Spazio "Letteratura per l'infanzia": Il cavallo a dondolo e l'infinito, di Pino Boero; Raccontare la guerra. Libri per bambini e ragazzi, di Walter Fochesato
Titolo: Il cavallo a dondolo e l'infinito. Temi e autori di letteratura per l'infanzia
Autore: Pino Boero
Editore: Interlinea
Pagine: 130
Anno di pubblicazione: 2014
Prezzo copertina: 20,00 €
Cavalcando idealmente un cavallo a dondolo, segno del gioco e metafora della progettualità fantastica, Pino Boero immagina l'infinito rappresentato da temi e autori della produzione per bambini che hanno contribuito ad allargare i confini della letteratura per l'infanzia. L'orizzonte di questa materia si apre alla storia letteraria, all'impegno civile e alla sociologia di un gusto per il libro in continua trasformazione. Il rapporto di Pirandello con l'infanzia o la figura del topo transitata dai terrori delle pestilenze alle storie moderne sono due degli stimoli proposti da uno dei maggiori studiosi italiani del settore che trova radici europee nell'immaginario regionale conquistando nuovi spazi nel nome di una produzione per bambini e ragazzi capace di incidere sulla formazione della cultura civile del cittadino di ieri, di oggi e di domani.
Autore: Pino Boero
Editore: Interlinea
Pagine: 130
Anno di pubblicazione: 2014
Prezzo copertina: 20,00 €
Cavalcando idealmente un cavallo a dondolo, segno del gioco e metafora della progettualità fantastica, Pino Boero immagina l'infinito rappresentato da temi e autori della produzione per bambini che hanno contribuito ad allargare i confini della letteratura per l'infanzia. L'orizzonte di questa materia si apre alla storia letteraria, all'impegno civile e alla sociologia di un gusto per il libro in continua trasformazione. Il rapporto di Pirandello con l'infanzia o la figura del topo transitata dai terrori delle pestilenze alle storie moderne sono due degli stimoli proposti da uno dei maggiori studiosi italiani del settore che trova radici europee nell'immaginario regionale conquistando nuovi spazi nel nome di una produzione per bambini e ragazzi capace di incidere sulla formazione della cultura civile del cittadino di ieri, di oggi e di domani.
Pino Boero insegna Letteratura per l’infanzia e pedagogia della lettura all’Università di Genova. I suoi interessi scientifici si sono rivolti soprattutto allo sviluppo della letteratura italiana fra Ottocento e Novecento e alla produzione italiana per bambini; fra i volumi più recenti Letteratura per l’infanzia in 100 film (in coll. con D. Boero, Le Mani, Recco 2008), La letteratura per l’infanzia (in coll. con C. De Luca, Laterza, Roma-Bari, nuova edizione 2009), Cuore. De Amicis tra critica e utopia (in coll. con G. Genovesi, Franco Angeli, Milano 2009), Una storia, tante storie. Guida all’opera di Gianni Rodari (seconda edizione aggiornata, Einaudi Ragazzi, Trieste 2010) e Il Corsaro Nero. Nel mondo di Emilio Salgari (in coll. con W. Fochesato e F. Pozzo, Franco Angeli, Milano 2011). Ha curato numerose edizioni fra cui E. De Amicis, Il romanzo d’un maestro (in coll. con A. Ascenzi e R. Sani, De Ferrari, Genova 2007) e G. Rodari, I libri della fantasia (Einaudi Ragazzi, Trieste 2009). È coordinatore della giuria del premio nazionale di letteratura per l’infanzia Sardegna di Siniscola. Collabora alle riviste “Andersen” e “Liber”, fa parte del comitato direttivo della collana “Le rane” di Interlinea.
Titolo: Raccontare la guerra. Libri per bambini e ragazzi
Autore: Walter Fochesato
Editore: Interlinea
Pagine: 248
Anno di pubblicazione: 2011
Prezzo copertina: 20,00 €
Come si racconta la guerra a bambini e ragazzi? il saggio, ricco di citazioni, offre un'ampia ricostruzione di come il tema sia entrato nei libri, partendo dalla conclusione del processo risorgimentale per arrivare ai giorni nostri. Da "Cuore" a Capuana, da Vamba a "Il piccolo alpino", passando per la prima guerra mondiale e le tragiche guerre del fascismo fino a giungere ai romanzi di grandi scrittori o illustratori quali Robert Westall, Uri Orlev, Tomi Ungerer, Roberto Innocenti e Lia Levi. A lungo la letteratura italiana per l'infanzia si è mostrata viziata da pesanti condizionamenti pedagogico-morallstici e ideologici. Soltanto verso i primi anni settanta si è cominciato a pubblicare storie che cercano di raccontare la guerra e i suoi orrori attraverso gli occhi dei ragazzi e affidandosi al primato della narrazione. Scrive Walter Fochesato: "La presa di coscienza del "non senso" della guerra credo che passi attraverso l'esame delle guerre stesse e non in una debole e sovente noiosa perorazione attorno alla pace".
Walter Fochesato è fra i maggiori esperti di letteratura per l’infanzia e storia dell’illustrazione. Da molti anni è coordinatore redazionale del mensile “Andersen”. Insegna al dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università di Genova e Storia dell’Illustrazione all’Accademia di Belle Arti di Macerata e al master in editoria dell’Università di Pavia-Collegio S. Caterina. Per Interlinea fa parte del comitato della collana “Le rane” e ha pubblicato, fra l’altro: Auguri di Buon Natale. Arte e tradizione delle cartoline augurali (2010), Raccontare la guerra. Libri per bambini e ragazzi (2011), Il gioco della guerra. L’infanzia nelle cartoline del primo conflitto mondiale (2015) e Le pubblicità di Natale che hanno fatto epoca (2017).
Autore: Walter Fochesato
Editore: Interlinea
Pagine: 248
Anno di pubblicazione: 2011
Prezzo copertina: 20,00 €
Come si racconta la guerra a bambini e ragazzi? il saggio, ricco di citazioni, offre un'ampia ricostruzione di come il tema sia entrato nei libri, partendo dalla conclusione del processo risorgimentale per arrivare ai giorni nostri. Da "Cuore" a Capuana, da Vamba a "Il piccolo alpino", passando per la prima guerra mondiale e le tragiche guerre del fascismo fino a giungere ai romanzi di grandi scrittori o illustratori quali Robert Westall, Uri Orlev, Tomi Ungerer, Roberto Innocenti e Lia Levi. A lungo la letteratura italiana per l'infanzia si è mostrata viziata da pesanti condizionamenti pedagogico-morallstici e ideologici. Soltanto verso i primi anni settanta si è cominciato a pubblicare storie che cercano di raccontare la guerra e i suoi orrori attraverso gli occhi dei ragazzi e affidandosi al primato della narrazione. Scrive Walter Fochesato: "La presa di coscienza del "non senso" della guerra credo che passi attraverso l'esame delle guerre stesse e non in una debole e sovente noiosa perorazione attorno alla pace".