Recensione: Lo sguardo di Ungaretti, di Carla Boroni

Titolo:
Lo sguardo di Ungaretti
Autore: Carla Boroni
Editore: Gammarò
Pagine: 160
Anno di pubblicazione: 2021
Prezzo copertina: 18,00 €

Recensione a cura di Mario Turco

Reminiscenza scolastica di quasi tutti noi è la domanda studentesca sul valore artistico della poesia ermetica. Di fronte ad un frammento di verso libero che spesso non possiede nemmeno il lavorio metrico di un settenario o un endecasillabo, i versi principe della nostra poesia, il dileggiamento ironico compiuto attraverso la declamazione di alate poesie di poche righe è sempre stata attuata non solo dagli alunni di qualunque scuola d’ordine e grado ma anche da intellettuali come Benedetto Croce, ostinatamente contrario a queste nuove forme linguistiche. La parabola critica della ricezione di Giuseppe Ungaretti da parte del circuito accademico è emblematica di questa difficoltà ricettiva: da corpo alieno all’interno della nostra tradizione in pochi decenni ne è diventato il nume tutelare. 


Nella messe di elaborati saggistici sul poeta nato ad Alessandria d’Egitto segnaliamo questo “Lo sguardo di Ungaretti – Visività ed influenza dell’arte figurativa nella poesia ungarettiana”, di Carla Boroni pubblicato da Gammarò Edizioni che nelle sue quasi 200 pagine di lettura vuole offrire al lettore un’angolazione inedita di riflessione. Laureata in Pedagogia all'Università Cattolica di Brescia e in Lettere all'Università “La Sapienza” di Roma, Carla Boroni è professore associato di Letteratura Italiana Contemporanea della Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università Cattolica di Brescia e Milano e nel corso di tutta la sua carriera si è occupata a più riprese dell’autore de Soldati. Così, consapevole di dover fornire un qualche tipo di originalità a questo suo ultimo lavoro l’autrice argomenta lucidamente nell’introduzione che “In questo libro si cerca di non limitare troppo il campo, di non confinare il dato poetico ed esistenziale all’esclusivo punto di vista letterario. Un approccio esclusivamente letterario rischierebbe infatti di lasciare sullo sfondo proprio l’aspetto più caratteristico del rapporto di Ungaretti con le arti figurative. Rischierebbe di non cogliere tutti i diversi punti di vista che concorrono a fare di tale rapporto un elemento essenziale per il formarsi della poesia ungarettiana, una poesia che si è sempre chiaramente proposta come poesia che nasce dalla vita, dal dato esistenziale”. Ecco allora che Boroni ricorda che le rinomate frequentazioni parigine con Giovanni Papini, Ardengo Soffici, Aldo Palazzeschi, Pablo Picasso, Giorgio de Chirico, Amedeo Modigliani e Georges Braque non furono solo importanti dal punto di vista biografico ma fornirono ad Ungaretti un solido ed eterogeneo humus culturale sul quale innestare la propria poesia. 


Il problema principale però de “Lo sguardo di Ungaretti” è che a quest’interessante premessa l’autrice non faccia seguire le dovute conseguenze. Il libro infatti soltanto in alcune parti del primo capitolo prova a tracciare qualche parallelismo estetico con la lunga sfilza di pittori amati ed omaggiati in alcuni suoi scritti (variamente raccolti in “Vita d'un uomo. Saggi e interventi”), per poi tornare nelle acque più sicure della classica esegesi letteraria. Manca insomma quell’approccio comparativo e figurativo che sarebbe stato lecito aspettarsi tra rimandi di dipinti famosi a cui ascrivere alcuni passi usati da Ungaretti nel suo forte linguaggio “fisico” e la stessa esperienza da pittore del poeta, recentemente omaggiata in alcune mostre e oramai con una solida bibliografia alle spalle. Il libro di Boroni va insomma per un’altra strada rispetto a quella dichiarata, il che non è un male perché la competenza dello ricercatrice bresciana è indiscutibile. L’analisi particolareggiata del percorso che va dal fluire mitopoietico della lirica I fiumi, si snoda attraverso alcune composizioni dell’imprescindibile raccolta Il porto sepolto per poi terminare nel più pacificato Sentimento del tempo è compiuto attraverso una ricca scrittura che unisce continuamente ricorsi stilistici, stralci dell’autocommento dello stesso Ungaretti e un dialogo costruttivo verso i più importanti studi critici (naturalmente Leone Piccioni e Carlo Ossola). Le continue citazioni dei componimenti ungarettiani ed in alcuni casi perfino il ritorno agli stessi versi dopo il completamento di un discorso teorico fatto con limpidezza pedagogica rendono “Lo sguardo di Ungaretti” un libro apprezzabile sia dagli studiosi che da chiunque voglia tornare semplicemente ad “illuminarsi d’immenso”.

Laureata in Pedagogia all’Università Cattolica di Brescia e in lettere all’Università “La sapienza” di Roma, Carla Boroni è professore associato alla cattedra di Letteratura italiana contemporanea
(Scienze della formazione) presso l’Università Cattolica di Brescia. Ha pubblicato articoli per riviste di critica letteraria e diversi libri tra i quali: Dall’Innocenza alla Memoria: Giuseppe Ungaretti (1992); Tra Sette e Ottocento. Momenti di critica e letteratura bresciana (1999) e Giuseppe Ungaretti. Amore e Morte, un percorso lirico (1999). Ha curato la raccolta Le parole legate al dito, i racconti di Enrico Morovich, in due volumi pubblicati nel 2009 (anni 1949-1970) e 2010 (anni 1971-1978). sul rapporto tra sport e letteratura ha scritto Lo sport nella letteratura del novecento. Il mondo dello sport raccontato dagli scrittori (2005) e Gli scrittori italiani e lo sport (2012). studiosa di fiabe e favole ha prodotto numerosi volumi fra cui Favoleggiando (2006), Fiabe & favole golose (2009), I mestieri delle favole (2010). Per Vannini editore ha diretto la collana “Didattica e letteratura”. Negli ultimi anni ha pubblicato Paralipomeni (2016), Appunti per il mio novecento. Figure, percorsi e temi della lettera- tura italiana (2016) e Scuola e letteratura (2017). Per la casa editrice Gammarò, nella collana “Maestri e altre storie” diretta con francesco De Nicola, sono usciti Letteratura fra i banchi di scuola (2018); Figure bresciane nella letteratura tra Otto e Novecento (2019) e Le nostre Favole (2020).

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