Recensione: La casa di mio padre, di Joseph O'Connor

Titolo
: La casa di mio padre
Autore: Joseph O'Connor
Editore: Guanda
Pagine: 352
Anno di pubblicazione: 2024
Prezzo copertina: 22,00 €

Recensione a cura di Luigi Pizzi

"La casa di mio padre" di Joseph O'Connor è un romanzo storico e thriller letterario ambientato nella Città del Vaticano durante la Seconda Guerra Mondiale, basato sulla vera storia di Monsignor Hugh O'Flaherty. La trama si sviluppa attorno alle pericolose missioni di O'Flaherty, un coraggioso prete irlandese, e del suo gruppo chiamato "il Coro", che rischiano la vita per salvare migliaia di ebrei e prigionieri di guerra alleati dai nazisti, sotto l'occhio vigile dello spietato capitano della Gestapo, Obersturmbannführer Paul Hauptmann.

Immagine dal sito: https://www.ilmessaggero.it/schede/rastrellamento_ghetto_di_roma_cosa_e_16_ottobre-7694809.html

I personaggi sono vibranti e ben delineati. O'Flaherty è descritto non solo come un eroe senza macchia, ma anche come una persona complessa, piena di dubbi e conflitti interiori. Accanto a lui ci sono personaggi indimenticabili come Enzo Angelucci, un edicolante romano, Delia Kiernan, moglie di un diplomatico irlandese, e la Contessa Giovanna Landini, che aggiungono profondità e realismo. L'ambientazione di Roma, con le sue strade affollate ei suoi vicoli oscuri, è resa in modo vivido e dettagliato. O'Connor riesce a catturare l'atmosfera tesa e pericolosa dell'epoca, facendo sentire il lettore immerso nelle sfide quotidiane di chi vive sotto l'occupazione tedesca. La Città del Vaticano, un rifugio sicuro nel cuore di Roma, gioca un ruolo cruciale nella trama, offrendo un contrasto affascinante con il resto della città. Il romanzo è un perfetto equilibrio tra suspense e profondità emotiva. La scrittura di O'Connor è evocativa e coinvolgente, con dialoghi naturali e una narrazione che alterna diverse prospettive, incluse interviste ed estratti di diari, che arricchiscono ulteriormente la trama. La tensione culmina la sera della vigilia di Natale del 1943, con un'operazione di salvataggio che tiene il lettore con il fiato sospeso fino all'ultima pagina.

Immagine dal sito: https://it.zenit.org/wp-content/uploads/sites/2/2020/11/6b9a6246-bundesarchiv_bild_101i-307-0752-21a_rom_petersplatz_schafherde.jpg

"La casa di mio padre" non è solo un tributo agli atti eroici di O'Flaherty e dei suoi alleati, ma anche una riflessione sui temi della fede, del sacrificio e della resilienza umana. O'Connor dimostra ancora una volta la sua abilità nel coniugare una ricerca storica dettagliata con una narrazione avvincente e profondamente umana. In conclusione, "La casa di mio padre", primo libro di una trilogia, è una lettura imprescindibile per chi ama i romanzi storici.

Joseph O’Connor è nato a Dublino nel 1963. I suoi libri, tradotti in quaranta lingue, sono editi in Italia da Guanda: Il rappresentante, La fine della strada, Desperados, Cowboys & Indians, La moglie del generale, Una canzone che ti strappa il cuore, Il comico, Dove sei stato?, Il gruppo e Teatro d’amore. Nel 2012 l’autore ha ricevuto l’Irish PEN Award per la letteratura.

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