Recensione: Il vortice, di Ross Macdonald

Titolo:
Il vortice. Lew Archer vol. 2
Autore: Ross Macdonald
Editore: Time Crime
Pagine: 256
Anno di pubblicazione: 2022
Prezzo copertina: 12,00 €

Recensione a cura Daniela

Lew Archer, brillante investigatore privato, viene ingaggiato dalla misteriosa Maude Slocum per scoprire il mandante di una lettera anonima atta a minare il suo matrimonio. Durante le indagini però, Archer si troverà invischiato in qualcosa di estremamente più complicato, scavando tra i segreti di quella che sembra una normalissima famiglia, la sua sensibilità e il suo spiccato senso per la giustizia lo porteranno a mettere in pericolo la sua stessa vita, per scovare un assassino e il relativo mandante, così da sbrogliare l'intera matassa che ruota attorno alle misteriose morti che si susseguono e, contemporaneamente, risolvere il caso per cui era stato ingaggiato.


L'autore utilizza un lessico ricercato e fortemente dinamico, offrendo una narrazione introspettiva e brillante con cui il protagonista ci guida all'interno della sua indagine in maniera molto personale, rendendo partecipe il lettore sotto ogni punto di vista, compresi i pensieri non espressi, così da delineare il suo carattere intraprendente. Il criterio con cui vengono esposti i fatti, tende a tenere alta l'attenzione del lettore, pagina dopo pagina, dove dietro ogni parola, si sente montare la tensione che corre costantemente sul filo del rasoio. L'autore si sofferma ampiamente nella descrizione dell'ambientazione, così come risulta molto minuzioso nella descrizione dei molteplici personaggi e questa caratteristica, talvolta, tende a rallentare un po' la narrazione, conferendo alla storia un ritmo altalenante. La lettura risulta comunque molto piacevole, ricca di colpi di scena, il cui epilogo poteva risultare intuibile ad un lettore particolarmente attento ai dettagli, dove la vita di una famiglia apparentemente felice, viene stravolta da una serie di segreti inconfessabili che per troppo tempo hanno minato la felicità degli stessi protagonisti.


Ross Macdonald (1915 - 1983) è lo pseudonimo dello scrittore americano-canadese di gialli Kenneth Millar. Durante gli studi universitari, scrisse il suo romanzo d’esordio, The Dark Tunnel, nel 1944, firmato con il suo vero nome. Il primo libro della serie di Lew Archer, Bersaglio mobile, seguì invece nel 1949 e sarebbe diventato poi il film Harper con Paul Newman (1966). All’inizio degli anni Cinquanta tornò in California, stabilendosi a Santa Barbara, luogo in cui sono ambientati la maggior parte dei suoi libri. La serie di grande successo di Lew Archer, inclusi i best seller The Goodbye Look, The Underground Man e Sleeping Beauty, si è conclusa con The Blue Hammer nel 1976.

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