Recensione: Come un incantesimo, di Elle McNicoll

Titolo: Come un incantesimo
Autore: Elle McNicoll
Editore: Uovonero
Pagine: 180
Anno di pubblicazione: 2024
Prezzo copertina: 16,00 €

Recensione a cura di Luigi Pizzi

"Come un incantesimo" di Elle McNicoll è un romanzo fantasy per ragazzi che segue le avventure di Ramya Knox, una giovane neurodivergente con la disprassia, che scopre di poter vedere un mondo magico nascosto a Edimburgo. Dopo la morte del suo adorato nonno, l'unico che la comprendeva e sosteneva, Ramya apprende che la magia è reale e che solo lei può percepirla. La storia si snoda attraverso le sue avventure con creature magiche come troll, streghe, kelpie e vampiri, tutti minacciati dalle sirene, esseri pericolosi che usano la loro voce per controllare gli altri...


"Come un incantesimo" di Elle McNicoll è un romanzo che mescola magia e realtà, ambientato nella pittoresca città di Edimburgo. La protagonista, Ramya Knox, è una giovane neurodivergente che affronta la disprassia, una condizione che rende difficoltosi i movimenti coordinati. La sua neurodivergenza viene trattata con grande sensibilità e realismo, mostrando come Ramya percepisca il mondo in modo diverso ma non meno affascinante. Edimburgo è descritta con grande attenzione ai dettagli, aspetto che contribuisce a creare un'atmosfera ricca e coinvolgente. Le strade, i vicoli e gli edifici storici della città forniscono uno sfondo affascinante per le avventure di Ramya., tanto che la città stessa diventa quasi un personaggio, con i suoi segreti e misteri che si svelano man mano che la storia procede.


Il romanzo affronta temi profondi come l'elaborazione del lutto e le complessità della neurodiversità. In tal senso, la rappresentazione di Ramya sfida gli stereotipi e offre un ritratto positivo e realistico della condizione. Il viaggio di Ramya non riguarda solo la scoperta della magia, ma anche la comprensione delle proprie forze e dell'importanza delle sue differenze. Tra i punti di forza del romanzo anche il rapporto tra Ramya e suo cugino Marley, che inizialmente sembra molto diverso dalla ragazza, salvo poi diventare uno dei suoi alleati più stretti, aiutandola a superare le sfide magiche che affrontano insieme. L'autrice costruisce efficacemente la suspense mentre Ramya cerca di svelare i piani delle sirene e proteggere sia il mondo magico che quello umano. "Come un incantesimo" è un inno alla diversità, all'accettazione di sé e alla forza dell'immaginazione. Un libro pensato per i ragazzi ma capace di affascinare e far riflettere i lettori di tutte le età.

Elle McNicoll è una scrittrice scozzese e neurodivergente che vive a Londra. Si è laureata in scrittura creativa e ha lavorato come libraia, barista, blogger e babysitter, il tutto mentre si divertiva a scrivere storie. Dopo aver completato la sua tesi di laurea sulla scarsa rappresentazione dei bambini neuro-divergenti, si è stancata della mancanza di inclusività nell'editoria e ha scritto lei stessa un libro. Il suo primo romanzo, A Kind of Spark (Una specie di scintilla nell’edizione italiana di uovonero), è stato pubblicato nel giugno 2020 dalla pluri-premiata casa editrice indipendente Knights Of e ha come protagoniste due giovani donne apertamente autistiche. Dopo la pubblicazione, A Kind Of Spark è diventato in breve tempo il Blackwell’s Children’s Book of the Month e “libro per bambini della settimana" sia del Times che del Sunday Times. Il libro ha vinto il Blue Peter Book Awards 2021, a dicembre ha ottenuto il riconoscimento di Blackwell’s Children’s Book of the Year, è stato nominato per la Carnegie Medal, è entrato nella longlist del Branford Boase Award. Dal romanzo è stata tratta una serie TV della BBC, messa in onda in Italia da Rai Play e Rai Gulp. Di Elle McNicoll uovonero ha pubblicato anche: Mostraci chi sei, un romanzo sci-fi con due protagonisti neurodivergenti, e Come un incantesimo, primo titolo di una dilogia fantasy con una protagonista disprassica. «Sono una scrittrice. Sono un’autrice neurodivergente. Scrivo di tutto e di più, ma scrivo sempre di neurodiversità. Perché tutta la mia infanzia è stata un grande catalogo infinito di libri neurotipici. Libri brillanti. Libri eccitanti. Ma libri in cui i bambini come me venivano nascosti. Nelle occasioni incredibilmente rare in cui un bambino neurodivergente faceva la sua comparsa, di solito era un peso o qualcosa da temere. E mai l’eroe. Ogni bambino merita di vedersi riflesso positivamente nelle storie»

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