Recensione: Quattro volte Natale. Piccoli omicidi a Milano

Titolo:
Quattro volte Natale. Piccoli omicidi a Milano
Autore: AA.VV.
Editore: Todaro
Anno di pubblicazione: 2020
Prezzo copertina: 16,00 €

Recensione a cura di Eleonora Cocola

Quattro racconti con quattro cose in comune: l’ambientazione meneghina, l’atmosfera natalizia, dei personaggi memorabili e gli omicidi misteriosi. Partiamo con il detective Marlon, che si muove nella Milano degli anni sessanta a caccia dell’Enigmista, un misterioso serial killer che instaura con il protagonista un gioco perverso fatto di rebus e indovinelli lasciati sullo zerbino del suo appartamento in via Cerva. Poi c’è il commissario Miletta nella difficile Milano degli anni settanta; origini calabresi, un matrimonio in crisi, un figlio adolescente e una vita da salvare proprio la sera della Vigilia. Durante le feste natalizie dell’84, il gommista Marietto e il suo amico Pino, idraulico, si improvvisano detective per svelare il mistero di un’affascinante signora che tutti i giorni entra in un bar di Chinatown e suona al jukebox una canzone, sempre la stessa. Infine, durante gli ultimi giorni del millennio, una misteriosa valigetta abbandonata in un taxi stravolge il Natale solitario di un tassista divorziato. 


Quattro racconti, quattro inni d’amore per Milano, bella e grigia, accogliente e fredda al tempo stesso, dinamica ma talvolta implacabile. Impossibile non rimanere affascinati dalla Milano vivace del boom economica raccontata da Giorgio Maimone, da quella opprimente degli anni di piombo di Oscar Logoteta, dalla Milano spensierata degli anni ottanta narrata da Paola Varalli e da quella frenetica e trafficata di Besola, Ferrari e Gallone. Coinvolgenti, mordaci, decisamente ben scritti: è difficile scegliere il più bello fra questi quattro racconti. Chi ama Milano non potrà non apprezzare il modo splendido in cui è dipinta da tutti, in un modo talmente vivido e appassionato che la città non è solo sfondo alle vicende, ma ne diventa personaggio. A proposito di personaggi: sia quelli principali che quelli secondari sono ben caratterizzati, forse talvolta un po’ caricaturali ma sempre indimenticabili e spesso genuinamente simpatici. Quattro volte Natale è decisamente il libro che non può mancare sotto l’albero dei Milanesi doc.

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