Recensione: Uomo Cervo, fate, folletti e altri esseri fantastici del Molise, di Stefania Di Mella con le illustrazioni di Laura Fanelli

Titolo:
Uomo Cervo, fate, folletti e altri esseri fantastici del Molise. Con audiolibro
Autore: Stefania Di Mella, Laura Fanelli (illustrazioni), Teresa Porcella (curatore)
Editore: Telos
Pagine: 80
Anno di pubblicazione: 2022
Prezzo copertina: 14,00 €

Recensione a cura di Daniela

Chi non ha mai sentito parlare delle leggende? Tutti abbiamo ascoltato almeno una volta, una storia raccontata da amici o familiari che parla di streghe, fantasmi o strani folletti ed è proprio così che nascono superstizioni e miti legati al territorio. Fantastiche o spaventose, queste storie misteriose sono state tramandate di generazione in generazione e sono entrate nel folklore italiano. Spesso queste leggende sono legate a persone o avvenimenti realmente esistiti e fanno parte del patrimonio culturale di un popolo, fondendo nella narrazione la realtà con la fantasia allo scopo di spiegare qualche caratteristica dell'ambiente naturale o la causa di alcuni avvenimenti.


Il libro fa parte di una collana che raccoglie 7 esseri fantastici legati ad ognuna delle 21 regioni italiane, nel caso specifico, Uomo Cervo, fate, folletti ed altri esseri fantastici del Molise ci porta a scoprire alcune delle leggende legate al territorio molisano che sono state trasmesse per secoli. Dalla bestia con gli occhi cerchiati di rosso, alla pastorella che diventa un fantasma, il libro è un viaggio fantastico alla scoperta dei miti e le tradizioni della nostra piccola regione, i cui paesini nascondono tanti piccoli capolavori architettonici e ambientali legati a storie misteriose che parlano di patti col diavolo, stipulati nel nome di amori impossibili, streghe e folletti malefici, domatori di serpenti, spiriti disperati che invocano il nome dell'amato a notte fonda e figure spaventose legate al Carnevale che si cimentano in rappresentazioni e danze suggestive allo scopo di ben augurare il susseguirsi delle stagioni.

Una delle rappresentazioni più evocative è sicuramente il Diavolo di Tufara, una creatura antropomorfa che prende vita l'ultimo giorno di Carnevale. Struggente, è invece la storia d'amore di una pastorella di Castropignano che messa alle strette dagli sgherri del duca Giambattista d’Evoli, decide di sacrificare la propria vita, gettandosi nel vuoto, per restare fedele al suo amato Antonio. La leggenda narra che il suo fantasma si aggiri senza pace nei pressi del cantone, soprannominato Cantone della Fata. Un'altra leggenda molisana riguarda la costruzione di ben 100 chiese per mano del re Bove, aiutato nell'impresa di costruirle in una sola notte dal diavolo in persona, al quale il re affidò la sua anima dannata nel nome del forte sentimento d'amore che lo legava alla sorella. Alcune di queste chiese, sono giunte fino ai giorni nostri e si trovano chiaramente sul territorio molisano.


Il libro segue un ritmo costante e si legge in un soffio per via della fluidità dello stile utilizzato, risultando quindi estremamente chiaro. La suddivisione dei contenuti alla fine di ogni storia, tende a facilitare la comprensione della stessa, rendendone più semplice la memorizzazione. L'ambientazione è chiaramente legata al territorio molisano, ricco di paesaggi e centri abitati suggestivi che sicuramente contribuiscono a creare quell'atmosfera mistica che ruota attorno alle storie. Se pur relativamente piccola infatti, la giovane regione molisana è ricca di storia e il suo paesaggio variegato offre un terreno fertile alla germogliazione di miti e leggende, sicuramente alimentate dalla fantasia dei suoi abitanti, discendenti dai Sanniti, uno dei popoli più antichi stabilitosi nella penisola italiana.

LIBRI & CULTURA CONSIGLIA...