Termoli, lunedì 31 luglio – Il corto “Tria” di Giulia Grandinetti, storia drammatica in una Roma distopica dove la legge non permette a famiglie di immigrati di avere più di tre figli, vince il premio Miglior Film Studio Ekò della 3a edizione di Alta Marea Festival, la rassegna di cinema e arte che si è svolta a Termoli dal 27 al 29 luglio. A Stefano De Felici il premio Miglior Regia Italian Vessels per “Gioja22”, che ci porta tra lo skyline di Milano, dove un uomo scala un nuovo grattacielo che svetta tra palazzoni specchiati e boschi verticali, sfidando con coraggio i colossi di cemento e vetro della finanza mondiale. I premi sono stati annunciati nella serata di sabato 29 luglio nel borgo antico di Termoli a Largo Tornola, alla presenza della giuria composta da Angela Curri, Lia Grieco, Giulio Manfredonia, Maria Rosaria Russo, Chiara Cavalieri, Laura Martinelli, Sara Mondello, Antonio De Gregorio e Francesco Fanuele.
Oltre al miglior film e al miglior regista, sono stati premiati anche come Miglior attori Franco e Domenico Pinelli, protagonisti di “Sciaraballa” di Mino Capuano, Miglior poster a “Buon compleanno Noemi” di Giulia Bevilacqua, Miglior fotografia a “Si mai no haguessim separat” di Marc Esquirol Cano, che ha ricevuto anche la Menzione speciale alla protagonista Sandra Cruz Bardina. Il premio del pubblico è andato a “Rutunn’” di Fabio Patrassi.
L’iniziativa è un progetto dell’associazione culturale Alta Marea, ha il sostegno del Comune di Termoli e dei partner Studio Ekó srl, Italian Vessels, La Molisana, Tenute Marta Rosa, Briko OK Termoli, Cianciosi Soluzioni Edili, FIS, Net Energy, De Gregorio Elettroforniture e si avvale del patrocinio di Giffoni Film Festival.
MIGLIOR FILM STUDIO EKÒ
“Tria” di Giulia Grandinetti (Italia, 2022)
In una Roma distopica, viene applicata una legge che non permette alle famiglie di immigrati di avere più di tre figli. Se è previsto un quarto figlio, deve nascere, ma uno di loro deve essere ucciso, dando la priorità alle femmine per il sacrificio. Zoe, Iris e Clio sono tre sorelle, ma una di loro verrà presto uccisa.
MIGLIOR REGIA ITALIAN VESSELS
Stefano De Felici, regista di “Gioja22” (Italia, 2021)
Un nuovo grattacielo svetta tra palazzoni specchiati e boschi verticali, simboli del nuovo skyline di Milano. Un uomo, in solitudine, fa una scalata sfidando con coraggio i colossi di cemento e vetro della finanza mondiale. Il suo gesto di disubbidienza civile a 150 metri d’altezza obbliga per qualche ora i passanti ad alzare lo sguardo e riflettere sul significato della frase: “restiamo umani”.
MIGLIOR ATTORE/I
Franco e Domenico Pinelli, di “Sciaraballa” di Mino Capuano (Italia, 2023)
Dario, da poco in pensione, soffre di inspiegabili crisi di pianto. Un giorno decide di andare a trovare il figlio Mimmo, che ha appena iniziato a lavorare fuori sede. Mimmo, imbarazzato dall'inattesa intrusione, evita l'incontro. Dario trascorre quindi la giornata con Clara e Mirco, compagni di stanza di Mimmo. Alla fine della giornata, padre e figlio si incontrano e si confrontano sulla loro comune paura del futuro.
MIGLIOR POSTER
“Buon Compleanno Noemi!” di Angela Bevilacqua (Italia, 2021)
Noemi sta per compiere diciassette anni. Per festeggiare ha deciso di passare la mezzanotte con il suo ragazzo e di fare l’amore per la prima volta, ma la serata avrà dei risvolti inaspettati.
MIGLIOR FOTOGRAFIA
“Si mai no ens haguéssim separat” di Marc Esquirol Cano (Spagna, 2023)
Manel e Judit si recano sulla neve. La giovane coppia, già separata da alcuni mesi, decide di darsi un’occasione di amicizia andando a trascorrere una breve vacanza sulle piste da sci, come in passato. In realtà il sentimento è ancora presente ed è difficile relazionarsi come amici.
MENZIONE SPECIALE ALL'ATTRICE
Sandra Cruz Bardina in “Si mai no ens haguéssim separat” di Marc Esquirol Cano (Spagna, 2023)
Per l’interpretazione della protagonista Judit.
PREMIO DEL PUBBLICO
“Rutunn’” di Fabio Patrassi (Italia, 2021)
Qual è il confine tra ricordo e realtà? Michele torna a "Rutunn'", il suo paese d'origine, dopo anni e ormai anziano. Camminando per le strade del borgo raggiunge la sua vecchia casa, dove dal silenzio e dalla polvere riemergono memorie del passato: Il figlio ancora giovane, la moglie, una musica d'altri tempi, una terrazza affacciata su un orizzonte sconfinato. Si immerge nella memoria, la vive, quasi accadesse nel qui ed ora. Ma è un ritorno che riserva delle sorprese.
“È stata un’edizione straordinaria - ha detto Antonio De Gregorio, direttore artistico del festival - il territorio del Borgo Antico di Termoli si è immerso totalmente nel clima festivaliero, grazie agli artisti delle diverse arti, dal cinema alla musica. Ci tengo a ringraziare volontari, gli organizzatori tutti, pubblico e i cittadini della comunità locale per aver reso possibile e magico questo momento, con i nostri ospiti internazionali e nazionali. Le meraviglie del territorio hanno fatto da cornice e sono state illuminate dalla magia del cinema, non potevamo chiedere di meglio”.
“C’è grande soddisfazione - commenta Ettore Fabrizio, presidente dell’associazione Alta Marea, tra gli organizzatori del festival - Abbiamo ricevuto un abbraccio caloroso dal pubblico, locale e non, presente numeroso in ogni occasione, con il tutto esaurito alle tre serate di cinema e vivace nei momenti musicali e artistici: è stata una festa per il borgo antico di Termoli”.
“C’è grande soddisfazione - commenta Ettore Fabrizio, presidente dell’associazione Alta Marea, tra gli organizzatori del festival - Abbiamo ricevuto un abbraccio caloroso dal pubblico, locale e non, presente numeroso in ogni occasione, con il tutto esaurito alle tre serate di cinema e vivace nei momenti musicali e artistici: è stata una festa per il borgo antico di Termoli”.
L’iniziativa è un progetto dell’associazione culturale Alta Marea, ha il sostegno del Comune di Termoli e dei partner Studio Ekó srl, Italian Vessels, La Molisana, Tenute Marta Rosa, Briko OK Termoli, Cianciosi Soluzioni Edili, FIS, Net Energy, De Gregorio Elettroforniture e si avvale del patrocinio di Giffoni Film Festival.
MIGLIOR FILM STUDIO EKÒ
“Tria” di Giulia Grandinetti (Italia, 2022)
In una Roma distopica, viene applicata una legge che non permette alle famiglie di immigrati di avere più di tre figli. Se è previsto un quarto figlio, deve nascere, ma uno di loro deve essere ucciso, dando la priorità alle femmine per il sacrificio. Zoe, Iris e Clio sono tre sorelle, ma una di loro verrà presto uccisa.
MIGLIOR REGIA ITALIAN VESSELS
Stefano De Felici, regista di “Gioja22” (Italia, 2021)
Un nuovo grattacielo svetta tra palazzoni specchiati e boschi verticali, simboli del nuovo skyline di Milano. Un uomo, in solitudine, fa una scalata sfidando con coraggio i colossi di cemento e vetro della finanza mondiale. Il suo gesto di disubbidienza civile a 150 metri d’altezza obbliga per qualche ora i passanti ad alzare lo sguardo e riflettere sul significato della frase: “restiamo umani”.
MIGLIOR ATTORE/I
Franco e Domenico Pinelli, di “Sciaraballa” di Mino Capuano (Italia, 2023)
Dario, da poco in pensione, soffre di inspiegabili crisi di pianto. Un giorno decide di andare a trovare il figlio Mimmo, che ha appena iniziato a lavorare fuori sede. Mimmo, imbarazzato dall'inattesa intrusione, evita l'incontro. Dario trascorre quindi la giornata con Clara e Mirco, compagni di stanza di Mimmo. Alla fine della giornata, padre e figlio si incontrano e si confrontano sulla loro comune paura del futuro.
MIGLIOR POSTER
“Buon Compleanno Noemi!” di Angela Bevilacqua (Italia, 2021)
Noemi sta per compiere diciassette anni. Per festeggiare ha deciso di passare la mezzanotte con il suo ragazzo e di fare l’amore per la prima volta, ma la serata avrà dei risvolti inaspettati.
MIGLIOR FOTOGRAFIA
“Si mai no ens haguéssim separat” di Marc Esquirol Cano (Spagna, 2023)
Manel e Judit si recano sulla neve. La giovane coppia, già separata da alcuni mesi, decide di darsi un’occasione di amicizia andando a trascorrere una breve vacanza sulle piste da sci, come in passato. In realtà il sentimento è ancora presente ed è difficile relazionarsi come amici.
MENZIONE SPECIALE ALL'ATTRICE
Sandra Cruz Bardina in “Si mai no ens haguéssim separat” di Marc Esquirol Cano (Spagna, 2023)
Per l’interpretazione della protagonista Judit.
PREMIO DEL PUBBLICO
“Rutunn’” di Fabio Patrassi (Italia, 2021)
Qual è il confine tra ricordo e realtà? Michele torna a "Rutunn'", il suo paese d'origine, dopo anni e ormai anziano. Camminando per le strade del borgo raggiunge la sua vecchia casa, dove dal silenzio e dalla polvere riemergono memorie del passato: Il figlio ancora giovane, la moglie, una musica d'altri tempi, una terrazza affacciata su un orizzonte sconfinato. Si immerge nella memoria, la vive, quasi accadesse nel qui ed ora. Ma è un ritorno che riserva delle sorprese.