Recensione: La poesia dell'anima, di Patrisha Mar. Il libro perfetto per San Valentino

Titolo: La poesia dell'anima
Autore: 
Patrisha Mar
Editore: Newton Comtpon
Pagine: 240
Anno di pubblicazione: 2018
Prezzo ebook: 0,99 €


Recensione a cura di Marika Bovenzi

Al mondo esistono anime destinate e meravigliose capaci di compiere giri immensi e lunghissimi pur di ricongiungersi all’altra perfetta metà. Anime che con una delicatezza disarmante ed una bellezza pura e semplice piombano nella vita di un individuo, avvolgendola, illuminandola e guidandola. E difronte ad essenze così disarmanti e genuine è impossibile non capitombolare e chiedersi come sotto uno stesso cielo esistano persone così belle. Ogni tanto però, complice il destino o qualche
strano e benevolo meccanismo in atto nel nostro grande universo, due anime si incontrano, si sfiorano, si accettano senza mezze misure, si amano nel modo più profondo e toccante. Ed è proprio quello che accade a Giulio ed Anna, due esistenze solitarie che nonostante le perdite subite, le difficoltà e l’amarezza, si sono rialzati, si sono fatti carico del peso emotivo e fisico, e si sono erti contro gli uragani che la vita ha seminato sul loro cammino. È così che Ancona, città italiana per eccellenza, diventa la perfetta cornice per una storia destinata a divampare e a superare qualsiasi divergenza.

Protagonista è Giulio Dante, un meccanico che dopo la dolorosa perdita dei genitori, è diventato padre e fratello di Tommaso, un ragazzo con la sindrome di Down. Le sue giornate trascorrono tra l’officina, la costante apprensione per il fratello, e sporadiche storielle occasionali, in cui non prova nulla. E proprio una di queste sue avventure, la magnetica ed esuberante Dafne, gli presenterà la sua amica Anna Prete, una ragazza timida e introversa che si è rimboccata presto le maniche per aiutare la sua famiglia; e dunque il lavoro di segretaria nell’officina di Giulio non può che essere una benedizione, nonostante ne sappia poco di economia, conti e numeri. L’unica cosa che accomuna entrambi è il non essersi mai innamorati di nessuno, e il non aver provato un forte sentimento verso qualcun altro. I giorni si rincorrono, le settimane passano e la disarmante e infinita dolcezza di Anna e i suoi sorrisi colmi di luminosità, cominciano a rischiarare non solo l’ambiente di lavoro, ma anche il cuore di Giulio, smontando mattone dopo mattone le barriere dietro cui si era rifugiato in tutti gli anni trascorsi a dover crescere velocemente per dare a Tommaso una vita confortevole o perlomeno semplificata. Anna riuscirà così ad aprire quei cassetti chiusi col lucchetto in cui Giulio per anni ha nascosto un animo sensibile, romantico e buono. Un animo talmente bello quanto i versi di una poesia...

Patrisha Mar con uno stile particolare e accattivante ci parla dell’amore nelle più svariate forme: quello romantico e puro; quello fraterno e incommensurabile; quello platonico e sincero. I personaggi rappresentano il vero cuore del romanzo: sono fatti di carne ed ossa, dolori e gioie, vittorie e sconfitte, forza e fragilità, lacrime e sorrisi. Da un lato abbiamo Giulio, un ragazzo accorto, premuroso e protettivo che senza esitazioni si è preso cura di suo fratello Tommaso, lottando per lui, lavorando per lui, e rendendo le loro vite meno complicate possibili. La sua figura ha degli atteggiamenti paterni, ma è caratterizzata da quella complicità che solo un fratello potrebbe dimostrare. A mio avviso, attraverso il suo personaggio, l’autrice ci rende partecipi di tutte le apprensioni, le preoccupazioni, i mille pensieri che affollano la mente dei familiari delle persone con sindrome di Down: come posso renderlo felice? Come posso rendere questo mondo più sicuro? Come posso far si che la spietatezza del mondo non lo ferisca? 

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A questi dilemmi, più che leciti, Patrisha Mar risponde attraverso un personaggio bellissimo e indimenticabile: Tommaso. Un ragazzo differente dagli altri solo per l’infinita sensibilità, la profonda dolcezza e la commovente tenerezza che lo spingono a preoccuparsi per un fratello che ha dedicato la sua vita a lui e al suo benessere. Tommaso è uno scudo in carne ed ossa contro quei pregiudizi ancora radicati in una società all’avanguardia. Quegli stereotipi che dipingono le persone affette da sindrome di Down come diversi, incapaci di vivere una vita normale, e a cui manca qualcosa. Il suo personaggio, in tal senso, è qualcosa di esemplare: colto, innamorato della vita e delle persone, gentile e rispettoso dei sentimenti altrui. Per quanto riguarda la fazione femminile invece, troviamo un animo delicato, generoso e altruista che si incarna in Anna, una ragazza che nonostante le brutture della vita, i sogni chiusi a chiave e le fatiche di un’esistenza travagliata, ha ancora quella comprensione e quel tocco amorevole tipici di una persona buona. Un’ ulteriore cosa su cui porre l’accento è la storia d’amore tra i due protagonisti: dapprima un sentimento timido e impacciato, sussurrato e quasi intimorito dalle ferite di una vita; poi qualcosa di desiderato, agognato e ricercato; ed infine un amore forte, divampato e inarrestabile.

In conclusione, La poesia dell’anima è un romanzo pregno di significati nascosti, che in primo piano pone il rispetto per la vita umana, l’importanza delle emozioni e l’obsolescenza dei pregiudizi.


L'AUTRICE
Patrisha Mar vive ad Ancona con il marito e la figlia. Le sue grandi passioni sono da sempre la scrittura e la lettura. Non esce di casa senza un libro nella borsa. Adora la pizza, la cioccolata fondente, Superman, i period drama, i drama coreani e le commedie romantiche americane. La Newton Compton ha pubblicato La mia eccezione sei tu, Ti ho incontrato quasi per caso, Apri i tuoi occhi e Il tempo delle seconde possibilità.

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