Libri che diventano film: seconda parte del 2018

Malati di sesso, Marina Marchetti (De Agostini)

Cosa possono avere in comune un autore comico televisivo di modestissimo successo e una bella e affermata mental coach? Semplice: il sesso. A lui, Giacomo, le donne piacciono davvero tutte e davvero troppo; lei, Giovanna, non è capace di dire di no e finisce per concedersi anche a chi non la merita. E se dietro l'irrefrenabile compulsione sessuale di entrambi si nascondesse un disperato bisogno d'amore? Giacomo e Giovanna si incontrano nello studio di uno psicanalista e, in cerca di una soluzione al problema che li accomuna, finiranno travolti da una girandola di disavventure che li porterà in giro per l'Italia nelle situazioni più disparate, bizzarre e irresistibili. La loro storia si intreccia con le vicende degli amici del cuore,
il giocatore incallito Livio e l'animalista Eleonora.

Malati di sesso, regia di Claudio Cicconetti. Al cinema dal 7 giugno.

 
 
La stanza delle meraviglie, Brian Selznick (Mondadori)

Ben e Rose hanno un sogno in comune: avere una vita completamente diversa da quella che si ritrovano. Ben vorrebbe riunirsi al padre che non ha mai incontrato. Rose colleziona articoli di giornale e foto di una misteriosa attrice che sogna di conoscere. Quando entrambi trovano un pezzettino di puzzle che potrebbe aiutarli a ricostruire il quadro delle loro vite, partono alla ricerca di quello che hanno perso. Due storie lontane cinquant'anni, una raccontata in parole, l'altra in immagini, procedono parallele per poi incontrarsi in maniera inaspettata, in un gioco di simmetrie.

La stanza delle meraviglie, regia di Todd Haynes con Oakes Fegley, Millicent Simmonds, Michelle Williams, Julianne Moore. Al cinema dal 14 giugno.


Macbeth, William Shakespeare (Garzanti)

Come i grandi criminali, Macbeth è al di là dell'odio. Ha il potere di lusinga, d'inganno, di sommovimento e di fascino della dea Persuasione; è uomo di egoismo, di passione, di vanità, di desiderio: facendo leva sulla sua smodata tracotanza il fato lo ha sollevato sul palco tragico dei re, ma solo per trarlo in inganno, per dargli la vittoria e poi togliergli subito tutto. Simbolo della condizione umana, Macbeth è inumano e troppo umano, un essere pieno della malinconia dell'età non più guidata dagli dei e della delusione dell'uomo d'azione che raggiunge i suoi traguardi e ne vede il vuoto, il prezzo esoso, e coglie una delle tante facce del vero: la vita come assurdo. Introduzione, prefazione, traduzione e note di Nemi D'Agostino.

Macbeth neo film opera, regia di Daniele Campea. Al cinema dal 14 giugno


Ogni giorno, David Levithan (Rizzoli)

Da quando è nato, A si risveglia ogni giorno in un corpo diverso. Per ventiquattr'ore abita il corpo di un suo coetaneo, che poi è costretto ad abbandonare quando il giorno finisce. Affezionarsi alle esistenze che sfiora è un lusso che non può permettersi, influenzarle un peccato di cui non vuole macchiarsi. Quando però conosce Rhiannon, chiudere gli occhi e riprendere il cammino da nomade è impossibile: per la prima volta innamorato, A cerca di stabilire un contatto, di spiegare la sua maledizione, fino a convincere Rhiannon che è tutto vero, che quello che ogni giorno si presenta da lei è la stessa persona, anche se in un corpo diverso. Rhiannon s'innamora a sua volta dell'anima di A, ma dimenticare il suo involucro è difficile, e pian piano la relazione con i mille volti di A si fa più delicata di un vetro sottile. Nel disperato tentativo di non perderla, A tradisce le sue regole, inizia a lasciare nelle esistenze quotidiane tracce e strascichi del suo passaggio, e qualcuno se ne accorge...

Ogni giorno, regia di Michael Sucsy. Al cinema dal 14 giugno.


Odissea, Omero (Rizzoli)

Dalla fuga dall'isola incantata di Calipso fino al commovente arrivo a Itaca e alla sanguinosa strage dei Proci, la vicenda narrata nell'Odissea si snoda in quarantuno giorni. E questo lungo viaggio, certo il più famoso della nostra letteratura, è divenuto per noi l'archetipo universale del viaggio di scoperta e di ritorno alle origini. Ulisse, l'eroe solitario "ricco d'astuzie", affronta avventure incredibili, posti fantastici, mostri orribili, maghe incantatrici ed esseri sovrumani; dal gigante Polifemo alla tenebrosa discesa agli Inferi o all'inquietante accoglienza della maga Circe, ogni tappa del suo lungo vagare è diventata per tutti noi un simbolo indimenticabile.

Ulysses: A Dark Odysses, regia di Federico Alotto. Al cinema dal 14 giugno.


PapillonHenri Charrière (Mondadori)

Accusato di un omicidio che non ha commesso, Henri Charrière, detto Papillon per la farfalla tatuata sul torace, venticinquenne, viene condannato all'ergastolo. Non fa tragedie, non denuncia nessuno. Non ricorre neppure in appello. La sua sola speranza è la fuga. Quello che sembra avere tutte le caratteristiche di un fantasioso romanzo d'avventura è invece una straordinaria storia vera: le vicende narrate dall'autore e protagonista sono in realtà ricordi di trent'anni trascorsi nelle peggiori galere del mondo, tra la Caienna e l'Isola del Diavolo, dove il sole brucia tutto e l'oceano si perde all'orizzonte. Anni consumati nella fatica di sopravvivere e in tentativi di fuga sempre più rocamboleschi.

Papillon, regia di Michael Noer con Charlie Hunnam, Rami Malek, Tommy Flanagan. Al cinema dal 27 giugno.


L'incredibile viaggio del fachiro che restò chiuso in un armadio Ikea, Romain Puértolas (Einaudi)

Ajatashatru Lavash Patel, un indiano di professione fachiro che vive di espedienti e trucchi da quattro soldi, si sveglia un mattino e decide che è giunto il momento di comprare un nuovo letto di chiodi. Apre il giornale e trova una promozione davvero vantaggiosa: un letto di chiodi (ben 15000 per l'esattezza) in offerta a 99,99 euro. Un prezzo incredibilmente conveniente, specie se si ha l'intenzione di pagarlo con una banconota falsa. Il mobile è firmato Ikea e si trova soltanto nei punti vendita di Parigi. Ajatashatru si agghinda per l'occasione indossando uno sgargiante abito di seta lucida (con cravatta), mette il suo turbante migliore e parte con destinazione Parigi Charles de Gaulle. All'aeroporto sale su un taxi guidato dallo scaltro gitano Gustave che tenta di truffarlo, per restare però a sua volta truffato, e arriva all'Ikea. Incantato dalla sapienza espositiva del megastore svedese, e dalla magia infinita delle sue porte scorrevoli, Ajatashatru decide di prendersela comoda e trascorrere la notte a curiosare, ma l'arrivo di una squadra di commessi lo costringe a nascondersi dentro un armadio. Peccato che al mattino proprio quell'armadio debba essere imballato e spedito in Inghilterra. Per il candido fachiro è l'inizio di un'avventura fatta di incontri surreali - dalla bellissima attrice Sophie Marciò al saggio clandestino Wiraj -, inseguimenti, fughe e inimmaginabili peripezie che lo porteranno in giro per l'Europa e il Nord Africa.

L'incredibile viaggio del fachiro, regia di Ken Scott con Bérénice Bejo, Dhanush, Erin Moriarty. Al cinema dal 4 luglio.


Stronger. Il coraggio ci definisce, di Jeff Bauman e Bret Witter (Piemme)

«Ci vediamo al traguardo» dissi a Erin mentre passava davanti a me. «Ci sarò» annuì lei. In quel momento mi sembrò una cosa banale, la più normale del mondo. Suppongo che sia sempre così, prima che la sfortuna, o il caso, ti cambino la vita. Il 15 aprile 2013 Jeff si trova a Boston, al traguardo della Maratona, una delle più importanti del mondo. Sta aspettando la sua fidanzata, Erin, che partecipa alla gara. Dopo mesi di incertezza, è lì per dimostrarle che tiene a lei e che vuole fare sul serio. Sono gli ultimi istanti di una vita normale, prima che si scateni l'inferno. Per un attimo Jeff perde i sensi. Quando riapre gli occhi, capisce che è esplosa una bomba e lui ha visto da vicino l'attentatore. E che le sue gambe non ci sono più. A 27 anni deve ricominciare da capo. Niente è facile, dopo. Riprendersi dal trauma, imparare di nuovo a camminare, gestire il peso della notorietà. Eppure, la sua non è una storia di disperazione. È una storia di resilienza e ottimismo, la storia di un ragazzo che non si piega al destino, ma decide di affrontarlo a testa alta. È insieme anche la storia di un grande amore, quello della sua ragazza che lo ha salvato nei momenti bui della riabilitazione. Jeff è la prova che proprio nelle avversità più grandi, si può scoprire di essere più forti di quanto non si sia mai sospettato. E che in coppia la forza non raddoppia, ma si moltiplica all'infinito.

Stronger - Io sono più forte, regia di David Gordon Green con Jake Gyllenhaal e Tatiana Maslany. Al cinema dal 4 luglio.


Horse Soldiers: The Extraordinary Story of a Band of U.S. Soldiers Who Rode to Victory in Afghanistan, Doug Stanton

Tutti sappiamo cosa è successo in quella terribile mattina dell'11 settembre 2001 ma quasi nessuno conosce gli eventi straordinari che si sono svolti poco dopo. L'unità speciale Alpha 595 guidata dal Capitano Mitch Nelson parte volontariamente per l'Afghanistan all'indomani degli attentati alle Torri Gemelle.12 uomini in missione nella terra più pericolosa del mondo devono affrontare 50.000 talebani, combattendo contro carrarmati e lanciarazzi in un territorio controllato dai fondamentalisti. Per sopravvivere una sola possibilità: vincere.

12 Soldiers, diretto da Nicolai Fuglsig con Chris Hemsworth, Michael Shannon, Michael Peña. Al cinema dall'11 luglio.


Backstabbing for Beginners: My Crash Course in International Diplomacy, Michael Soussan.

Il film racconta la storia di Michael, un giovane idealista che ottiene il lavoro dei suoi sogni alle Nazioni Unite come coordinatore del programma "Oil for Food". Il giovane viene coinvolto nel mercato petrolifero del dopoguerra iracheno. Michael cercherà quindi risposte nell'uomo di cui più si fida, Pasha, un esperto diplomatico nonché suo capo. Più cose apprenderà e più il sospetto di una cospirazione prenderà piede nella sua mente. L'unica via di uscita sarà quella di raccontare tutto, mettendo a rischio la sua esistenza, la sua carriera e la vita della donna che ama.

Giochi di potere, regia di Per Fly con Theo James, Ben Kingsley e Jacqueline Bisset. Al cinema dall'11 luglio.


Dark Hall, Lois Duncan (Mondadori)

Come sentinelle schierate a protezione di quello che c'è oltre, alberi scuri, strani e selvaggi circondano Blackwood, un esclusivo collegio femminile, e lo separano dal resto del mondo. Non appena la giovane studentessa Kit Gordy ne oltrepassa l'alto cancello d'ingresso, la sensazione di essere sferzata da un vento gelido la fa rabbrividire. Ad accrescere il disagio è lo sguardo duro e perforante della preside, Madame Duret, e l'esiguo numero delle altre studentesse. Perché sono state selezionate così poche ragazze, tra loro molto diverse? Che cosa le accomuna? E cosa significano le notti turbate da strani sogni e il talento tanto straordinario quanto inspiegabile che ciascuna di loro inizia a mostrare? Indizi riguardanti il passato che avvolge la residenza gettano una luce inquietante sui diversi avvenimenti, e ben presto la scuola così esclusiva diventerà un'orribile prigione.

Dark Hall, regia di Rodrigo Cortés con Uma Thurman, AnnaSophia Robb, Isabelle Fuhrman. Al cinema dal 1 agosto.


La dama numero tredici, José C. Somoza (Frassinelli)

Salomon Rulfo, professore di letteratura e grande amante della poesia non ne può più. Notte dopo notte è sconvolto da un incubo terribile: una casa sconosciuta, strani personaggi che non riconosce, atti indecifrabili, sangue ovunque e una donna disperata che gli chiede aiuto chiamandolo per nome. Per andare a fondo della questione, il professor Rulfo, affiancato dal Dottor Ballesteros e dal suo emblematico aiutante, scoprirà che l'incubo non è solo un sogno.

La settima musa, regia di Jaume Balagueró. Al cinema dal 2 agosto.



Shark. Il primo squalo, Steve Alten (Mondadori)


Jonas Taylor è un pilota di sommergibili militari, il migliore nel suo campo. La sua missione è quella di immergersi nella Fossa delle Marianne, uno dei luoghi più profondi e misteriosi del Pacifico, ed esplorarla. Ed è qui, a undici chilometri di profondità, che Jonas si trova faccia a faccia con il più terribile predatore degli abissi: il Carcharodon megalodon. Un mostro lungo diciotto metri considerato il cugino preistorico del Grande Squalo Bianco. Un animale che, stando ai più rinomati studi, sarebbe scomparso dalla faccia della terra milioni di anni fa. Grazie a una manovra di emergenza estremamente rischiosa, Jonas riesce a risalire in superficie ma purtroppo due scienziati a bordo del sommergibile perdono la vita e la sua carriera è rovinata per sempre. La Marina archivia il caso sostenendo che Jonas è stato vittima di una forma di allucinazione. Sono passati sette anni da quel giorno e Jonas non ha mai smesso di cercare di dimostrare che quella creatura mostruosa non era il frutto della sua immaginazione. È diventato un paleobiologo nel frattempo ed è fermamente convinto che il megalodonte si nasconda sul fondo della fossa in una zona di corrente calda a sua volta sovrastata da undici chilometri di acqua gelida. Quando finalmente gli si presenta l'occasione di reimmergersi in quella zona dell'oceano, Jonas è certo di tornare in superficie con una prova inconfutabile dell'esistenza del mostro: uno dei giganteschi denti del megalodonte. Ma la presenza dell'uomo in quel territorio inesplorato rompe un equilibrio secolare. Uno dei megalodonti riesce a fuggire dal suo Purgatorio pronto a riconquistare il suo posto in cima alla catena alimentare. E Jonas è l'unica persona che è in grado di fermarlo.

Shark - Il primo squalo, con Jason Statham e Li Bingbing. Al cinema dal 9 agosto.


The darkest minds, Alexandra Bracken (Sperling & Kupfer)

Quando un gruppo di ragazzi sviluppa misteriosamente nuove abilità, dichiarati una minaccia dal governo vengono detenuti. Il sedicenne Ruby, uno tra i più potenti, sfugge dal suo campo e si unisce a un altro team di in fuga, in cerca di un rifugio sicuro. Presto questa nuova famiglia si rende conto che, in un mondo in cui gli adulti al potere li hanno traditi, scappare non sarà sufficiente ma dovranno lanciarsi in una agguerrita resistenza, usando i loro poteri, per riprendere il controllo del proprio futuro.

Darkest Minds, regia di Jennifer Yuh con Amandla Stenberg e Harris Dickinson. Al cinema dal 14 agosto.



Asiatici ricchi da pazzi, Kevin Kwan (Mondadori)

Quando la newyorkese Rachel Chu accetta di conoscere la famiglia del fidanzato Nicholas Young, con la scusa di accompagnarlo a un matrimonio a Singapore, certo non si immagina che Nick è lo scapolo d'oro del mondo asiatico. Che la sua casa di famiglia sembra un castello uscito dalle favole e che probabilmente nel corso della sua vita lui ha preso più jet privati che taxi. Non ha idea che sta per partecipare al matrimonio dell'anno, a un evento senza precedenti, con il Cirque du Soleil e i Piccoli cantori di Vienna ad aprire le danze, abiti disegnati ad hoc da Valentino e una silenziosa gara a chi è il più ricco fatta a suon di regali di nozze che nessuno in Occidente potrebbe mai permettersi. E sicuramente non può arrivare a pensare che la madre del fidanzato le ha messo un detective privato alle calcagna perché sicuramente lei non è all'altezza del figlio, l'uomo più ricco di tutta l'Asia. Un po' Dallas, un po' Orgoglio e pregiudizio, Asiatici ricchi da pazzi è una commedia sfavillante, un viaggio nel jet set dei veri ricchi. Un racconto esilarante su cosa significhi essere asiatici, giovani, innamorati e pieni di soldi ben oltre l'immaginabile.

Crazy & Rich, regia di Jon M. Chu. Al cinema dal 16 agosto.



Tulip Fever. La tentazione dei tulipani, Deborah Moggach (Sperling & Kupfer)

Amsterdam, 1636. La città è tutta fermento e opulenza: il commercio prospera, le arti fioriscono. Come uno specchio, i canali rimandano l'immagine delle dimore più belle, tra cui quella di Cornelis Sandvoort, dove ora tutto è silenzioso e immobile: il ricco mercante e la sua giovanissima consorte, Sophia, stanno posando per il ritratto che li renderà immortali. Insieme a loro, nel dipinto, un vaso di tulipani: i fiori che, secondi soltanto alla sua bellissima moglie, sono la più grande passione di Cornelis. Così come di tutta l'Olanda, che sembra preda di una follia collettiva: i bulbi di tulipano valgono una fortuna, e c'è chi è disposto a ricorrere a ogni mezzo, lecito o illecito, pur di possedere quelli più pregiati. È Jan van Loos, uno degli artisti più promettenti del momento, a fissare su tela quella scena, che dovrà trasmettere per sempre magnificenza e armonia. Ma il suo occhio, attento ai minimi dettagli, sa penetrare l'apparenza e cogliere l'essenza più profonda. Il fuoco sotto la cenere, l'irrequietezza dietro l'obbedienza. Sarà per questo che, ogni volta che il suo sguardo indugia un istante in più su Sophia, il cuore della ragazza perde un battito. Giorno dopo giorno, tra il pittore e la sposa del mercante si instaura un dialogo muto, fatto di sorrisi furtivi e occhiate rubate. E mentre il ritratto prende forma, fuori dalla cornice prende vita una passione bruciante. Capace di consumare tutto ciò che incontra sul suo cammino, in una spirale inarrestabile di desiderio e inganno, sogno e illusione. Deborah Moggach ci immerge in un'epoca affascinante, un mondo brulicante di vita vera, un amore fatale.

La ragazza dei tulipani, regia di Justin Chadwick con Alicia Vikander, Dane DeHaan, Judi Dench, Christoph Waltz, Jack O'Connell, Matthew Morrison, Cara Delevingne e Zach Galifianaki. Al cinema dal 6 settembre.


Don't worry, John Callahan (Garzanti)

John Callahan ha una grande bramosia di vivere, un talent per le battute colorite e un grosso problema di alcolismo. In una notte in cui sia lui sia il suo compagno di bevute sono in auto subiscono un grave incidente che lo costringe su una sedia a rotelle e gli consente di scrivere solo unendo entrambe le mani. L'ultima cosa a cui pensa è smettere di bere ma quando, seppur recalcitrante, entra in un gruppo di recupero per alcolisti, scopre di avere un dono nel disegnare vignette capaci di provocare sia risate sia reazioni sdegnate.

Don't worry, regia di Gus Van Sant con Joaquin Phoenix, Rooney Mara, Jonah Hill, Jack Black. Al cinema dal 6 settembre.


Ride. La stanza chiusa, Adriano Barone (Mondadori)

Joe è addetto alle pulizie in università, un lavoro routinario, assolutamente perfetto per lui, che di tempeste ne attraversa già abbastanza a casa, tra una moglie che lo sopporta a malapena, una figlia che con lui ha chiuso ogni rapporto, e una secondo-genita svanita nel nulla. E così, quando d’improvviso viene licenziato, Joe è costret-to ad accettare un lavoro nebuloso, alle dipendenze dell’ancor più misteriosa Black Babylon. Joe non lo sa, ma sarà presto coinvolto in una strana gara di sopravvivenza, che lo costringerà a mettere in discussione i suoi principi morali, ma che inaspettatamente lo sospingerà vicino come mai è stato all’amata figlia scomparsa…

Ride, un film di Jacopo Rondinelli con Lorenzo Richelmy e Ludovic Hughes. Al cinema dal 6 settembre.


La profezia dell'armadillo, Zerocalcare (Bao Publishing)

Cinque anni dopo l'uscita in libreria della versione "colore 8-bit", La profezia dell'armadillo di Zerocalcare, che nel frattempo ha venduto centomila copie, torna in libreria in questa bellissima Artist Edition. La storia torna al bianco e nero con retini grigi della versione originale autoprodotta, ma il volume è più grande, per far risaltare meglio i disegni, ed è preceduto da una storia inedita di dodici pagine, in bicromia, che ha l'intento di fare da raccordo tra questo classico di Zerocalcare e il suo prossimo libro, che uscirà alla fine del 2017.

La profezia dell'armadillo, diretto da Emanuele Scaringi con Simone Liberati e Valerio Aprea. Al cinema dal 13 settembre


Sei ancora qui, Daniel Waters (Sperling & Kupfer)

Veronica Calder, sedici anni, non ha sempre paura dei fantasmi. Ci sono momenti in cui quasi non le importa di vederli ovunque attorno a sé. Fanno parte della sua vita ormai, non può evitarli. È così dall'Evento, ovvero dal cataclisma che ha colpito gli Stati Uniti uccidendo milioni di persone. Da allora gli spiriti delle vittime sono dappertutto, abitano le città, in un'insolita e quotidiana convivenza con i sopravvissuti. Per alcuni, la loro presenza è a tratti persino confortante, un modo come un altro per avere i propri cari ancora accanto a sé. Tutti, più o meno, sembrano essere scesi a patti con questa nuova realtà, eppure qualcuno non si è rassegnato. Qualcuno che, distrutto dal dolore per un lutto al quale non riesce ad arrendersi, mette in moto un piano tanto ambizioso quanto terribile. Un piano che soltanto Veronica può fermare.

Sei ancora qui, diretto da Scott Speer con Bella Thorne. Al cinema dal 27 settembre.




Don Chisciotte della Mancha, Miguel de Cervantes (Newton Compton)

Nata dalla fantasia di Miguel de Cervantes, mentre era rinchiuso nel carcere di Siviglia, la storia del cavaliere errante e del suo fido scudiero Sancho Panza, che si svolge durante il regno di Filippo III di Spagna, ci induce a percorrere un itinerario al tempo stesso cavalleresco, etico, letterario, sociale e sentimentale. In una miscela dei generi narrativi in voga, Cervantes supera il canone letterario, la norma unitaria, l'esclusione di temi e realtà, per comporre un mondo in cui nulla di umano è estraneo alla sua sensibilità. Sfortunato e grande scrittore, Cervantes ha lavorato sul linguaggio componendo il primo romanzo moderno e al tempo stesso portando a maturità una lingua che si sarebbe poi diffusa oltremare, grazie alla vitalità che ha saputo darle il serrato dialogo tra il cavaliere e lo scudiero, eroi strampalati e umanissimi. Introduzione di Alessandra Riccio.

L'uomo che uccise Don Chisciotte, diretto da Terry Gilliam, con Adam Driver e Jonathan Pryce. Al cinema dal 27 settembre.

 
 
La libreria, Penelope Fitzgerald (Sellerio)
Florence Green è piccola di statura, asciutta, di aspetto «alquanto insignificante davanti e totalmente dietro»; è vedova, sola, e non più giovane. Vive in una piatta cittadina ventosa, circondata da paludi, affacciata su di un mare ostile, dove la vita è stagnante, e i fermenti del risveglio culturale dell'Inghilterra, che esploderanno di lì a poco - corre l'anno 1959 - sembrano ancora impensabili. Non ancora rassegnata a farsi da parte, Florence vuole mettere a frutto qualche suo risparmio e un'esperienza di impiegata nell'industria editoriale aprendo una piccola libreria, ma scopre a sue spese quanto la gente possa mostrarsi ostile verso qualsiasi cosa scuota il suo trantran - e questo malgrado l'inopinato, momentaneo successo di un romanzo piovutole dal cielo e intitolato Lolita.

La casa dei libri, diretto da Isabel Coixet con Emily Mortimer e Patricia Clarkson. Al cinema dal 27 settembre.

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The Wife: Vivere nell'ombra, Meg Wolitzer (Garzanti)

Su un volo di prima classe per Helsinki siedono, una accanto all’altro, Joan Castleman e suo marito Joe. Lui, scrittore di fama internazionale, sta per ricevere un prestigioso premio letterario, agognato per anni, e lei, come sempre, è al suo fianco. Ma in alta quota si può osservare il mondo da una prospettiva insolita e Joan, incapace di condividere la gioiosa trepidazione del marito, si scopre a soppesare ogni dettaglio del loro matrimonio. E a decidere come e quando lasciarlo. Per lei non è un passo facile, né una decisione presa a cuor leggero, ma una scelta ponderata che rimette in discussione un’esistenza intera. La sua. Sente che ormai non ha più senso aspettare. Ha passato troppo tempo a recitare il ruolo della moglie impeccabile, accomodante e mai contrariata. Sempre pronta a restare nell’ombra, lontano dai riflettori. Ad abdicare al proprio talento letterario per non oscurare la fama del marito. Disposta persino a chiudere un occhio sulle piccole trasgressioni di un uomo che ha fatto della propria realizzazione personale la sua unica ragione di vita. Ma ora, dopo più di quarant’anni in cui ha preferito restare in silenzio, Joan sa di dover trovare il coraggio per affrontare la verità e condividerla con il mondo. È il solo modo per ricominciare. Perché non esistono matrimoni perfetti, senza sbavature. Perché se dietro ogni grande uomo si nasconde una grande donna, dietro una vita di rinunce e disillusioni si nascondono segreti che, forse, è meglio restino tali.
 
The Wife - Vivere nell'ombra, con Glenn Close e Jonathan Pryce. Al cinema dal 4 ottobre.
 

La ballata di Adam Henry, Ian McEwan (Einaudi)

"Divino distacco, diabolica perspicacia": cosi si mormora negli ambienti giudiziari londinesi a proposito di Fiona Maye, giudice dell'Alta Corte britannica in servizio presso la litigiosa Sezione Famiglia. Sposata da trentacinque anni con lo stesso uomo e senza figli, il giudice Maye ha dedicato tutta la sua carriera alla composizione di dissidi sanguinosi spesso giocati nella carne di chi un tempo si è amato. Battaglie feroci per l'affidamento di figli non più condivisi, baruffe patrimoniali, esplosioni d'irrazionalità cui il giudice Maye oppone un paziente esercizio di misura e sobrietà nella convinzione di "poter restituire ragionevolezza a situazioni senza speranza". I casi su cui è chiamata a pronunciarsi popolano i giorni e ossessionano le notti di Fiona, calcandone la coscienza. Forse la rendono più sfuggente, distratta. Sarà dunque a questo che si deve l'oltraggiosa richiesta di suo marito Jack? "Ho bisogno di una bella storia passionale", un "ultimo giro" extraconiugale con la ventottenne Melanie, esperta di statistica. Umiliata, ferita, "abbandonata agli albori della vecchiaia", Fiona cerca rifugio, come d'abitudine, nel caso successivo. È quello di Adam Henry, violinista dilettante, poeta in erba, diciassette anni e nove mesi, troppo pochi per decidere autonomamente della propria vita o della propria morte. Adam è affetto da una forma aggressiva di leucemia che richiede trattamento immediato.

Il verdetto, regia di Richard Eyre con Emma Thompson, Stanley Tucci e Fionn Whitehead. Al cinema dal 18 ottobre.



LAbyrinth, Randall Sullivan

Russell Poole è un ex-detective che ha dedicato la sua vita al caso mai risolto sugli omicidi, a fine anni Novanta, delle due star del rap Tupac Shakur e The Notorious B.I.G. Vent'anni dopo riceve la visita di Jackson, un reporter dell'ABC che a sua volta legò a quel caso il suo unico momento di notorietà realizzando il documentario che gli valse un Emmy Award. I due conducono insieme una nuova indagine decisi a smascherare il coinvolgimento della corrotta polizia di Los Angeles.

City of Lies, regia di Brad Furman con Johnny Depp, Forest Whitaker e Toby Huss. Al cinema dal 22 novembre.



Zanna Bianca, Jack London (Mondadori)

Nel gelido e selvaggio Nord la vita non è facile, è lotta contro la fame, è uccidere per non essere ucciso. Lo sa bene Zanna Bianca, un lupo che, ancora cucciolo, si troverà a vivere in mezzo agli uomini. La convivenza insegnerà al lupo la dura legge dell'obbedienza agli uomini, tra scontri e maltrattamenti. Ma un sentimento nascerà nel cuore oscuro del lupo. Zanna Bianca, che sembra conoscere solo odio e diffidenza, rinuncerà ad essere lupo e si farà cane per amore del suo padrone buono e comprensivo. Una storia avventurosa e al tempo stesso commovente, un sogno di amicizia tra uomo e mondo degli animali.

Zanna Bianca, regia di Alexandre Espigares. Al cinema dall'11 ottobre.



Nessuno come noi, Luca Bianchini (Mondadori)

Torino, 1987. Vincenzo, per gli amici Vince, aspirante paninaro e aspirante diciassettenne, è innamorato di Caterina, detta Cate, la sua compagna di banco di terza liceo, che invece si innamora di tutti tranne che di lui. Senza rendersene conto, lei lo fa soffrire chiedendogli di continuo consigli amorosi sotto gli occhi perplessi di Spagna, la dark della scuola, capelli neri e lingua pungente. In classe Vince, Cate e Spagna vengono chiamati "Tre cuori in affitto", come il terzetto inseparabile della loro sit-com preferita. L'equilibrio di questo allegro trio viene stravolto, in pieno anno scolastico, dall'arrivo di Romeo Fioravanti, bello, viziato e un po' arrogante, che è stato già bocciato un anno e rischia di perderne un altro. Romeo sta per compiere diciotto anni, incarna il cliché degli anni Ottanta e crede di sapere tutto solo perché è di buona famiglia. Ma Vince e Cate, senza volerlo, metteranno in discussione le sue certezze. A vigilare su di loro ci sarà sempre Betty Bottone, l'appassionata insegnante di italiano, che li sgrida in francese e fa esercizi di danza moderna mentre spiega Dante. Anche lei cadrà nella trappola dell'adolescenza e inizierà un viaggio per il quale nessuno ti prepara mai abbastanza: quello dell'amore imprevisto, che fa battere il cuore anche quando "non dovrebbe". In un liceo statale dove si incontrano i ricchi della collina e i meno privilegiati della periferia torinese, Vince, Cate, Romeo e Spagna partiranno per un viaggio alla scoperta di se stessi senza avere a disposizione un computer o uno smartphone che gli indichi la via, chiedendo, andando a sbattere, scrivendosi bigliettini e pregando un telefono fisso perché suoni quando sono a casa. E, soprattutto, capendo quanto sia importante non avere paura delle proprie debolezze.

Nessuno come noi, diretto da Volfango De Biasi con Alessandro Preziosi e Sarah Felberbaum. Al cinema dal 18 ottobre.




Il libro della giungla, Rudyard Kipling (Newton Compton)

Il grande scrittore inglese Rudyard Kipling pone al centro del suo capolavoro la figura di un ragazzo: Mowgli, il "piccolo cucciolo nudo", il "ranocchio" di cui gli animali non riescono a sostenere lo sguardo. Vero e proprio antenato di Tarzan, Mowgli viene allevato da una coppia di lupi e intorno a lui si svolge la vita della lussureggiante e intricata foresta tropicale, la giungla, appunto, che diventa coprotagonista del racconto. Fra i tanti pericoli corsi e fra i diversi amici o nemici di Mowgli, spiccano indimenticabili creature come Shere Khan, la tigre, e Bagheera, la pantera nera, e soprattutto il meraviglioso racconto del duello all'ultimo sangue fra Rikki-tikki-tavi, la mangusta, e Nag, il cobra, episodio magistrale in cui Kipling sottrae gli animali all'immaginazione e li restituisce alla loro etologia. In questo volume: "II libro della giungla" e "II secondo libro della giungla". Introduzione di Giorgio Celli.

Mowgli, regia di Andy Serkis con Rohan Chand, Christian Bale, Cate Blanchett, Benedict Cumberbatch. Dal 2019 su Netflix


Disobbedienza, Naomi Alderman (Nottetempo)

Ronit, figlia del rabbino di una comunità ortodossa in un sobborgo di Londra, viene avvertita a New York, dove conduce da anni una vita poco ortodossa, della morte del padre. Torna a Londra e affronta la comunità che ha lasciato, tutto quello a cui ha disobbedito e a cui è ancora legata da vincoli profondi e ambigui. La comunità la respinge, mentre la sua amica Esti, divenuta moglie del cugino, la turba e la seduce; tutto la colpisce con la forza punitiva che l'obbedienza riserva a chi si ribella, a chi oppone la riflessione alla fede.

Disobedience, regia di Sebastian Lelio con Rachel McAdams, Rachel Weisz. Al cinema dal 25 ottobre.

The miseducation of Cameron Post, Emily M. Danforth (inedito in Italia)
La diseducazione di Cameron Post è ambientato in una cittadina del Montana, nel 1993. Quando viene sorpresa a baciarsi con una ragazza durante il ballo della scuola, la giovane Cameron Post viene spedita in un centro religioso, God's Promise, in cui una terapia di conversione dovrebbe "guarirla" dall'omosessualità. Insofferente alla disciplina e ai dubbi metodi del centro, Cameron stringe amicizia con altri ragazzi, finendo per creare una piccola e variopinta comunità capace di riaffermare con orgoglio la propria identità.

La diseducazione di Cameron Post, regia di Desiree Akhavan con Chloë Grace Moretz. Al cinema dal 25 ottobre.

 
Transit, Anna Seghers (inedito in Italia)
Il film in Concorso alla Berlinale 2018, tratto dall'omonimo romanzo di Anna Seghers, trascina lo spettatore in un labirinto di suggestioni, di piani narrativi, di connessioni tra lo scenario della Seconda guerra mondiale e il panorama politico attuale. Georg, in fuga dalla Germania nazista attraverso la Francia occupata, si rifugia a Marsiglia. E' in possesso dei documenti di uno scrittore tedesco che si è tolto la vita, di cui assume l'identità nel tentativo di procurarsi un visto per fuggire oltreoceano. Ma il destino lo porta ad incontrare Marie, moglie delle scrittore, che ignora la fine del marito e continua a cercalo. Georg si innamora della donna, ma nei giorni concitati che precedono la partenza, fino a che punto potrà spingersi per tenere nascosta la sua doppia identità?

La donna dello scrittore, regia di Christian Petzold. Al cinema dal 25 ottobre.


Quello che non uccide, David Lagercrantz (Marsilio)

Da qualche tempo "Millennium" non naviga in buone acque e Mikael Blomkvist, il giornalista duro e puro a capo della celebre rivista d'inchiesta, non sembra più godere della popolarità di una volta. Sono in molti a spingere per un cambio di gestione e lo stesso Mikael comincia a chiedersi se la sua visione del giornalismo, per quanto bella e giusta, possa ancora funzionare. Mai come ora, avrebbe bisogno di uno scoop capace di risollevare le sorti del giornale insieme all'immagine - e al morale - del suo direttore responsabile. In una notte di bufera autunnale, una telefonata inattesa sembra finalmente promettere qualche rivelazione succosa. Frans Balder, un'autorità mondiale nel campo dell'intelligenza artificiale, genio dell'informatica capace di far somigliare i computer a degli esseri umani, chiede di vederlo subito. Un invito che Mikael Blomkvist non può ignorare, tanto più che Balder è in contatto con una super hacker che gli sta molto a cuore. Lisbeth Salander, la ragazza col tatuaggio della quale da troppo tempo non ha più notizie, torna così a incrociare la sua strada, guidandolo in una nuova caccia ai cattivi che punta al cuore stesso dell'Nsa, il servizio segreto americano che si occupa della sicurezza nazionale. Ma è un bambino incapace di parlare eppure incredibilmente dotato per i numeri e il disegno a custodire dentro di sé l'elemento decisivo per mettere insieme tutti i pezzi di quella storia esplosiva che Millennium sta aspettando.

Quello che non uccide, regia di Fede Alvarez. Al cinema dal 31 ottobre.


Il mistero della casa del tempo, John Bellairs (De Agostini)

È una tiepida sera di fine estate quella in cui Lewis Barnavelt, dieci anni e una valigia consumata tra le mani, si ritrova davanti al cancello di una casa misteriosa. La sua nuova casa. Da quando i genitori sono morti in un terribile incidente d'auto, nulla è più stato come prima. Lewis si è lasciato tutto alle spalle e si è trasferito dall'altra parte del Paese. A casa dello zio Jonathan. Non l'ha mai conosciuto, ma quello che ha sentito dire di lui non gli piace per niente. Lo zio Jonathan è sempre stato il più eccentrico della famiglia, un fumatore incallito e un giocatore d'azzardo. E ora dovrà prendersi cura di lui. Ciò che aspetta Lewis però supera ogni immaginazione: una casa che nasconde passaggi segreti, sortilegi e illusioni, e uno zio che si dedica all'occultismo e alla magia insieme alla stravagante vicina. Lewis non riesce a credere ai propri occhi e comincia a cimentarsi con le arti magiche in prima persona. Almeno fino alla notte di Halloween. La notte in cui commette uno spaventoso errore, riportando in vita la crudele e potente strega che abitava nella casa prima dello zio. Serenna Izard. Serenna è tornata per un motivo: portare a termine un vecchio e diabolico piano. Molti anni prima, infatti, la donna aveva costruito insieme al marito un orologio stregato, capace di distruggere l'umanità intera, e lo aveva nascosto nelle mura della casa. Ora toccherà a Lewis trovare l'orologio e, forse, salvare il mondo.

Il mistero della casa del tempo, regia di Eli Roth con Cate Blanchett, Jack Black e Reneé Elise Goldsberry. Al cinema dal 31 ottobre.


First Man: Il primo uomoJames R. Hansen (Rizzoli)

"Sentii Buzz dire qualcosa sul contatto. Ma eravamo ancora sopra la coltre di sabbia, e non ero sicuro che avessimo davvero toccato. La spia poteva presentare un'anomalia e il mio istinto mi diceva di avvicinarmi ancora. Fu una questione di istanti. Il pericolo era di danneggiare il motore portandolo troppo vicino alla superficie lunare quando era ancora acceso. A ripensarci, la possibilità che qualcosa andasse storto esisteva..." Con queste parole preziose Neil Armstrong rievoca, soffermandosi su ogni singolo momento, l'epica impresa che, domenica 20 luglio 1969, fece di lui il primo uomo a mettere piede sulla Luna. Mentre milioni di persone sulla Terra lo seguivano ammutolite davanti al televisore per poi esplodere in un moto di gioia irripetibile, Neil compì quello che definì un piccolo passo per un uomo, un grande passo per l'umanità. Ma non si trattò di una missione priva di rischi e imprevisti – non si poteva ben prevedere la consistenza della superficie lunare, il carburante sarebbe bastato per soli 45 secondi dopo l'allunaggio... –, né fu un caso che sia stato proprio Armstrong a portarla a termine. Originario dell'Ohio ("the middle of nowhere"), Neil è uno di quegli eroi moderni che nascono solo negli States. Classe media, con un padre duro, fin da piccolo si appassiona alla meccanica degli aerei e presto viene arruolato come pilota nella guerra di Corea, dove si salva solo eiettandosi in volo. Al ritorno in patria entra nella NASA, ma la vita lo castiga: gli muore una figlia. Lui non molla ed è proprio il suo unico mix di passione ingegneristica per il volo, serietà, intransigenza e dedizione al grande sogno della missione sulla Luna a fargli meritare il ruolo di comandante della missione Apollo 11.           

Il primo uomo, regia di Damien Chazelle con Ryan Gosling. Al cinema dal 31 ottobre.

 

Lo schiaccianoci, Ernst T. Hoffmann (Donzelli)

Da dove viene quell'omino di legno dalla potente mandibola, capace di frantumare anche le noci più dure, che fa la sua comparsa ai piedi di uno scintillante abete la notte di Natale nella dimora di Marie e Fritz? E se improvvisamente quel congegno prendesse vita e ingaggiasse una battaglia a colpi di sciabola, a capo di un esercito di soldatini di piombo, tamburini e pupazzi di marzapane, contro il terribile e vendicativo re dei topi? Non smette di incantare la storia dello Schiaccianoci, uscita dalla penna di Hoffmann nel 1816 e divenuta presto un classico della fiaba di tutti i tempi. La sua fortuna si legò anche a quella di un indiscusso maestro dell'affabulazione, Alexandre Dumas, che nel 1845 seppe raccontarla da par suo. In questa edizione, che affianca le due versioni, il lettore potrà seguire le vicende dell'omino di legno, apprezzando la potenza visionaria che sostiene la narrazione di Hoffmann e lasciandosi catturare dalla piacevole scorrevolezza della prosa di Dumas. A sancire la popolarità dello Schiaccianoci fu proprio il padre dei "Tre moschettieri", alla cui versione è ispirato il celebre balletto musicato da Cajkovskij nel 1892. Da allora, la storia ha conosciuto innumerevoli reinterpretazioni, dalla danza al cinema ai cartoni animati - passando da Nureyev a Disney -, al punto che nessuno sembra più ricordare come tutto ebbe inizio.

Lo Schiaccianoci e i Quattro Regnidiretto da Lasse Hallström e Joe Johnston con Keira Knightley e Morgan Freeman. Al cinema dal 1 novembre.

 

Firing point, George Wallace e Don Keith 

La storia segue quello che accade al capitano di un sottomarino che collabora con i Navy SEAL per salvare il presidente russo, rapito da un generale ribelle.

Hunter Killer, regia di Donovan Marsh, con Gerard Butler e Gary Oldman. Al cinema dall'8 novembre.

Boy Erased - Vite cancellate, Garrard Conley (Edizioni Black Coffee)

Il libro e film raccontano quanto accaduto allo scrittore Garrard Conley che entrò a far parte di "Love in action", una realtà che cercava di "curare" le persone omosessuali. Conley, figlio di un uomo religioso e cresciuto in una piccola cittadina dell'Arkansas, fu costretto dai genitori a partecipare a un programma di "conversione" sostenuto dalla chiesa a 19 anni. L'alternativa per il ragazzo era perdere la sua famiglia, i suoi amici e la propria religione. Al termine del programma non venne però "convertito" ma, al contrario, accettò con forza la propria identità.

Boy Erased, regia di Joel Edgerton con Nicole Kidman, Russell Crowe e Joel Edgerton. Al cinema dal 7 febbraio.


Robin Hood. Il principe dei ladri, Alexandre Dumas (Einaudi)

Paladino della giustizia e difensore dei deboli, arciere infallibile e astuto, Robin Hood è il principe dei ladri, l'incontrastato signore della foresta di Sherwood. Privato ingiustamente dei suoi beni da un nobile senza scrupoli, il giovane Robin è un eroe invincibile, l'ultimo sassone che, con la sua banda di fedelissimi amici, tenta di opporsi alla dominazione dei normanni, lottando tenacemente contro le ingiustizie degli usurpatori. Dalla fervida fantasia di Alexandre Dumas nasce uno dei ritratti pili vivaci del leggendario fuorilegge inglese e dei suoi fedeli compagni, dall'imponente e saggio Little John al coraggioso e allegro frate Tuck, alla bella lady Marian, senza dimenticare il perfido barone Fitz Alwine, il famigerato sceriffo di Nottingham.

Robin Hood, regia di Otto Bathurst con Taron Egerton, Jamie Foxx e Jamie Dornan. Al cinema dal 22 novembre.



Chesil Beach, Ian McEwan (Einaudi)

In Inghilterra, secondo Philip Larkin, "i rapporti sessuali incominciarono nel millenovecentosessantatre", "tra la fine del bando a "Lady Chatterley" e il primo ellepi dei Beatles". La giovane coppia protagonista del nuovo romanzo di lan McEwan patisce invece gli ultimi fuochi di un clima diffuso di repressione sessuale. La prima notte di nozze, e prima esperienza sessuale per entrambi, scocca infatti alla vigilia di quell'"annus mirabilis". Tutto avviene in appena due ore, in un antiquato hotel vicino alla celebre spiaggia di ciottoli di Chesil Beach. I due sposi stanno cenando in camera, ma già pensano a quello che accadrà più tardi. Edward è un ragazzo di provincia laureato in storia, indeciso se continuare la carriera accademica o lavorare nell'azienda del padre della sposa. Finalmente farà l'amore con Florence: è piuttosto nervoso e sa, per sentito dire, che deve cercare di controllarsi per non concludere troppo in fretta. Florence prova una profonda repulsione per il sesso, un misto di opprimente solitudine e vergogna; ma è ben attenta a mantenere le apparenze di un matrimonio felice e perfetto, ansiosa di non deludere Edward. Ma quello che succederà di lì a poco segnerà per sempre il destino di entrambi.

On Chesil Beach, con Saoirse Ronan, Emily Watson e Billy Howle. Al cinema dal 15 novembre.


Il castello di vetro, Jeanette Walls (Piemme)

Nessun bambino dovrebbe affrontare ciò che la mamma e il papà di Jeannette hanno fatto passare ai loro figli. Ma tutti i bambini dovrebbero avere una famiglia come quella. È il paradosso del vero amore. Anche se è imperfetto, ti salva. Seconda di quattro figli, Jeannette è cresciuta in una famiglia che oggi si chiamerebbe disfunzionale. Il padre, Rex, poliedrico, bizzarro e di grande intelligenza, non riesce a tenersi né lavoro né soldi per via dell'alcol. Perde al gioco e costringe tutti a una vita da nomadi per fuggire dai creditori. La madre, Rose Mary, artista e insegnante, è insofferente a qualsiasi responsabilità e sostiene che i bambini debbano cavarsela da soli, che si tratti di procurarsi il cibo, il necessario per scaldarsi o rammendarsi i vestiti per non andare in giro con i buchi. La quotidianità dei fratelli Walls è un bizzarro melange di meraviglia, funambolismo e tragedia: Rex si occupa dell'istruzione dei figli, insegnando loro geologia, astronomia e letteratura, con lezioni sotto le stelle, ma i fratelli devono imparare presto a proteggersi a vicenda e a tenere a bada l'incoscienza dei genitori. Eppure, nonostante Jeannette sin da giovanissima sapesse che solo volando via da quel nido poteva salvarsi, non ha mai smesso di pensare con affetto alla propria infanzia, ed è riconoscente nei confronti dei suoi imperfetti genitori perché le hanno fatto un dono prezioso: un amore incondizionato e la libertà.

Il castello di vetro, con Brie Larson, Naomi Watt e Woody Harrelson. Al cinema dal 6 dicembre.


Macchine mortali, Philip Reeve (Mondadori)

Futuro remoto. Tom, giovane Apprendista Storico di Terza Classe, vive in una Londra che si aggira per il mondo ormai deserto cercando di divorare altre città più deboli allo scopo di procacciarsi schiavi e risorse. Un caso fortuito porta il ragazzo a sventare il piano omicida di una giovane orribilmente sfigurata che attenta alla vita del capo della Corporazione degli Storici, l'archeologo Valentine. Prima che la misteriosa ragazza precipiti nel nulla del selvaggio Territorio Esterno, Tom riesce a farsi rivelare la sua identità. Ma, da quel momento, da eroe e si trasforma in preda.

Macchine mortali, regia di Christian Rivers. Al cinema dal 13 dicembre.


La promessa dell'alba, Romain Gary (Neri Pozza)

Chi non ha pensato un giorno che viviamo giusto per onorare i sogni, le speranze e i sacrifici dei nostri genitori? Romain Gary non soltanto ha tenacemente nutrito questo pensiero, ma vi ha dedicato un libro intero, questo libro: La promessa dell’alba, una delle sue opere più intense, più belle e più riuscite. Era bambino, Gary, all’alba appunto della sua vita, quando promise per la prima volta a sua madre di tornare un giorno a casa dopo aver strappato vittoriosamente il possesso di questo mondo ai potenti e ai malvagi. Prima di Biancaneve, prima del Gatto con gli Stivali, prima dei Sette Nani e della Fata Carabosse, sua madre, infatti, gli sussurrò i nomi della vasta schiera di nemici coontro cui un uomo degno di questo nome deve battersi. C’è prima di tutti Tatoche, il dio della stupidità, col sedere rosso da scimmia e la testa da intellettuale. Nel 1940 era il cocco e il teorico dei tedeschi, dopo si è appollaiato sulle spalle dei nostri scienziati, e a ogni esplosione nucleare la sua ombra si fa un po’ più alta sopra la terra. C’è Merzavka, il dio delle certezze assolute, una specie di cosacco ritto sopra cumuli di cadaveri; ogni volta che uccide, tortura e opprime in nome delle sue verità religiose, politiche o morali, la metà del genere umano gli lecca le scarpe con commozione. C’è Filoche, il dio della meschinità, dei pregiudizi, del disprezzo, dell’odio che, affacciato alla guardiola della portineria, all’ingresso del mondo abitato, grida: «Sporco americano, sporco arabo, sporco ebreo, sporco russo, sporco cinese, sporco negro». E vi sono numerosi altri dei, più misteriosi e più loschi, più insidiosi e nascosti, difficili da identificare…

La promessa dell'alba, diretto da Eric Barbier con Pierre Niney e Charlotte Gainsbourg. Al cinema dal 20 dicembre.


Senza famiglia, Hector Malot (BUR)

Il suo padrone, Vitalis, è un vecchio musicista misterioso che gli insegna a guadagnarsi da vivere suonando e cantando. La sua casa è la strada. I suoi amici sono tre cani e una scimmia. È con loro che Remì gira la Francia, scende sottoterra come minatore e attraversa il mare fino a giungere in Inghilterra, dalla signora Milligan.

Remì, diretto da Antoine Blossiern con Ludivine Sagnier e Daniel Auteuil. Al cinema dal 7 febbraio.


Mary Poppins ritorna, P.L. Travers (BUR)

Finalmente è tornata! Portata dal vento dell' est. Mary Poppins è di nuovo in viale dei ciliegi 17. Che festa per i gemelli banks. L'avventura ricomincia!

Il ritorno di Mary Poppinsdiretto da Rob Marshall con Emily Blunt e Meryl Streep. Al cinema dal 20 dicembre.
 
 
I tre moschettieri, Alexandre Dumas (Rizzoli)

Athos, Porthos, Aramis, d'Artagnan, il Cardinale Richelieu, la perfida Milady, la dolce signora Bonacieux, Luigi XIII, Anna d'Austria, il duca di Buckingham, i moschettieri del re e le guardie del cardinale... Duelli, inseguimenti, amori, beffe, "Tutti per uno, uno per tutti". Con questo romanzo Alexandre Dumas ha creato personaggi che resteranno vivi ancora a lungo.

Moschettieri del re, regia di Giovanni Veronesi con Pierfrancesco Favino, Valerio Mastandrea, Rocco Papaleo, Sergio Rubini, Margherita Buy e Alessandro Haber. Al cinema dal 27 dicembre.

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