propria terra quasi incontaminata; per la letteratura; per i libri e la conoscenza racchiusa all’interno di essi; per l’editoria; per le librerie e per tutto ciò che possa far sognare una piccola isola. Le autrici di questo romanzo, a mio avviso, cercano di dimostrare al lettore come i libri, la cultura e la letteratura possano avvicinare due mondi completamente opposti e custodi di esistenze differenti. Consigliato!
Nel 2018, uscirà per il grande schermo il film omonimo diretto da Mike Newell con un cast formato da Lily James, Michiel Huisman, Jessica Brown Findlay e Matthew Goode.
Autore: Mary Ann Shaffer, Annie Barrows
Editore: Astoria
Pagine: 292
Anno di pubblicazione: 2017
Prezzo copertina: 17,00 €
Recensione a cura di Marika Bovenzi
Londra, 1946. Juliet Ashton, giornalista e scrittrice di punta londinese, viaggia tra diverse città inglesi per presentare il suo ultimo libro, quando accade una cosa destinata a cambiarle la vita: riceve una lettera proveniente dall’isola di Guernsey, da parte di un certo Dawsey Adams. Quest’ultimo le spiega che essendo entrato in possesso di un suo vecchio libro (venduto dalla stessa tempo prima), vorrebbe sapere
il nome di una libreria londinese, visto che nella sua isola non ve ne sono più.
Tra le varie righe inoltre, menziona il Club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey di cui fa parte. Questo incuriosisce Juliet a tal punto da chiedere allo sconosciuto maggiori informazioni e contatti con gli altri membri del gruppo. Inizia così uno scambio epistolare oltremare in cui i membri del club cominciano a raccontare le loro storie personali, le tradizioni locali, le difficoltà della seconda guerra mondiale, l’occupazione tedesca dell’isola e la felicità della fine delle guerre. Juliet rimane talmente affascinata e colpita dai loro racconti che decide di scrivere un libro sull’isola, sul club e sul periodo di occupazione.
Lo scritto ha uno stile sobrio e semplice ed un linguaggio diretto. Per quanto riguarda i personaggi, sono delle figure completamente contrapposte: da un lato troviamo la disciplinata e inglese Juliet che, grazie alla sua penna, vive di fantasia e viaggi; dall’altro, un gruppo di contadini di Guernsey con le loro esistenze semplici e curiose; c’è chi fa l’allevatore di maiali, chi la vedova, chi la cuoca, chi semplicemente si limita a sognare altri mondi dal piccolo angolo di terra. Personalmente, credo che la particolarità del romanzo risieda proprio nelle epistole: pagine pregne di parole da cui si evince un amore sconfinato per la propria terra quasi incontaminata; per la letteratura; per i libri e la conoscenza racchiusa all’interno di essi; per l’editoria; per le librerie e per tutto ciò che possa far sognare una piccola isola. Le autrici di questo romanzo, a mio avviso, cercano di dimostrare al lettore come i libri, la cultura e la letteratura possano avvicinare due mondi completamente opposti e custodi di esistenze differenti. Consigliato!
Nel 2018, uscirà per il grande schermo il film omonimo diretto da Mike Newell con un cast formato da Lily James, Michiel Huisman, Jessica Brown Findlay e Matthew Goode.
LE AUTRICI
Mary Ann Shaffer, nata nel 1934 in West Virginia, è stata libraia, bibliotecaria ed editor di una casa editrice. Ma il suo sogno era quello di scrivere un libro. Cominciò a interessarsi a Guernsey alla fine degli anni settanta, quando rimase bloccata a lungo nell’aeroporto dell’isola a causa di una densissima nebbia. Quando, anni dopo, spinta dal Club del libro di cui faceva parte, finalmente si decise a scrivere un romanzo, Guernsey le tornò subito alla mente. Purtroppo, mentre lo stava terminando, si ammalò gravemente e chiese alla nipote, Annie Barrows, di aiutarla. Shaffer morì nel 2008, poco prima dell’uscita del libro, ma sapendo che sarebbe stato pubblicato in altri dieci Paesi (che poi diventarono 37). Annie Barrows è autrice di libri per bambini, in particolare della serie Ivy and Bean.
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