Omicidi nella domus; Lei è scomparsa; In viaggio con Tabor e altre novità in libreria dal 10 luglio

Titolo: Omicidi nella domus. La seconda indagine del questore Callido
Autore: Walter Astori
Editore: Piemme
Pagine: 336
Anno di pubblicazione: 2018
Prezzo copertina: 19,00 €


61 a.C., Roma, consolato di Pisone e Corvino. Il giovane questore Flavio Callido, per ritemprarsi dalle fatiche della vita romana, si concede qualche giorno di riposo presso la villa suburbana di suo padre Spurio, figura di spicco della politica durante la dittatura di Silla. Al suo arrivo nella domus, Callido trova un'atmosfera ben diversa dalla tranquillità agreste che si era augurato. Nella notte è morta Cecilia, seconda moglie di Lucio Calpurnio Bestia, uno degli ospiti illustri di Spurio insieme all'ex console Murena e a Fausta Cornelia, figlia del dittatore Silla. Tutti gli ospiti sono concordi che si sia trattato di una morte per cause naturali, tranne Marciana, madre adottiva di Cecilia e cugina di Catone l'Uticense. Nel corso
della notte, infatti, Cecilia era scampata a un attentato e aveva lanciato accuse precise nei confronti di Licinia, sorella di Murena, rea di volersi sbarazzare di lei per poter sposare il nobile Bestia. I due illustri patrizi, infatti, sono legati da forti interessi reciproci; in un momento in cui la congiura di Catilina ha lasciato un vuoto di potere, Pompeo, Crasso e Cesare, che si stanno facendo largo nella vita politica dell'urbe, devono essere fermati. E Cecilia costituiva un ostacolo. Spetterà a Flavio Callido far luce sulla tragica fine della donna e anche sulla morte di una schiava e la sparizione di uno schiavo, di cui nessuno pare interessarsi. Ma scoprire la verità potrebbe essere più pericoloso di quanto lo stesso questore immagini.

Titolo: Lei è scomparsa
Autore: Susie Steiner
Editore: Piemme
Pagine: 456
Anno di pubblicazione: 2018
Prezzo copertina: 18,90 €


A trentanove anni, Manon Bradshaw ha smesso da tempo di mandarla a dire: sia ai suoi superiori della polizia del Cambridge-shire, sia agli uomini con cui esce senza vedere la luce in fondo al tremendo tunnel degli appuntamenti al buio. Di solito, dopo quelle serate disastrose, andando a letto (da sola), accende la radio della polizia per addormentarsi cullata dal rumore dei ronzii. La rincuora sapere che i suoi colleghi sono là fuori, il bene contro il male, a occuparsi dell'ordinaria amministrazione della notte. Finché una sera, invece di sprofondare nel sonno, Manon sente qualcosa che di ordinario non ha nulla. Una chiamata per un caso di persona scomparsa - una studentessa di Cambridge, che nessuno ha più visto dal mattino prima. Settantadue ore: tanto dura la speranza in questi casi. Dopo, da una persona scomparsa si passa a cercare una persona morta. Manon è subito sulla scena del crimine a mettere insieme gli insoliti dettagli del caso: Edith Hind, ventenne, figlia di un noto chirurgo, è scomparsa da casa sua lasciando la porta aperta, il passaporto, le chiavi della macchina, il telefono, e una flebile scia di sangue. Manon capisce subito che c'è qualcosa di strano, e si prepara a indagare sapendo che, se vuole ritrovare Edith viva, ogni secondo è maledettamente importante. Con una penna classica e abilissima, Susie Steiner si rivela una delle migliori autrici di "crime" anglosassoni, con un esordio premiato dalle classifiche e dalla stampa.

Titolo: In viaggio con Tabor
Autore: Britt Collins
Editore: Sperling & Kupfer
Pagine: 280
Anno di pubblicazione: 2018
Prezzo copertina: 17,90 €


Michael King, ex chef sulla cinquantina, vive sulla strada da dieci anni e ha perso tutto. I suoi vividi occhi azzurri sono ormai oscurati da borse e il suo viso è scavato dall’alcol e dalle notti passate in giacigli di fortuna. Quando in una sera di pioggia, a Portland, Oregon, s’imbatte in una piccola gattina affamata e ferita, che sembra essere messa persino peggio di lui, decide di spendere i suoi ultimi tre dollari per nutrirla e rimetterla in sesto, ribattezzandola Tabor, come il nome della tavola calda dove l’ha trovata. Finalmente, dopo tanto tempo, Michael ha un motivo per cui andare avanti. Ormai inseparabili, con il primo freddo, i due si dirigono verso Sud, direzione California. Lungo la strada, la bizzarra coppia attira inevitabilmente l’attenzione di molti che si adoperano per aiutarli. Michael è esterrefatto: non ha mai ricevuto così tanto amore come da quando ha Tabor con sé. Tuttavia, durante una visita dal veterinario, Michael scopre che la gatta ha un chip di identificazione e a Portland c’è un proprietario che non ha mai perso la speranza di trovarla. Decide allora di tornare sui propri passi, costringendo se stesso a imparare a vivere, e convivere, con questa nuova perdita.

Titolo: Lungo il cammino ho imparato ad amarmi
Autore: Maud Ankaoua
Editore: Sperling & Kupfer
Pagine: 322
Anno di pubblicazione: 2018
Prezzo copertina: 17,90 €


Maëlle ha 35 anni. Direttrice finanziaria di una start-up in piena espansione, vive per la carriera. Nel ritmo frenetico delle sue giornate, non c'è spazio per i sogni, e agli affetti dedica solo i ritagli di tempo. Un giorno, la sua migliore amica, Romane, le confessa di essere gravemente malata e la implora di andare in Nepal alla ricerca di un antico rimedio curativo in cui ripone tutte le speranze di guarigione. Maëlle, combattuta tra gli obblighi lavorativi che la vorrebbero sempre connessa e il desiderio di salvare l'amica, decide infine di partire, convinta di sbrigarsela in poco tempo. Non sa che ad attenderla c'è un lungo cammino, fatto di esperienze e incontri che sconvolgeranno le sue certezze; un'ascesa sulle vette dell'Himalaya che diventerà un viaggio dentro di sé, alla scoperta dei silenzi che permettono di ascoltare il battito interiore e i desideri più profondi, lontano dal frastuono delle paure che ingannano la mente. Sarà un'iniziazione alla felicità e al senso più vero della vita. La cura per l'anima di cui era in cerca, senza saperlo. Una coinvolgente storia di rinascita che ci tocca nel vivo mostrandoci i pensieri che inquinano, le abitudini che accecano, l'ansia del risultato e del futuro – che tutti ben conosciamo, ma che ognuno di noi può imparare ad abbandonare lungo il cammino. Per tornare ad «assaporare ogni secondo nel piacere dell'istante» e scoprire chi siamo e cosa vogliamo davvero.

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